lunedì 11 agosto 2008

Dominating variable (of the moment) / Variabile dominante (del momento)

(English version below)
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Si stanno susseguendo fasi repentine, con la finanza e l’economia globali manipolate (ma, ahinoi, anche l’economia reale) che appaiono influenzate da variabili dominanti via via diverse. Pare appena interrotta, quanto meno temporaneamente, la fase di crescita incontrollata del costo delle materie prime, petrolio in testa, con innesco di una brutale spirale inflattiva, ed ecco che ora si affacciano gli effetti, di segno contrario, tipici della variabile recessione: cala il prezzo del petrolio rispetto ai massimi (nuovi e vecchi conflitti e tensioni permettendo) e delle altre materie prime, dell’oro e altri metalli preziosi o rari. Recupera il dollaro, con l’euro in affanno anche per via della crisi economica in Europa, più grave del previsto… Unica eccezione: la reazione (rimbalzo, rimbalzino?) delle borse che con la recessione non dovrebbero andare d’accordo…Ma, è risaputo, sbaglia chi crede di assoggettare le borse al "ragionamento razionale" (su questa faccenda gli ingegneri spesso si mettono fuori gioco con le loro stesse mani), specie nei trend di breve e/o speculativi.
Il tutto con buona soddisfazione della speculazione dominante che, saltando da una cavalcatura all’altra, con repentine deviazioni ed inversioni di percorso, lascia al suo seguito una lunga scìa di …polli spennati.
Eppure i fondamentali (d’argilla) economico-finanziari oltre che politici, con le relative proiezioni temporali sono quelli che sono e non possono modificarsi così, da un giorno all’altro…
Forse quello a cui assistiamo, con frequenza quasi settimanale, è un’alternarsi di perturbazioni di secondo ordine rispetto ad una tendenza di fondo che non cambia più di tanto ma che è resa meno visibile dalle più appariscenti oscillazioni di breve periodo…
(Riflessioni del 10 agosto 2008)
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Sudden phases follow one another, with global finance and economy (the real one as well) manipulated and, in the meanwhile, influenced by dominating variables ever-changing, in a quick sequence. The phase of uncontrolled increase of the commodity quotations (oil at the top) inducing a brutal inflationary spiral, seems just interrupted, at least temporarily, and here are the effects of another dominating variable: recession, whose signs are typically opposite: oil quotations turn down from the maximum (until new and old conflicts and tensions allow it). The same happens for other important commodities, gold and other rare and precious metals. The US $ recovers against the other currencies; the € suffers due to the economic crisis which affects Europe, heavier than expected… With one exception: the current stocks reaction (rise or rebound, as you like), as the stocks shouldn’t enjoy recession… But, it is known, people who believe that stocks can be submitted to reasoning are wrong (engineers often put themselves offside…), notably in short term or speculative trends.
Great satisfaction among the dominating speculators: by jumping from a horse to another with sudden detours and U-turns, they leave a long wake of … plucked chickens behind.
And yet, the (clay) fundamentals both economic and financial (other than political) with their projections to the next future are as they are and cannot change in one day…
Perhaps we are watching, at a nearly weekly frequency, a sequence of second order perturbations on the basic long period trend, which doesn’t change significantly but looks less visible because of the flashing oscillations of lower period...
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