mercoledì 7 gennaio 2015

Strage al Charlie Hebdo...




Vile e insopportabile attentato terroristico alla libertà di espressione



Un ruban noir "En mémoire des victimes de l'attentat au journal Charlie Hebdo"


P.S. Questo massacro è la conferma che, con quel genere di terrorismo, le usuali scorte armate e l'approccio difensivo non risolvono...
  ... Così come non possono essere risolutive, ben ponderate e razionali le convulse reazioni a caldo degli organismi preposti alla pubblica sicurezza...

Aggiornamento del 10 gennaio 2015
Visto anche l'epilogo, con il loro finale 'martirio' nel nome di Allah (e altri innocenti morti ammazzati nel supermercato di Porte de Vincennes), i terroristi hanno probabilmente centrato l'obiettivo che si erano prefissi...
Quello che possono avere sottovalutato è il diffuso sentimento di reazione alla strage, impossibile da soffocare. Non solo, riguardo al settimanale satirico così barbaramente colpito nei suoi vignettisti, se prima era un numero relativamente ristretto di lettori, soprattutto francesi, a conoscerlo, ora tutto il mondo che ha accesso all'informazione globale sa della sua esistenza.
La condivisione del contenuto e del messaggio che talune vignette mostrate in questi giorni dovrebbero trasmettere a chi le guarda, religioso o ateo che sia, è un'altra questione...
In frangenti come questo, poi, si deve sempre tenere ben presente chi sono i mandanti di questi terroristi seminatori di morte nel mondo, soprattutto in Occidente e in Africa: mandanti sono i capi in testa e le gerarchie di Al Qaeda e dell'Isis che li indottrinano e li reclutano anche via rete, li plagiano, li addestrano all'odio e all'uso delle armi nei loro campi 'scuola' in Medio Oriente e infine li sguinzagliano predicando e comandando loro il massacro degli 'infedeli' loro nemici... Post precedente su questo tema... Chi c’è dietro ai fanatici criminali dell’Isis e di Al Qaeda?

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