giovedì 2 giugno 2011

I quattro referendum del 12 e 13 giugno...

Ormai è certo: si voterà per tutti e quattro

I cittadini sono ora nella condizione di poter decidere e incidere direttamente, tanto o poco che sia, sul loro futuro e sul futuro delle nuove generazioni.
Senza interposti politici e cosche di potere che tutto fanno degenerare, per malafede e disonestà...
Il che non è cosa da tutti i giorni...
Per quelli che ancora mantengono un certo senso della ragione, c'è ben di che essere motivati a muoversi, senza nemmeno il bisogno di rompersi il capo sulle scelte da fare...
Comunque coscienti che, con il buon esito dei referendum, non sarà tutto risolto, anzi... per certi problemi e questioni non sarà che l'inizio...
Già perché i referendum abrogativi, al di là dei segnali che mandano con la loro riuscita (che non sono poca cosa, anzi ne rappresentano forse l'effetto primario, anche se troppo spesso ignorato dai principali destinatari), a volte lasciano dei vuoti normativi (sul da farsi per il futuro) da colmare, possibilmente nel migliore e più razionale dei modi. Facile a dirsi ma non altrettanto facile da mettere in pratica, in un contesto per niente incline ad evolversi nel verso giusto...

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