martedì 20 novembre 2018

Matteo (Salvini) e Giggino preparino i banchetti...

... per vendere sulle piazze d'Italia i BOT, i BTP e i CCT che rimarranno invenduti alle prossime aste del Tesoro...

E vedano di piazzarne in continuazione per miliardi di Euro perché, considerata l'aria che tira e le prime avvisaglie, se la fiducia nei titoli di Stato non è confermata e rinnovata da chi li detiene, saranno grossi guai per le banche italiane (che ne sono già sature) e per le casse dello Stato costretto a rimborsarne il valore, con conseguente crisi di liquidità e, dietro l'angolo, lo stato di insolvenza. Più che mai evidente l'effetto domino e le ripercussioni sugli adempimenti delle pubbliche amministrazioni, ivi compresi i pagamenti delle pensioni...
Come piazzisti potrebbero avere qualche chance in più, specie presso i loro 'sostenitori ad ogni costo', rispetto agli esperti di economia politica & politica economica quali credono (e vorrebbero far intendere) di essere...
Lo Spread che sale... non solo miliardi di interessi in più da pagare sull'enorme debito pubblico, praticamente ormai fuori controllo...

venerdì 12 ottobre 2018

Il crollo dei ponti: dall'evento estremo alla psicosi passando per la roulette russa...


Autostrada A7 Genova-Milano (carreggiata Nord)
(Epoca di costruzione: anni '60)

Viadotto Grone [al Km 101, in Comune di Serra Riccò (GE), Frazione di Pedemonte], uno dei tanti...
Visibile in queste immagini (foto scattate oggi, 12 ottobre 2018).
Per la precisione, già oggetto di interventi di manutenzione straordinaria nei decenni passati.

Qui a destra una porzione del viadotto con due dei cinque piloni e le travi isostatiche dell'impalcato gravanti sugli stessi.
Le testate delle suddette travi (e quelle esposte a sud delle sei campate sono più o meno tutte nelle stesse condizioni) sono meglio evidenziate nelle immagini di dettaglio che seguono: le loro condizioni (quantomeno 'superficiali') appaiono critiche, con il copri-ferro saltato e i ferri della sottostante armatura aggrediti dalla corrosione. Si tratta di armatura 'secondaria' per importanza ma, legati alle cosiddette 'staffe', subito all'interno della sezione, sono presenti i tondi d'acciaio costituenti l'armatura primaria (in qualche punto d'intradosso forse già aggredita...).

Perché, in casi come questo, non si procede con gli opportuni interventi di risanamento ed eventuale rinforzo?
Si aspetta che sia irrimediabilmente compromessa la resistenza meccanica delle travi ai carichi dinamici costituiti dai mezzi pesanti che incessantemente transitano sulla sovrastante carreggiata?

Bella soluzione davvero, quella del non fare in vista del peggio!
Una soluzione che può venire soltanto da 'tecnici, manager, amministratori delegati e consiglieri di amministrazione d'eccellenza', una specie molto diffusa nel fu bel Paese e, a ragion veduta, non soltanto nelle pubbliche amministrazioni e ambienti connessi ma anche in molti ambiti privati (vedasi, ad esempio, il 'comandante' Schettino... Costa Concordia: «Non è la nave che ha urtato lo scoglio, ma è lo scoglio che ha speronato la nave...»)...

Tornando al viadotto in questione, ahinoi, già 'sperimentata regia' dei vertici della Società Autostrade (per l'Italia proprio no!) & Atlantia, più d'uno sarà indotto a pensare...

sabato 6 ottobre 2018

I Cittadini e i Governanti dei Paesi Forti dell'Eurozona...

... (Paesi virtuosi soprattutto perché non indebitati) ne hanno le tasche piene...
... di avere una palla al piede come l'Italia...
... perdipiù oggi rappresentata da arroganti e volgari rompi-balle (Salvini e Di Maio, tanto per non far nomi)...

Tanto per non ripetere, per l'ennesima volta, sempre gli stessi concetti...
Ebbene sì: l'incubo, per gli italiani, continua...
Ebbene sì, abbiamo un governo...
Purtroppo è vero: siamo un Paese a sovranità (molto) limitata...
Di Maio, Salvini & Co. ovvero quando non si è all'altezza di certi ruoli...
Chi deve pagare per il dilagante (e paralizzante) debito pubblico...
Inciuci & mezzi inciuci...
Il fu Bel Paese & i Parametri di Maastricht...
Ai 5Stelle non bastano tutte le macerie della Prima, Seconda & Terza Repubblica...
...e molti altri post...
Troppo da leggere, qualcuno dirà, per di più considerazioni trite e ritrite alla nausea...

Portacontainer di Ultima Generazione & Mega-Porti all'Avanguadia...


19.038 Teus (*) imbarcati sulla Mumbai Maersk. E’ record mondiale!
Arrival Mumbai Maersk port of Rotterdam
Tanjung Pelepas to double capacity by 2030

Alcune immagini del  porto di Tanjung Pelepas (Malaysia) e la Mumbai Maersk in piena vista

No comment needed



(*) 1 Teu  = (unità di misura corrispondente al) Container da 20 piedi ... Unità equivalente a venti piedi
19.038 Teu sono il carico di 9.519 autoarticolati...

martedì 14 agosto 2018

Ponte Morandi - Genova: prove di autodistruzione #2...

What caused the Morandi Bridge collapse in Genoa (Italy)
[English version not available]

Una spaventosa tragedia, per noi genovesi e per tutti, forse annunciata...                                     

Qual'è stata la causa scatenante il collasso del ponte?
Dev'essere stata una causa importante, tutt'altro che trascurabile rispetto ad altre possibili concause...
Sicuramente sarà accertata...

Nella 1^ immagine qui a fianco, il 1° pilone (lato Genova Ovest-Sampierdarena) con i quattro stralli integralmente rinforzati mediante posa di nuovi tiranti esterni in cavi di acciaio protetti in guaine di polietilene, vincolati all'esistente con collari metallici a cornice distribuiti sulla lunghezza e selle rinforzate in sommità aventi la duplice funzione di distribuire i carichi altrimenti concentrati e consentire il tensionamento dei cavi stessi (intervento di manutenzione straordinaria risalente alla metà degli anni '90).

Nella 2^ immagine, il pilone intermedio con un rinforzo minimale, limitato alla prima tratta dei 4 stralli, di raccordo e ancoraggio al portale, a cavallo della sua sommità...

