venerdì 23 gennaio 2015

Mr. Magoo dà il via (con il solito contorno di botti) all'ennesima operazione di reflazione (degenere)


Sarà l'ennesimo buttar miliardi di Euro nei soliti buchi neri che sono i bilanci di certi Stati che ben conosciamo e di moltissime banche, sempre sull'orlo del fallimento, e in pasto alla grande finanza speculativa...

Vedremo quanti ne arriveranno di stimolo all'economia reale nel fu Bel Paese...
Sicuramente nulla nelle tasche dei consumatori-contribuenti, sempre più tartassati da imposte e balzelli e depredati dei loro redditi, che perdono progressivamente in potere d'acquisto, quando non si azzerano...
Il tutto alla faccia della tanto sbandierata deflazione e dei prezzi "che più bassi non si può"...
Più che altrove, ci pensano gli eserciti di profittatori, che prendono esempio dall'alto, a fare man bassa di quei pochi soldi che restano nelle tasche dei consumatori...

... Con un Euro che finirà per perdere sempre più peso e valore... 

Un vecchio post su questo tema... Probabile scenario prossimo futuro...

Aggiornamento del 24 gennaio 2015
Qualche opinione sul tema, ben più professionale e autorevole, viene da diversi esperti presenti a Davos (*) :
... There's also the distinct possibility that the new ECB program will fuel further wealth inequality, which could lead to growing social division. Both Carney and Coeure recognized that Central Bank stimulus measures tend to benefit people who already have investments and assets, while hurting everiday savers.
Billionaire investor George Soros also warned about the issue this week. "My concern is that the ECB stimulus will make the divergence between the rich and poor bigger" he said...
Battute che la raccontano lunga su chi sarà, come al solito, a beneficiare di tutti quei miliardi...
Se lo dicono loro...
Con questi presupposti, considerato il grave stato di crisi già ora in atto (**), non è difficile vedere che cosa si sta delineando all'orizzonte... Un orizzonte del breve-medio termine, senza voler traguardare troppo lontano...
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(*) Dall'articolo di CNN Money 2015: Il momento 'affonda o nuota' dell'economia globale
(**) E' di questi giorni la notizia dell'ennesima crisi aziendale, imputabile al continuo calo dei consumi (e alla concorrenza che, nelle attuali condizioni, trasforma quello che dovrebbe essere un normale mercato in un campo di battaglia...): chiesto il concordato preventivo per Mercatone Uno, 80 insediamenti di vendita in Italia, 3.700 dipendenti...
Mercatone Uno, 400 milioni di debiti: l’azienda chiede il concordato

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