mercoledì 18 giugno 2014

Sotto sotto, in cuor loro, aspettano e sperano…

… che Grillo si metta in riga e si adegui all'andazzo…
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Non senza avergli fatto 'trascorrere' un congruo periodo di quarantena, inginocchiato su una lettiera di ceci con il capo cosparso di cenere, per la sua passata, deprecabile ’condotta’…
Se si facesse beccare a rubacchiare qualcosa, sarebbe un gran bene per velocizzare la ‘causa di adesione’… Come recentemente fatto a piene mani dalla Premiata Bossi & family ai vertici della Lega…
E’ questa l’impressione che si trae seguendo i ‘servizi giornalistici’ di questi ultimi giorni sui media asserviti al regime ed estrapolando con un pizzico di ragionata fantasia…

A quanto pare, non hanno ancora ben chiaro che il loro Nemico N° 1 non è il Grillo della penultima ora bensì l’inarrestabile crisi economico-finanziaria nella quale stanno facendo precipitare il Paese…
Una crisi che fingono di contrastare con le solite armi spuntate, ma soprattutto a chiacchiere, vacui proclami, soliti sermoni e riforme finte, peggiorative o, nel 'migliore' dei casi, pasticciate e superficiali...
>  Dovrebbero ridurre il carico fiscale (e così dicono a parole di voler fare) per favorire la crescita, in realtà lo aumentano per coprire i costi e le uscite di bilancio che non riescono a comprimere né tagliare (e qui anche gli enti pubblici locali contribuiscono alla grande al guasto generalizzato), provocando così un’accelerazione della crisi stessa…
>  Dovrebbero puntare al pareggio di bilancio e, in prospettiva, alla riduzione del debito pubblico, in realtà fanno l’esatto contrario e il debito pubblico aumenta incessantemente raggiungendo (e superando) ogni giorno un nuovo record senza possibilità alcuna di inversione di tendenza…
>  Notare come, guardandosi bene dal tagliare gli enormi costi improduttivi (come i loro stratosferici emolumenti, per non parlare delle sistematiche e incessanti ruberie e sperperi di cui sono, da sempre, gli incontrastati artefici), un ipotetico tentativo di riduzione del deficit e del debito pubblico sulla base di tagli generalizzati come sono soliti fare, comporterebbe un ulteriore e ancor più grave avvitamento della crisi…
>  Già, perché tutto si può toccare e tagliare, men che i loro ‘diritti’ acquisiti e le loro losche 'abitudini' di depredare e dilapidare risorse pubbliche…
>  Parlano di voler ridurre la disoccupazione favorendo la crescita, ma i fallimenti, le chiusure e i ridimensionamenti di imprese grandi e piccole, con un crescendo di licenziamenti al seguito, procedono senza sosta, in lungo e in largo per il Paese…
Non c’è Santo che possa intercedere: finiranno anche loro travolti (non solo i cittadini comuni mortali), non a causa di un Grillo, ma schiacciati dagli effetti e dalle reazioni conseguenti alla crisi…

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