Nella 3^ immagine, il 3° ed ultimo pilone strallato (lato Cornigliano-Aeroporto), quello collassato oggi alle ore 11.36, senza alcun rinforzo degli stralli originali.
Punti particolarmente critici, a causa della  difficile posizione e dell'esposizione ma soprattutto a causa della concentrazione dei carichi agenti (una micidiale combinazione di sforzo di trazione e di taglio sui tiranti di armatura), sono i nodi alla sommità del pilone... Punti sicuramente trascurati, nel corso degli anni, per l'aspetto del monitoraggio e, quel che è peggio, per il mancato rinforzo strutturale, rispetto ai ben più accessibili, ispezionabili (e rinforzati) punti di ancoraggio degli stralli stessi agli impalcati che reggevano le carreggiate... L'installazione di sensori di deformazione o di altro genere, con le relative linee di misura e acquisizione dati, non è risolutiva ai fini di un monitoraggio efficace ed esaustivo, a causa delle derive strumentali, delle influenze di agenti esterni come la temperatura e della periodica necessità di ricalibrazioni; non solo, certi fenomeni di cedimento strutturale potrebbero non essere preceduti significativi segnali premonitori, quantomeno con un anticipo tale da permettere di attivare iniziative (pur sempre tardive) volte alla salvaguardia delle persone e degli stessi manufatti...

Le tre immagini precedenti, scaricate da Google Street View, risalgono all'ottobre scorso.
La vista che segue, che mostra l'insieme dei 3 piloni, dal più recente Google Satellite:


Perché erano stati così drasticamente rinforzati i 4 stralli del 1^ pilone?
Perché l'armatura metallica interna agli stralli (realizzati in una sorta di ibrido tra calcestruzzo fortemente armato e calcestruzzo precompresso mal congegnato e di scarsa funzionalità), da una analisi mirata, era risultata esposta e sottoposta ad ossidazione, quindi a corrosione...

A questo punto la domanda 'fatale':
Perché non è stato fatto altrettanto sugli stralli degli altri due piloni, in particolare fatto niente del tutto sul 3° pilone, quello collassato oggi? E dire che, dall'intervento sul 1° pilone, sono passati più di vent'anni, un tempo e una negligenza inammissibili che il pilone collassato, con i suoi elementi più vulnerabili, ha sopportato ben oltre ogni ragionevole limite tecnicamente stimabile e tollerabile...

Sicuramente molto critica la condizione strutturale nella quale versavano gli stralli del pilone collassato, non altrettanto grave ma comunque preoccupante quella degli stralli sul pilone intermedio, tenuto anche conto della ulteriore sollecitazione impressa dall'impalcato collassato che, nel suo precipitare, ha fatto per qualche attimo perno sull'impalcato retto da questo pilone lasciando il tutto apparentemente integro...

[L'immagine qui a lato, inserita il 20 settembre 2018, è eloquente quanto basta riguardo alla originale metodologia di costruzione degli stralli...]

Aggiornamento del 15 agosto 2018
Bilancio vittime, provvisorio (aggiornato a questa mattina): 35 morti accertati, tra i quali 3 bambini, oltre a 16 feriti dei quali almeno 5 in gravissime condizioni...
Di definitivo c'è soltanto la banale previsione di una paralisi pressoché totale del nodo viario ligure, con pesantissime ripercussioni sul traffico locale, su quello commerciale verso le aree portuali e in transito tra rivera di ponente e riviera di levante e conseguenze altrettanto pesanti sull'economia di tutta l'area e dell'hinterland che gravita sul porto di Genova, non certo limitato alla sola Liguria. Una condizione destinata ad imperversare per almeno un lustro, forse più...
Ancora, a proposito della causa scatenante, quale può essere stato il 'colpo di grazia' inferto all'elemento più critico tra i componenti la struttura del ponte crollato? Inferto a quell'anello debole della catena strutturale giunto al limite di sopportazione dei milioni di cicli di fatica subiti in cinquant'anni di esercizio e non più in grado di reggere l'ennesimo ciclo +1? Il carico dinamico generato dal mezzo pesante che trasportava un rotolo di lamiera dell'ILVA (di massa complessiva ben oltre le 40 tonnellate), il cui conducente si è miracolosamente salvato nella caduta con il mezzo e il suo carico, come da lui stesso raccontato?
Crollo Ponte Morandi, la storia di Giancarlo: salvo dopo un volo di 45 metri (intervista telefonica trasmessa dalla TV Primocanale il 15 agosto)
Ponte Morandi di Genova. Parla il camionista tortonese caduto nel viadotto (link aggiunto il 7 settembre 2018; articolo-intervista datato 17 agosto)
Colpo di grazia è possibile. Ma anche causa scatenante a tutti gli effetti? In fondo si tratta di un carico consentito e non propriamente eccezionale... Così come carichi analoghi transitati nella mezz'ora precedente o che sarebbero sopraggiunti nella mezz'ora successiva...
Il forte maltempo, la pioggia battente e quella potente scarica atmosferica segnalata, così su due piedi, potrebbero annoverarsi tra le possibili concause secondarie (più corretto dire 'al contorno'?), in concomitanza con altre più importanti ed influenti, da indagare assieme a quella primaria della rottura di uno strallo...
Una concausa tra quelle da classificare come importanti, come da molte parti segnalato, può essere costituita dal sovrappeso statico delle tre linee di new jersey in calcestruzzo armato (due laterali e una centrale), aventi funzione di guard rail di sicurezza, che gravavano sull'impalcato: un sovraccarico passivo distribuito di notevole entità (dell'ordine di 1,8 tonnellate a metro lineare di impalcato), non previsto nel progetto originale per dei manufatti posti in opera in tempi più recenti...
Un'altra concausa, che si potrebbe definire 'di fondo', congenita e per certi versi cronica, è rappresentata dall'invecchiamento e dal diffuso degrado del calcestruzzo armato (con perdita di coesione, di elasticità e di resistenza) che possono anche aver influito sui modi propri di vibrare di certe importanti parti di manufatto sotto i carichi dinamici in transito, riducendo le iniziali frequenze proprie di risonanza (quelle più basse ossia di più lungo periodo, che sono le più nocive), con incremento delle ampiezze di oscillazione e quindi maggiori sollecitazioni patite...

Aggiornamento del 17 agosto 2018
Bilancio vittime (ancora provvisorio, aggiornato a questa mattina): 38 morti accertati, tra i quali i 3 bambini, ma si teme per la sorte di molti dispersi...
Sul fronte dei sopravvissuti alla catastrofe, Giancarlo Lorenzetto, alessandrino, di professione autista (per la Società MCM Autotrasporti), uno dei 'miracolati', salvo dopo essere precipitato da 45 metri con il suo autoarticolato, coinvolto nel crollo del ponte... Del coil che trasportava ancora nessuna immagine, quantomeno dalle riprese TV: si dev'essere 'piantato' nell'alveo del Polcevera...

