sabato 20 luglio 2013

Lupi all'attacco dei No TAV...

"Un manipolo di delinquenti" li ha apostrofati...

Il ministro Lupi, invece di lanciare invettive contro i No TAV, organizzi, con gli altri suoi compari al potere, dei turni di presidio al cantiere, partecipandovi di prima persona...
Il Paese ha bisogno di esempi concreti sul campo e potrebbe anche apprezzare un tale comportamento, indice di una qualche sorta di buona fede...
Di maneggioni che dirigono gli affari dal chiuso delle stanze del potere, al più con lo sguardo puntato verso l'occhio di qualche telecamera, favella loquace ed offensiva, la gente ne ha fin sopra i capelli...
Tutta quella gente che, in un tempo di pesante declino e di depressione economica, non chiede e non vuole sapere di TAV e di altre faraoniche opere riferite ad ipotetiche ed evanescenti prospettive di sviluppo futuro, prospettive spazzate via dalla dirompente ed inarrestabile crisi, ma chiede siano affrontate le gravi emergenze attraverso urgenti interventi ed investimenti mirati.
Trovi, il ministro, piuttosto il coraggio di dire all'Europa che il suo Paese è stato portato allo sfascio da tutti quelli della sua specie e che non può più permettersi di dilapidare miliardi e miliardi di Euro (che peraltro non ha) in opere che oggi appaiono più che mai assurde e ingiustificabili alla luce del progressivo rovinare nella spirale depressiva. Ben altri investimenti di reale pubblica utilità, con elevato ritorno economico ed occupazionale, rivestono carattere di priorità ed urgenza in questo sempre più difficile frangente (che si ha motivo di temere possa perdurare e peggiorare nel corso di molti, troppi anni a venire).
Di esempi di opere faraoniche costate miliardi, risultate fine a se stesse per l'assai scarsa o addirittura nulla utilità pubblica per non parlare dell'altrettanto scarso o nullo ritorno economico, lo sanno anche le pietre, è impestato il Paese... Con tanto di responsabili tuttora in condizione di nuocere...
Tra le migliaia di opere del 'ricchissimo' filone, un caso trattato in questo blog: la bretella ferroviaria Voltri Mare - Borzoli, a Genova: un'opera finita nei primi anni 2000, costata 450 miliardi di vecchie lire oltre ad enormi problemi di impatto ambientale nelle aree densamente urbanizzate di Genova Prà-Pegli, sulla quale oggi transita un treno, fors'anche due, al giorno...
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