mercoledì 20 luglio 2011

G8 Genova 2001, per non dimenticare...


Black bloc e sospetti infiltrati lasciati 'fare' a Brignole, Via Tolemaide, Marassi...
Manifestanti inermi pestati a sangue...
La morte di Carlo Giuliani in Piazza Alimonda...
> http://www.youtube.com/watch?v=xfIW7uLqYq8
> http://www.youtube.com/watch?v=3-8jfUJdtPE

Manifestanti inermi pestati a sangue in Corso Italia...

Alcuni video dei tanti in rete.
Immagini drammatiche e inquietanti, dall'intensità immutata nonostante il tempo passato...

Poi i pestaggi a sangue di inermi nella scuola Diaz e nella caserma della polizia di Bolzaneto...

E' una vecchia storia: quella dell'essere 'forti' e cattivi con i deboli e indifesi e deboli e remissivi con i forti e collusi.

Roba da dittatura in stile Pinochet, generali argentini o, se preferite, del genere staliniano o, ancora, di qualche nostro contemporaneo, come il siriano Bashar al-Assad, uno dei tanti...

Tutto questo 10 anni fa.

Acqua passata? A sentire degli sviluppi di carriera riconosciuti a certi funzionari tra le forze dell'ordine giudicati responsabili di taluni di quei drammatici fatti (Scuola Diaz e caserma di Bolzaneto), si direbbe di no...
Già, perché le promozioni di quei funzionari sono un segno abbastanza evidente che i maggiori responsabili dei 'fatti di Genova' sono a 'livelli superiori', nel contesto dei poteri dello Stato o 'paralleli' non è dato bene sapere. Personaggi che muovono le loro trame comunque nell'ombra, ieri come oggi, tutt'altro che brillanti cultori e fidati guardiani della democrazia...

Aggiornamento del 23 luglio 2011
Grande mobilitazione nel decennale dei tragici fatti del G8
In ventimila al pacifico corteo di oggi, da Sampierdarena a Caricamento, a ricordare quei fatti, a manifestare in difesa della giustizia e della democrazia e, come 10 anni fa, contro quel modello di 'sviluppo' che sta portando alla catastrofe globale. Un modello basato sulle equivoche leggi del 'libero' mercato globale, sull'egemonia dell'alta finanza devastante, sul debito pubblico, sul profitto privato sopra tutto e ad ogni costo, sulle guerre camuffate da missioni di pace, sulla distruzione dell'ambiente, sulla cementificazione e, non certo in ultimo, sulla consolidata pratica della corruzione e delle tangenti...
Tutte le molteplici tematiche e ragioni, alla base del diffuso e crescente malessere che sta attraversando il Paese in lungo e in largo, erano rappresentate alla manifestazione.
In testa al corteo, i rappresentanti NO TAV della Val Susa, intervenuti su invito degli organizzatori dell'evento, seguiti dagli innumerevoli comitati spontanei nati e cresciuti in questi ultimi anni ovunque sull'onda del malcontento per il doloso comportamento e le scelte scellerate del potere politico ed economico. Presenti, con striscioni e bandiere, i comitati pro-referendum, il cui esito ha significato una sonora batosta e condanna morale per la classe politica dominante.
Già, i politici, così bravi nel mantenersi saldamente in carica, tanto a destra quanto a 'sinistra' e al centro (ammesso che queste distinzioni abbiano ancora un senso), "sono inaffidabili e avulsi dalla realtà che evolve verso il peggio" ha dichiarato un manifestante. "Gli unici a non voler percepire e riconoscere i cambiamenti in atto. Rimbambiti dal potere e dalla ribalta, ostinatamente fissati con un modello di crescita ormai oggettivamente condannato dagli eventi di crisi che si stanno susseguendo. Personaggi che finiranno, loro malgrado, per essere miseramente spazzati via dagli eventi stessi, ma anche dalla storia...".
"L'unico aspetto positivo che oggi li riguarda sta nel fatto che non hanno inquinato il corteo con la loro equivoca presenza" ha aggiunto un altro manifestante con una punta di sarcasmo... "Se avessero partecipato sarebbero stati contestati, ed è questa certezza mista a paura che li ha tenuti alla larga...".
"Perché paura?" chiede un terzo manifestante.
"Perché sanno di non avere la coscienza apposto e sentono la terra muoversi sotto i loro piedi. A fronte di questi sintomi, nemmeno chiusi nelle auto blindate e circondati dalle scorte si sentiranno tranquilli, d'ora in avanti", un altro ancora risponde...



Da sinistra a destra:
Foto 1 - La testa del corteo in Via Cantore (da Panorama)
Foto 2 - La parte centrale del corteo a Di Negro
Foto 3 - Un primo piano del corteo (da Il Secolo XIX del 24 luglio 2011)
Foto 4 - Il messaggio di un negoziante lungo il percorso (da Il Secolo XIX)

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