Aggiornamento del 18 agosto 2018
Bilancio vittime (aggiornato a questa mattina): 41 morti accertati, tra i quali 4 bambini... Sempre meno i dispersi...
Oggi giorno di lutto nazionale, con cerimonia funebre ufficiale per tutte le vittime alla Fiera del Mare dalle 11.30 alle 13... Le campane delle chiese hanno suonato così come le sirene delle navi in porto, un suono dirompente e straziante come non mai...

Aggiornamento del 19 agosto 2018
Bilancio vittime (si spera definitivo): 43 morti accertati, tra i quali i 4 bambini, il dipendente AMIU Mirko Vicini (ultimo estratto sotto le macerie) e l'autista rumeno Marian Rosca, tra i feriti gravissimi, deceduto ieri in ospedale (era alla guida del TIR centinato con l'insegna ALBA).
Sull'autoarticolato che trasportava un coil dell'ILVA, oltre ad una precisazione, si può aggiungere qualche ulteriore ipotesi (rispetto alle precedenti fatte, che si confermano)...
Il mezzo non è caduto nell'alveo del Polcevera (come sottinteso nell'aggiornamento di 2 giorni fa) bensì sulla sede ferroviaria prossima ai caseggiati di Via Porro (e sovrastante pilone che ha resistito): motrice sulla linea Sampiedarena-Bolzaneto-Busalla, rimorchio e carico (quest'ultimo non visibile nelle immagini qui a lato ma sicuramente tuttora presente) sull'adiacente dismesso parco ferroviario.
Quale può essere stata la dinamica?
Era entrato in autostrada al casello di Genova-Aeroporto con destinazione Novi Ligure. Stava quindi percorrendo la corsia di marcia normale della carreggiata sud (lato mare).
Ipotizzando una velocità di 40÷50 km/ora (in condizione di forte pioggia), dovrebbe aver percorso ancora 45÷55 metri in quei circa 4 secondi (che si possono ragionevolmente stimare essere) intercorsi tra la rottura dello strallo alla sommità del portale e il collasso di impalcato e carreggiata.
Dalle prime 2 immagini si desume che aveva percorso buona parte dell'impalcato isostatico (lungo 45 metri circa) di raccordo tra i due piloni, prima che questo, dopo una momentanea rotazione sul bordo di appoggio all'impalcato del pilone che ha retto, precipitasse al suolo; e una tale rotazione ha quasi certamente provocato lo scivolamento del mezzo rispetto alla sua posizione più avanzata raggiunta quando il piano viabile era ancora tale.
Se ne potrebbe dedurre che lo strallo di Sud-Est si è spezzato quando il mezzo si trovava sopra l'ancoraggio (dello strallo stesso) all'impalcato del pilone, il che avrebbe un senso.
Il tutto con beneficio degli opportuni riscontri e di più approfondite analisi e verifiche...
[https://www.youtube.com/watch?v=-Ps72qsFeMg
Il video, immesso in rete lo stesso giorno dell'evento, riprende gli istanti susseguenti il collasso dell’impalcato. Delle due A componenti i pié dritti del pilone, la prima a collassare per intero pare essere stata la Sud con lo strallo lato Ovest in bando ma ancora collegato alla sua sommità e quello lato Est mancante (evidentemente troncato in precedenza); segue nel crollo, rovinando su sé stessa, la A di monte, che appare di minore altezza e disgiunta dalla prima, in quanto priva della connessione a tre vie in sommità (quella orizzontale con l’altra A e le due oblique con gli stralli), presumibilmente a causa del precedente distacco dei due stralli raccordati sul portale.Quale sia stata la sequenza di rottura degli stralli, da questo video non è dato capire, visto che non comprende i primi istanti dell'evento. Sarà risolutivo qualche video integrale (ammesso che esista) ovvero testimonianze attendibili, forse da qualche automobilista o camionista diretto a ponente che, fermatosi in tempo a pochi metri dal vuoto sulla carreggiata retta dal pilone intermedio, può avere impresso in memoria la sequenza visiva del crollo da una distanza per quanto possibile ravvicinata e da un punto di vista 'privilegiato' malgrado il maltempo con pioggia battente; più probabile qualche testimonianza diretta, di un tanto inaspettato quanto repentino crollo già innescato e in parte avvenuto, prima che l'occhio e la mente abbiano avuto modo (ammesso che lo abbiano avuto, e non solo a causa della scarsa visibilità) di mettere a fuoco l'intero scenario.
Possibile (e plausibile) sequenza, in attesa di conferme (o smentite):
> rottura strallo di Sud-Est in sommità;
> innesco cedimento impalcato lato Est con sovraccarico sullo strallo di Nord-Est;
> distacco strallo di Nord-Est e (quasi-)concomitante distacco strallo di Nord-Ovest sulla sommità del portale;
> innesco cedimento impalcato lato Ovest con sovraccarico sullo strallo di Sud-Ovest (sempreché ancora attivo):
> rottura strallo di Sud-Ovest (in corrispondenza di una sezione di mezzeria o più prossima all'impalcato); 
> collasso generalizzato degli impalcati;
> collasso di traverse e pié dritti del pilone.
Se avesse ceduto l'impalcato sotto le ruote del pesante autoarticolato prima della rottura dello strallo, il 'bilico' non avrebbe potuto proseguire la sua corsa per quegli ulteriori 45÷55 metri sulla carreggiata ancora pressoché integra (come sopra argomentato) ma avrebbe esaurito la sua corsa quasi all'istante; inoltre la dinamica della sua caduta non sarebbe stata quella sopra descritta (e confermata dall'autista nelle interviste da lui stesso rilasciate).]
Le precedenti righe in blu, con il link al video YouTube in testa, il tutto in parentesi quadra, sono stati inseriti il 15 settembre 2018.
Nell'ultima immagine sopra, lo stato prima del crollo: impalcato e stralli del pilone collassato a dx, quelli del pilone che ha resistito a sx, l'impalcato isostatico al centro anch'esso crollato, il parco ferroviario dismesso in basso...
Ultima nuova (diffusa nella stessa serata del 19 agosto): Crollo Ponte Genova, tiranti "ridotti del venti per cento": Ministero e Autostrade sapevano

