sabato 9 febbraio 2013

Politica italiana: non si potrebbe appaltarla ai rumeni?


Ha fatto una certa impressione l'intervento del Primo Ministro rumeno Victor Ponta alla convention di 'Renaissance for Europe' organizzata del PD a Torino. Un intervento chiaro, in un ottimo italiano:
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«... Per noi, quelli che siamo venuti dall'ex-Europa comunista, l'Unione Europea è stata sempre molto di più che per voi. E' stata un sogno, veramente un sogno... Berlusconi non è parte di questo sogno, è un incubo piuttosto. Non mi posso immaginare l'Italia con Berlusconi, come non mi posso immaginare Romania con Ceausescu che ritorna. Comunque il passato è il passato, l'importante è il futuro...»

Non si potrebbe appaltargli la politica italiana per un periodo di prova, che so, per un anno come s'è fatto con Monti?
Lo ha fatto anche Alitalia...
Magari, potrebbe anche dimostrare che, quanto accaduto a Fiumicino, non è tutta colpa di Carpatair!
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http://www.youtube.com/watch?v=vQ5a0fdNCsA
(Dell'intero suo discorso, ciascuno ha facoltà di condividere solo quello che crede giusto e di ritenerlo magari in buona fede, fino a prova contraria, quando giudica con troppo buon cuore certi 'compagni' italiani)
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Vale la pena riportare anche un'altra sua battuta, sulla quale i politici nostrani, abbagliati dalla fobia del potere e dell'impunità, sembra non riflettano affatto: «Il peggio sarà dopo...», riferito a chi vince le elezioni.
Vero sempre, per politici onesti e coscienziosi...
Oggi (e ancor più domani) vero più che mai, vista l'aria che tira (e che tirerà) ...
Peccato che il politico onesto e coscienzioso sia merce rarissima, un genere quasi sconosciuto agli italiani...
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P.S. Curiosità...
     > Ponta, un cognome che si incontra in Italia, in certe regioni più che in altre...
     > Ponta era anche il cognome di un vecchio 'alsaldino' genovese, esperto nell'avviamento dei turbo-alternatori (ma questa è un'altra storia, anonima e d'altri tempi...)

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