giovedì 3 luglio 2008

Crisi petrolifera: pesanti conseguenze

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Europe 2020 indica, tra le 5 categorie di attivi dai quali fuggire ad ogni costo (traduzione letterale dal francese), quei settori il cui modello economico è fondato sull'energia a buon mercato. Forzando un pò i termini, si può dire che quello italiano è, a pieno titolo, tutto un modello di sviluppo economico di quel genere, dipendente al 100% dall'estero, e come tale destinato a soccombere prima di altri, con conseguenze pesantissime.
La scala dei bisogni e delle priorità dovrà essere rivista da tutti insieme e da ciascuno a modo suo. Riscaldamento e mobilità: due dei tanti problemi che ci assilleranno. In Brasile, che per molti versi è terzo mondo più di noi, forse non avranno né l'uno né l'altro problema: all'uno ci pensa il clima (salvo stravolgimenti), all'altro hanno pensato loro sviluppando l'impiego dall'etanolo in autotrazione... Qui da noi, sarà un "sauve qui peut" (come dicono quelli di Europe 2020, anche se non specificatamente riferito all'Italia). Chi potrà tornerà alla stufa a legna, meglio se mai completamente dismessa (è una questione di pratica, come coltivare la terra; buona anche per cucinare), chi alla bicicletta; in quest'ultimo caso patiranno meno quelli che, per passione e per diletto, in tutti questi anni si sono tenuti in... esercizio.
Vale solo la pena di sperare che, evocando ed esorcizzando il peggio, questo non si avveri appieno.
(Riflessioni del 03 luglio 2008)

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