Aggiornamento del 20 agosto 2018
Con riferimento alla denuncia de L'Espresso contenuta nell'articolo diffuso ieri sera, il neo-nominato presidente della commissione d'indagine governativa sul crollo del ponte, arch. Ferrazza, dichiara oggi: «A febbraio scorso abbiamo esaminato la cura, non abbiamo esaminato il paziente»
Ma che cazzo dice?!
Da quando si decide o si approva 'la cura' senza esaminare 'il paziente' e senza avere una precisa cognizione del suo stato di salute o, peggio, del male che lo affligge?
Intende (e preferisce) esaminarlo ora, 'il paziente'? Ora che è ridotto in cumuli di macerie e in milioni di pezzi?
E poi, dove sono le cautele e le prescrizioni in attesa che fosse compiutamente somministrata 'la cura'?
Una 'cura' comunque decisa con un ritardo di vent'anni...
E infine, a proposito di luminari, Mr. Maracaibo (nonché prof. ing.) che dice?
Assurdità, digressioni e analisi superficiali 'a largo spettro', non circoscritte e focalizzate quanto esigerebbero le circostanze, come già sentito di recente e come, né più né meno, il suo collega in commissione...
Uno che ritiene credibile chi lo rassicura che basterebbe il 50% dell'originale sezione dei tiranti negli stralli per reggere l'impalcato (con l'altro 50% consumato dalla corrosione!) e ne dà pure conferma! 
Brencich, il critico del ponte Morandi... (link aggiunto il 21 agosto)
Ha un'idea di come si presenterebbe alla vista (e come si può pretendere che assolva alla sua originale funzione) un tondino o un cavo d'acciaio corroso al 50% dentro un massello di calcestruzzo, il tutto vecchio di cinquant'anni? 
Le giuste osservazioni critiche al ponte Morandi sul Polcevera (e ai suoi simili nel mondo), poi, ad opere realizzate e vecchie di decenni, hanno senso solo se si traducono in esortazioni all'adeguamento e alla salvaguardia dei manufatti o anche alla loro demolizione e ricostruzione qualora ritenuto necessario, altrimenti sono un esercizio fine a se stesso...

Aggiornamento del 21 agosto 2018
Tra le macerie della struttura collassata, è stato possibile individuare gli spezzoni di calcestruzzo armato che costituivano la sommità del portale, laddove si ancoravano gli stralli, e i primi metri di questi ultimi? Perché è lì che va indirizzata la ricerca delle prove dell'avvenuta rottura a fatica dei tiranti in acciaio...

Aggiornamento del 22 agosto 2018
I due della commissione ispettiva ministeriale, dopo i mancati allarmi nel passato più o meno recente, cercano di pararsi il culo:
«Il moncone est del ponte Morandi è pericolante e deve essere abbattuto o messo in sicurezza al più presto...», scrivono nella relazione consegnata oggi ai loro interlocutori...
Cos'altro di meglio avrebbero potuto scrivere?
Dovranno almeno spiegare, nell'alternativa della messa in sicurezza senza l'abbattimento, quali interventi hanno in mente si dovrebbero urgentemente attuare...

Aggiornamento del 23 agosto 2018
Piloni superstiti più degradati di quello crollato? Non raccontiamoci balle!
Ponte Morandi Genova, "pericolo pilone corroso: più degradato di quello caduto"
La Commissione Mit: "Pila 10 messa peggio di quella già crollata..."
Ponte Morandi, il procuratore Cozzi: "Il pilone vicino alle palazzine peggio di quello crollato"
Il 'test' distruttivo del 14 agosto scorso ore 11.36, costato 43 vite umane, ha inesorabilmente e definitivamente sancito qual'era il pilone più degradato... Non c'è tecnico, per 'luminare' che sia, o politico 'tuttofare' che possa dimostrare il contrario di quanto palesa e sentenzia, purtroppo senza ombra di dubbio e possibilità di appello, quel tragico evento...
Non è questo il tempo per dare spazio e credibilità agli azzeccagarbugli, ai cialtroni e ai confusionari...
Però, ad esser pignoli, il pilone n° 10 (quello sopra le case di Via Porro che, per fortuna, ha resistito) ha subìto un ciclo di fatica in meno rispetto al pilone n° 9 (quello collassato), l'ennesimo ciclo +1 (che è stato fatale per il pilone n° 9, come già scritto), su un totale di qualche decina di milioni di cicli... E una certa spinta in più (dall'impalcato isostatico quando questo è caduto)...

Aggiornamento del 24 agosto 2018
Nelle 4 immagini che seguono, alcune fasi della costruzione del ponte, tra il 1963 e il 1967... Un'opera ardita, per l'epoca e tuttora...
Nella 2^ immagine si nota la fase di posa in opera dei tiranti in acciaio, successivamente protetti con gettata di bauletto in calcestruzzo; una protezione che si rivelò ben presto precaria (oltre che di appesantimento dei tiranti stessi); ingrandendo l'immagine, si riesce fors'anche a percepire la criticità dei tiranti sulla sella, alla sommità del portale, laddove si concentrano i carichi, con la combinazione/sovrapposizione delle sollecitazioni di trazione e di quelle, quanto mai deleterie, di taglio...





La 1^ immagine ritrae il pilone intermedio, quello che ha retto al crollo (che ha i pié dritti su Via Walter Fillak e l'impalcato sovrastante i caseggiati di Via Porro). Risaltano le parti a sbalzo dell'impalcato in costruzione. Nella 3^ immagine, oltre al suddetto pilone, più indietro nella costruzione, il pilone collassato...

Aggiornamento del 27 agosto 2018
Quello che si dovrebbe urgentemente fare, con buona pace di tutti (e di cui non si sente affatto parlare).
Tre opere provvisionali che consentano di mettere in sicurezza tutta l'area il più rapidamente possibile, relativamente semplici e veloci da allestire (funzionali quale che sia la scelta progettuale definitiva riguardante l'intero manufatto, demolizioni incluse):
> due castelli metallici a struttura reticolare con funzione di puntoni sotto gli ancoraggi degli stralli all'impalcato, ai lati del pilone che ha resistito e del quale si teme qualche cedimento (il n° 10); le loro sedi di posa al suolo, in entrambi i casi, corrisponderebbero a sedimi delle ferrovie in disuso...
> analogo castello sotto il 1° pilone di ponente, in corrispondenza del punto di appoggio dell'impalcato isostatico, per ripristinare il bilanciamento dei carichi, bilanciamento venuto meno con la caduta dell'analogo impalcato isostatico lato est del pilone stesso...
A fine montaggio, dovrebbe essere trasferita su ciascun supporto una quota di carico opportunamente ponderata (e ripartita nel caso dei due sotto il pilone 10)...
Ma, ahinoi, che cos'ha la priorità assoluta? Le passerelle, i discorsi e i battibecchi in TV! Il tutto ben oltre ogni ragionevole limite di sopportazione... Il resto (chissà quale e quando?) a seguire!
«Che c'è di strano?...», qualcuno sbotterà «... Questa è l'Italia, signori!»
«In fondo, poi, in un 'contesto di più ampie vedute', le passerelle non fanno forse anche loro parte della grande famiglia 'allargata' delle opere provvisionali?»

