venerdì 18 novembre 2016

Il Demansionamento alla Renzie...

Sottotitolo: Quel delinquente a piede libero, con tutta la combriccola del PD, 'compagni veraci' dei lavoratori...

Jobs act e demansionamento, l’esperto: “Potere unilaterale all’imprenditore”

Nell'articolo si legge:
“... La modifica degli assetti organizzativi vuol dire tutto e niente. È un presupposto che è tutto nelle mani dell’azienda...”

Non sempre o non del tutto giustificati dal persistere e dall'accentuarsi della crisi economica, molti datori di lavoro (*) approfittano della favorevole normativa introdotta dai delinquenti al potere. Il tutto a spese dei milioni di lavoratori, non importa se assunti prima o dopo l'entrata in vigore del Job Act... 

Ecco cosa recita Wikipedia sul tema...
"Il demansionamento, nel diritto del lavoro, è un atto consistente nell'assegnazione al lavoratore di mansioni inferiori rispetto alla sua qualifica di appartenenza, o anche nel non assegnare alcuna mansione.
Esso costituirebbe (condizionale?, ndr) una violazione del diritto al lavoro inteso come diritto a svolgere un'attività lavorativa che risponda a un'esigenza imprescindibile della personalità del lavoratore.
Il demansionamento causa un danno economico poiché lo svolgimento di mansioni inferiori, o il mancato svolgimento di qualsiasi mansione, determina l'impoverimento della capacità professionale del lavoratore, comportando ripercussioni negative sui futuri rapporti di lavoro.
L'atto potrebbe (condizionale?, ndr) altresì arrecare un danno alla persona per la lesione dello stesso diritto al lavoro, potenzialmente causando uno stato di stress che il lavoratore potrebbe patire e causare un danno alla salute. Potrebbe altresì rientrare nell'ambito di una strategia di mobbing."

E già, perché può configurarsi anche una ulteriore aggravante rispetto al demansionamento in sè: può verificarsi che il lavoratore non sia supportato dagli studi fatti in quanto non specifici per la nuova mansione inferiore né supportato da tutta la sua differente pregressa esperienza professionale accumulata anche nel corso di decenni, al punto da trovarsi in oggettiva difficoltà nello svolgimento del nuovo lavoro, frustrato oltre che possibile bersaglio di rimproveri o altre peggiori sanzioni per incapacità o scarso rendimento. Da una situazione come questa al ritrovarsi vittima di una vera e propria strategia di mobbing, avente come obiettivo finale l'induzione alle dimissioni o il licenziamento, il passo è brevissimo, anzi si può ben dire che il primo passo sia cosa fatta....  

Si noti come, prima dell'avvento di questi ultimi delinquenti al potere, la 'pratica' del demansionamento era vietata dal Codice Civile (Libro V - Del Lavoro - Art. 2103), pena la nullità di ogni atto o patto contrario al dettato della norma stessa...

A distanza di un anno e più, molti dei milioni di lavoratori 'vecchi' e 'nuovi' cominciano a sperimentare sulla loro pelle l'effetto delle nuove norme introdotte da quegli scellerati da galera...
Aspettiamo le statistiche...
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(*) Privi di scrupoli e con la 'malinconia' del massimo profitto comunque e sempre, costi quel che costi (ovviamente agli altri)...