mercoledì 16 marzo 2011

I 150 anni dell'Unità d'Italia: chi festeggia e chi no...

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In prima fila, nei festeggiamenti, ci sono quelli che hanno contribuito allo sfascio economico, sociale e morale del Paese in questi decenni. Siccome non hanno mai pagato né tuttora pagano per le conseguenze del loro agire, semmai al contrario ne hanno sempre tratto ottimi benefici personali, hanno ben motivo di festeggiare (dal loro punto di vista, s'intende).
Come ogni regola che si rispetti, anche questa ha la sua eccezione: i caporioni leghisti, pur aderendo attivamente allo sfascio di cui sopra, non aderiscono ai festeggiamenti, per 'comprensibili rigorose ragioni ideologiche'.
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C'è poi la gente normale che, con l'aria che già tira e le prospettive che si vanno aggravando di giorno in giorno, ha ben poco di cui rallegrarsi e ben poca voglia di scendere in piazza a sbandierare...
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P.S. Che questa sia la realtà, basta aprire gli occhi, guardarsi attorno, ascoltare e ragionare, senza estenuanti ricerche né fatica. Roberto Gervaso, ad esempio, all'ora di colazione (7.30) di oggi 17 marzo nel salotto di Cucuzza, Rai1: già iscritto alla P2 e oggi grande sostenitore dei festeggiamenti... Pesce piccolo, qualcuno dirà. Già, ma è quello che passa 'il convento' mentre uno rilegge per scrupolo il post scritto un po' di fretta la sera prima...

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