Aggiornamento del 17 settembre 2018
Ponte Morandi: un nuovo progetto sul Blog di Beppe Grillo...
http://www.beppegrillo.it/progetto-del-nuovo-ponte-di-genova/
Un'idea sicuramente innovativa e, com'è scritto sul blog di Grillo, geniale...
Strano non sia stato l'Archistar Renzo Piano a sfornare un'idea del genere, lui 'inventore' del Beaubourg, al posto  del progetto, del tutto tradizionale, che ha presentato a fine agosto scorso...
Senza offesa per nessuno, visto che vale per tutti indistintamente, c'è un detto in genovese che dice: "Inveggià l'è bellu ma...", ossia "Invecchiare è bello ma..." ma, strada facendo, si perdono colpi! "Sotto i freschi!", dice un altro detto ovvero "Largo ai giovani!"
Sarà anche attuabile l'idea-progetto dell'architetto Giavazzi?
All'auto-nominatosi Responsabile del Procedimento, Direttore dei Lavori e Responsabile della Sicurezza, con tanto di Crono-programma alla mano (inizio lavori di demolizione entro la fine del corrente mese; fine lavori del nuovo ponte entro il 2019), nonché Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il pronunciamento...

Aggiornamento del 18 settembre 2018
L'Uomo del Ponte ha detto NO!
“C’è già il progetto di Renzo Piano”
Oltre al progetto del nuovo ponte a cui pensare, ci sono anche i nodi viari di Sampierdarena, Cornigliano, Bolzaneto, Borzoli e Sestri Ponente giornalmente e sistematicamente bloccati dal traffico (dalle 6 del mattino alle 9 di sera o poco meno), non solo traffico cittadino e portuale ma anche nazionale e internazionale in transito, quest'ultimo fatto soprattutto di mezzi pesanti.
Riguardo al traffico portuale, anch'esso costituito da mezzi pesanti, è quasi superfluo notare che per Genova passa il grosso dell'export e dell'import nazionale, oltre ai collegamenti con la Sardegna, la Sicilia e altre destinazioni...
Nel corso delle ore più critiche della giornata, essendo le distanze tra questi nodi stradali contenute nel raggio di qualche chilometro, il tutto degenera in un unico gigantesco ingorgo che paralizza il Centro-Ponente cittadino, la Bassa e la Media Val Polcevera con le numerose delegazioni e attività e gli assi viari verso il retroterra piemontese e lombardo (tanto per non parlare dell'interrotto asse Riviera di Ponente-Riviera di Levante). Se poi si verifica qualche incidente imprevisto (in realtà facilissimo da prevedersi, visto che puntualmente accade con frequenza praticamente giornaliera, come i Tir che rimangono incastrati per delle mezze giornate nella tortuosa e stretta Via Borzoli inadatta a mezzi di quella dimensione) la paralisi è al quadrato... 
E non sarà tutto risolto quando sarà ripristinata la viabilità di sponda destra e sinistra sul Polcevera, viabilità investita dal crollo del viadotto. E nemmeno quando saranno riaperti al traffico Corso F.M. Perrone e Via Walter Fillak, percorsi oggi interdetti in quanto sottopassanti i piloni del ponte rimasti in piedi e ritenuti pericolanti, perché i nodi di cui sopra persisteranno. Beninteso, tutte riaperture di strade più che mai importanti, attese e sollecitate, in particolar modo dai cittadini e dagli imprenditori locali (in primis tutti quelli di Certosa, Campasso, Campi e Borzoli-Fegino chi più chi meno a ridosso del ponte) messi in ginocchio dalla loro persistente chiusura. 
Lui e il suo amico Bucci, sindaco di Genova, invece di 'pensare alla grande' alla soluzione del nuovo viadotto di là da venire e blaterare in continuazione in TV, pensino a trovare soluzioni meno eclatanti, più veloci e alla portata per risolvere o almeno alleggerire i blocchi di cui sopra, prima che erompano le prevedibili, disastrose conseguenze economiche (con marcata incidenza negativa anche sul PIL del fu Bel Paese) e le proteste incontenibili di cittadini e utenti...
Non sono le assillanti interviste e le continue passerelle in TV quello di cui c'è bisogno oggi e così per qualche anno, prima che la viabilità del ponte Morandi sia ripristinata... 
Le soluzioni? Basta volerle e saperle trovare...

Aggiornamento del 6 ottobre 2018
Il Sindaco di Genova Marco Bucci nominato Commissario Straordinario per la Ricostruzione del Ponte Morandi...
Poteva andar peggio...
Laureato con lode in Farmacia e in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche con pluriennale esperienza maturata nell'industria chimico-farmaceutica (si legge su Wikipedia), potrà avvalersi della struttura comunale alla quale fanno capo i lavori pubblici, le gare e gli appalti, con taluni tecnici di indubbia capacità e serietà (sempreché tuttora in servizio), sia pure con esperienza maturata su opere forse non paragonabili, per dimensione e portata, ad una grande opera quale quella in argomento.

Aggiornamento del 02 novembre 2018
Ancora, riguardo al rotolo di lamiera e all'autoarticolato che lo trasportava...
Nell'aggiornamento del 19 agosto scorso, con riferimento alle immagini inserite, s'era detto che il rotolo non risultava visibile.
In realtà, ingrandendo una delle immagini (quella riproposta qui a lato) e guardando più attentamente, il rotolo sembra intravedersi, non più di tanto 'piantato' nella massicciata ferroviaria che ne ha ostacolato la penetrazione (la passata presenza di un binario nel punto d'impatto appare evidente).
Contro (più precisamente sopra) il rotolo parrebbe avere impattato la parte posteriore del rimorchio... Il che denoterebbe coerenza tra le due traiettorie, quella del rotolo e quella dell'autoarticolato in caduta quasi-libera...



