domenica 16 gennaio 2011

Tunisia, paese islamico moderato…

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In realtà un paese in preda al dispotismo, alla corruzione e al malgoverno, linfa vitale per un estremismo religioso che cova ovunque sotto la cenere…
Parvenza di un credibile governo di transizione: molto difficile crederlo, visto che il regime ha fatto il vuoto degli oppositori degni di questo appellativo. Forse è in atto un tentativo di formazione di un governo ibrido, fatto di vecchi seguaci di Ben Ali e di quella che era l'opposizione 'fantoccio' di regime.
E’ in corso una non ben definita resa dei conti, una grossolana epurazione, sotto l’imperversare delle bande armate e dei saccheggi...
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L’Italia è un ‘vicino di casa’ della Tunisia (70 Km da Pantelleria) e ne condivide il cronico, pluri-decennale malgoverno e la inarrestabile corruzione.
Qui non c’è il rischio del fondamentalismo islamico di massa, ma abbiamo ben altre 'grane', fors’anche più esplosive: l’incontenibile e inarrestabile debito pubblico, figlio del malgoverno e della corruzione, ad esempio, così come altri segnali estremi, più o meno eclatanti, più o meno latenti...
Una crisi economica dilagante e incontrastata rischia di fare il resto dell'opera…
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Una catena di Paesi-polveriera, con inneschi già attivati, di là e di qua del Mediterraneo...
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