Aggiornamento del 18 novembre 2018
Se il coil non è perfettamente visibile dall'immagine inserita nell'aggiornamento precedente, lo è in quest'altra che riprende lo stato dei luoghi alcune settimane dopo il giorno della tragedia.
Il rotolo di lamiera, forse proprio a causa del suo notevole peso (300 q.li), è ancora esattamente nel punto d'impatto con il suolo, mentre l'autoarticolato che lo trasportava risulta rimosso e spostato più a valle (se ne vede la motrice)...
... E non pare proprio la posizione finale di un grave che, caduto dal bilico in movimento, abbia sfondato carreggiata e impalcato del viadotto Morandi innescandone il crollo (come congetturato da taluno)... Che il coil si sia sganciato e sia 'scivolato' via dal pianale anticipando l'autoarticolato nell'impatto al suolo di qualche frazione di secondo si desume dal precedente aggiornamento con la foto che chiarisce quest'aspetto, il tutto nell'ambito di una ben precisa sequenza dinamica del crollo anticipata nel dettagliato aggiornamento del 19 agosto scorso.

Guardando l'immagine, la mente corre agli autisti del TIR 'ALBA' entrambi deceduti... Speriamo almeno che quel giorno sia stato, per loro e per tutte le quarantatre vittime, l'Alba di una Nuova Vita... E il segnale è forte in questo senso...

Aggiornamento del 10 febbraio 2019

martedì 7 agosto 2018

L'esplosione sulla tangenziale di Bologna: prove di autodistruzione #1...

Quando si dice 'concause'...

Video della Polizia di Stato riportato online da Il Fatto Quotidiano

Forse un colpo di sonno occorso al conducente dell'autocisterna di GPL in corsa (che non ha nemmeno toccato il pedale dei freni di fronte alla coda di veicoli praticamente fermi)...

Un carico di solvente altamente infiammabile sul TIR tamponato, dal quale si è scatenato il primo violento incendio...

Oltre 50 metri cubi di gas petrolio liquefatto (miscela di propano e butano) che, a pressione atmosferica, diventano 50 x 270 = 13.500 metri cubi di gas combustibile, pronto a combinarsi con un volume d'aria 15 volte maggiore (ipotesi di rapporto stechiometrico ottimale), tanto da formare una nube di miscela gassosa di oltre 215.000 (duecentoquindicimila) metri cubi, pari ad una sfera di quasi 75 metri di diametro, pronta ad esplodere e, in quel contesto, di tanto facile quanto inevitabile innesco... Un'energia dell'ordine di 420.000 kWh (quattrocentoventimila kiloWattora) che si sprigiona nel giro di una manciata di secondi, quindi una potenza media istantanea anche dell'ordine di 300.000 MW (trecentomila megaWatt, ipotizzando un tempo di 5 sec.) (*).
Da qui una deflagrazione mai vista con effetti devastanti, di gran lunga più distruttiva di una bomba ad altissimo potenziale...
Quello che resta della botte del GPL, aperta come un libro, sul fondo stradale sottostante l'impalcato del viadotto, quest'ultimo distrutto e mezzo dissolto dall'esplosione... 

Solo un morto, il povero autista del TIR investitore, e un gran numero di feriti, più di 140, alcuni dei quali gravi per le ustioni riportate ma, per fortuna, non in pericolo di vita...
Un mezzo miracolo...
Per l'altra metà (o forse più) merito delle forze dell'ordine presenti (poliziotti e carabinieri rimasti loro stessi ustionati e feriti) che, nei 7 minuti intercorsi tra il tamponamento con il primo incendio e la devastante esplosione finale, hanno fatto allontanare tutti dall'area dell'imminente catastrofe...

_________________
(*) L'intera valutazione va considerata di larga massima o quantomeno di 1^ approssimazione.
     S.E.&O., pronto a porvi rimedio in caso di eventuali segnalazioni...
     In realtà un regime transitorio estremamente complicato da analizzare...

martedì 31 luglio 2018

Salvini dichiara: "Follia accusare gli italiani e il governo di razzismo"


Salvini: "Follia accusare italiani e governo di razzismo"

Difficile credere che siano stati accusati di razzismo gli italiani: la stragrande maggioranza degli italiani, è risaputo in giro per il mondo, non è razzista...
Taluni dicono che non lo è ancora ma che potrebbe diventarlo... Speriamo che questo non accada mai per tutto quello che implicherebbe, in degenerazione del vivere civile in primis ma non solo...
Tuttavia i razzisti, in una certa limitata percentuale, ci sono eccome anche da noi... Oltre ai labili di mente che abbondano, pronti a diventare pericoloso e incontrollabile strumento di offesa sotto la suggestione dei predicatori che non hanno nessuno scrupolo riguardo agli effetti delle loro invettive, specie sui cervelli malfermi o malati, influenzabili e attivabili con estrema facilità...

Caro Salvini, non dovresti usare 'gli italiani' come paravento (o, se preferisci, paraculo).
Assumiti le tue responsabilità di ministro dell'Interno, per quello che fai e soprattutto per come lo fai e per come ne parli...

E non fidarti troppo dei sondaggi: gli elettori cambiano opinione in men che non si dica: un giorno di portano sugli altari il giorno dopo ti mollano senza più tornare sui loro passi... Renzie & congrega del PD, Silvio & congrega di FI non sono che gli ultimi esempi di processi irreversibili (ma si potrebbero menzionare casi della storia recente e passata ben più gravi ed eclatanti)...
Specie se non fai quello che si aspettano da te... E se magari, dal pulpito di ministro dell'Interno, parli alla cazzo di cane...

domenica 22 luglio 2018

Marchionne, tragico epilogo...


Una sorte drammatica lo ha improvvisamente colpito. Ingiusta, come scrive John Elkann...

Un super-manager, almeno negli ultimi 15 anni passati alla guida di Fiat e poi FCA, a suon di diverse decine di milioni di Euro all'anno, fra emolumenti, premi e bonus vari... Tremila (o forse più) volte lo stipendio di un suo 'collega' operaio alla catena di montaggio di un suo stabilimento...
Niente aveva in comune con quei 'colleghi' di (assai) più basso rango se non il suo arcinoto anticonformismo nel modo di vestire...

Un epilogo tragico, che spoglia di ogni umana esuberanza o tracotanza e può anche accomunare, per l'apparato colpito e per l'analogo crudele destino, a quei tanti operai vittime dell'amianto nella fabbrica 
Eternit di Casale (per citare una tragedia fra le tante), compresa l'aggravante della devastante metastasi in fase terminale... E non c'è riserbo che possa cambiare la sostanza o alleviare gli effetti di certi luttuosi eventi. La livella fa sempre e comunque la sua impassibile e spietata parte, spesso al peggiore e totale ribasso... 

Un taylorismo vecchio di più di cent'anni applicato ai tempi nostri (in stile 'moderno', qualcuno dirà, grossolanamente uniformato alla globalizzazione) il suo modello organizzativo, come già avuto modo di dire...

Se avesse usato un approccio più evoluto, e quindi anche più sensibile nei confronti delle sue maestranze, anche queste ultime lo rimpiangerebbero ai vertici di FCA, non solo gli estimatori del capitalismo spinto agli eccessi, quello del 'fine che giustifica qualunque mezzo'...

Speriamo non debbano comunque rimpiangerlo in conseguenza dei futuri indirizzi strategici che deciderà il nuovo management di FCA non più italiano (non che Marchionne lo fosse e si dimostrasse tale al 100%...): con la sede legale trasferita il Olanda e quella fiscale a Londra (sedi da lui stesso 'delocalizzate' nel 2014), certi primi, importanti passi sono cosa fatta... E in Italia non restano che taluni stabilimenti e produzioni...

Marchionne, nella sua ultima uscita pubblica del 26 giugno scorso, consegna una Jeep Wrangler all'Arma dei Carabinieri

Aggiornamento del 24 luglio 2018
Cara Cesara Buonamici (TG5 di ieri sera, ore 20),
Il fumo non è una passione ma, come (quasi) tutti ben sanno, è un viziaccio che nuoce gravemente alla salute, fosse anche un prediletto del Padreterno a fumare... Ma, ahinoi, è anche un vero e proprio atto di autolesionismo che può degenerare nell'auto-annientamento...

Aggiornamento del 25 luglio 2018
L’ultimo segnale nonché anelito di vita lo dà il cuore, debole o forte che sia, nella sua spesso ostinata ma ahinoi vana resistenza, a marcare la fine di una battaglia fatalmente perduta già dalle prime avvisaglie.
Onore e totale rispetto nei confronti dell’Uomo che l’ha combattuta fino in fondo!

Aggiornamento del 26 luglio 2018
Era paziente in cura presso l'Ospedale Universitario di Zurigo da oltre un anno? 
La morte di Marchionne, la nota dell'ospedale di Zurigo: «In cura da noi da oltre un anno»
Incredibile! Una nota (tardiva) che non fa onore a quel nosocomio!
In molti avevano avuto la chiara impressione che si fosse trascurato fino al suo ricovero di fine giugno scorso, meno di un mese fa! Che avesse sacrificato la sua salute per il lavoro fino all'ultimo, quando era ormai troppo tardi per trovare un qualche rimedio o argine al suo male...

martedì 10 luglio 2018

Gli Ammutinati del B... Vos Thalassa...


Il duro Salvini e il bazanotto (*) Toninelli vogliono punire i facinorosi 'ammutinati' del rimorchiatore che li ha salvati...

In buona sostanza, i migranti presi a bordo non volevano tornare nell'inferno dei lager libici (a patire ancora quello che già avevano patito per mesi o, in molti casi, anche per anni...)...

Probabile poi che comandante ed equipaggio del rimorchiatore non se la siano sentita di darli in pasto ai libici, di fare come Ponzio Pilato... Se così è andata, niente di male, anzi...
Genovesi sì, stronzi e falsi miopi alla Salvini-Toninelli no!
Opportuno peraltro notare che, in quelle circostanze, non devono essere i sentimentalismi a prevalere bensì il Codice della Navigazione che il comandante della Vos Thalassa ha pienamente rispettato e applicato, con buona pace dei duri al governo e delle loro farneticazioni...
__________
(*) Dialetto genovese

Aggiornamento del 12 luglio 2018
Diciotti resta in rada. Salvini: "Manette o non sbarca nessuno"
Ridicolo!

venerdì 6 luglio 2018

La babele dei migranti in Italia...


Non pare esservi più di tanta ragione per parlare di quei migranti che, aiutati o meno, hanno saputo (o ce la mettono tutta per) integrarsi...

Fra tutti gli altri, si contano almeno 3 tipologie di migranti (soprattutto africani) che presentano marcate criticità, da affrontare e risolvere senza indugio:

1) quelli sfruttati e schiavizzati in agricoltura nel Sud;
2) quelli entrati nel giro dello spaccio della droga;
3) quelli che, forse ospiti di strutture ricettive (quelle che incamerano i 35 €/giorno a migrante), telefonino alla mano, vagabondano per ore nelle vie e piazze di città grandi e piccole, comportandosi come se fossero giunti alla meta e avessero trovato il Paese del Bengodi...

Soluzioni:

1) Per i primi, lavoratori nel senso stretto del termine, essendo vergognoso e inammissibile il loro sfruttamento in un Paese che si dice civile, andrebbe trovato al più presto rimedio.

2) Per i secondi, immediata espulsione verso il loro Paese di origine.

3) Gli appartenenti alla terza tipologia (che non paiono proprio essere il fior fiore dei giovani d'Africa), andrebbero una prima volta istruiti sul corretto modo di comportarsi in concomitanza con la ricerca di una qualche soluzione o impegno (ammesso che ne siano all'altezza). Per le teste dure di comprendonio ovvero gli irrecuperabili che non recepissero il messaggio e continuassero con la loro condotta, ritorno forzato al loro Paese natio, visto questo non è il Paese del Bengodi che loro credono sia...

Ah, dimenticavo: c'è anche la 4^ tipologia: quella dei vu' cumprà, affezionati clienti pendolari delle ferrovie e assidui frequentatori delle spiagge d'Italia in questo periodo... Forse non rappresentano il problema di maggior gravità ma, ad ogni buon conto, ha appena 'risolto' il duro Salvini...

lunedì 2 luglio 2018

I settecentomila migranti africani intrappolati in Libia (*)


Campi, milizie e motovedette: la rotta dei 700mila migranti «bloccati» in Libia
Libia, i numeri dell'orrore: nei campi 700mila migranti

Sono intrappolati in Libia, con a sud il Sahara (dal quale sono miracolosamente scampati una prima volta risalendolo), a nord il Mar Mediterraneo con i famigerati 'gommoni' della morte.

Se anche i libici fossero i più umani di questo mondo non riuscirebbero a gestire, in modo umano, una tale massa di profughi.
Se a questo si aggiunge che di umano hanno ben poco (quando non si tratta di torturatori, stupratori e delinquenti senza scrupoli), si può comprendere la dimensione della catastrofe in atto...

Molti tra i migranti cosiddetti 'economici', dopo le sofferenze, i pestaggi e le torture patiti nei campi di concentramento libici, tornerebbero al proprio Paese d'origine se potessero, ma non ne hanno più la forza fisica (a causa delle loro disperate condizioni detentive) e i mezzi economici necessari... Una strada che, in ogni caso, porterebbe a morte certa sotto il sole del Sahara, come recentemente accaduto a migliaia di migranti (si parla di 13mila) costretti a vagare fino alla morte nel deserto algerino... 

Il fatto è che quei 700.000 si sono mossi sul tam-tam che li aveva informati di un ponte (umanitario a metà), fatto di un mix di trafficanti senza scrupoli e di 'navi della salvezza' (facenti capo alle varie ONG), verso le coste italiane.

Ora questo ponte, messe al bando le 'navi della salvezza', dichiarata la chiusura dei porti italiani e il venir meno del coordinamento dei salvataggi da parte della Guardia Costiera italiana, si è bruscamente interrotto...

Restano i trafficanti libici che continuano a sovraccaricare di disperati e mettere in mare quelle specie di gommoni destinati a naufragare con il loro carico... Un modo comunque 'pratico ed efficace' per alleggerire il peso di quei 700.000 nei lager sulla terraferma... Un pò come facevano i nazisti nei campi di sterminio mandando gli internati ai forni...

Nel suo insieme, un genocidio che si sta consumando nella quasi totale e generale indifferenza...
A fronte di questa incombente catastrofe umanitaria, qual'è la più pertinente nonché rassicurante esternazione dei nostri 'benpensanti' politici? Che gli sbarchi di migranti sulle coste italiane sono diminuiti dell'85% nell'ultimo anno e che occorre fornire nuove motoveddette alla Libia!

Non è difficile individuare chi ha sulla coscienza (quando una coscienza ce l'ha) e comunque chi ha la responsabilità di tutti i morti in mare e nei campi di detenzione libici da ora in avanti...
Un lungo elenco che non si esaurisce certo in terra di Libia... Ma che si completa salendo di latitudine, fino a comprendere l'intera UE... Con un fu Bel Paese che, per bocca dei suoi facinorosi politici oggi al comando, non fornisce certo valide ragioni per essere sollevato da una tale corresponsabilità...

__________
(*) Se anche fossero 'soltanto' 300 o 400mila, l'ordine di grandezza non cambierebbe così come le dimensioni della tragedia...

mercoledì 27 giugno 2018

La nave Lifeline & la penosa UE...


La nave è potuta approdare questa sera nel porto della Valletta, dopo un'odissea di 10 giorni in mare aperto...
L'epilogo solo dopo l'impegno di 7 (forse 8) Paesi europei a dividersi l'onere di accogliere i 234 migranti a bordo... In media circa 30 migranti a testa... 
Asilo solo agli aventi diritto, beninteso.
Per tutti gli altri (che sono la stragrande maggioranza, i cosiddetti migranti 'economici'), rimpatrio nel Paese d'origine o, forse, in Libia...
Penosa UE, per non usare epiteti peggiori, forse più appropriati...
Una congrega di speziali con tanto di bilancini avrebbe fatto di meglio...
Questo epilogo la dice lunga su come evolveranno le cose nella vecchia (forse troppo), cara (si fa per dire) UE...
Poveri migranti e, in tutt'altro senso (fors'anche peggiore), povera UE...

lunedì 25 giugno 2018

Salvini e i Centri di 'Protezione' e Identificazione in Libia...


Il duro è andato in Libia a dire ai libici che i centri che lui definisce di 'protezione' oltre che di identificazione dei migranti vanno creati in Libia (il tutto a cura della UE, a nome della quale lui pretende di parlare)...
Ovviamente gli hanno risposto picche e se n'è tornato con le pive nel sacco.
Voleva scaricare la rogna ai libici, il duro!
Libici si, scemi no!
I nostri dirimpettai condividono l'idea, da attuare però fuori dal territorio libico, ossia nei Paesi sub-sahariani, sulle direttrici  percorse dai migranti in pieno deserto...
Aspettiamo di vedere i prossimi passi del duro...
Riguardo ai libici, continueranno imperterriti a trattare i migranti come carne da macello, tortura e stupro (con le ragazze e donne incinte che poi imbarcano sui gommoni)...
Ma per il duro, con la Libia e chi pretende di rappresentarla, c'è intesa...
Povero duro, verrebbe da dire...
Al peggio (per lui e, ahi-noi, per tutti) ci sta alacremente lavorando...

sabato 23 giugno 2018

Portacontainer al largo di Pozzallo bloccata con 110 naufraghi a bordo...

La Alexander Maersk è tenuta bloccata poche miglia al largo del porto di Pozzallo con 110 migranti salvati dal naufragio e tratti a bordo...
La nave è visibile dalla terraferma siciliana...
Pozzallo, cargo con 110 migranti a bordo davanti al porto

Salvini, Di Maio, Toninelli Vergogna!
Così facendo, pensate che altre navi mercantili soccorreranno ancora naufraghi in pericolo di vita nel rispetto del codice della navigazione o tireranno dritte?
La responsabilità delle morti che ne seguiranno sarà soprattutto vostra, incoscienti scellerati quali dimostrate di essere!
Anche il bastimento Italia finirà per colare a picco con dei personaggi 'alla guida' quali dimostrate di essere...
Per fortuna non tutti quelli che comandano sono degli Schettino come voialtri...
Il Comandante della Alexander Maersk ce lo ha appena dimostrato.
Ma queste navi non possono permettersi un ingiustificato fermo in mare per giorni, men che mai per la mal riposta ripicca di stronzi al governo...


giovedì 21 giugno 2018

Roberto Saviano a Matteo Salvini...


« ... Salvini è stato eletto in Calabria. Durante un suo comizio a Rosarno, tra le prime file c'erano uomini della famiglia Pesce, storica famiglia di 'Ndrangheta di Rosarno, affiliati alla famiglia Bellocco, potentissima organizzazione di narcotrafficanti. Non ha detto niente, da codardo non ha detto niente contro la 'Ndrangheta...»

https://video.repubblica.it/politica/saviano-risponde-a-salvini-sei-il-ministro-della-malavita/308584/309215

No comment

martedì 19 giugno 2018

Salvini e i Rom...


Su questo tema, Salvini dovrebbe correggere il tiro per non essere bollato di razzismo (forse lo ha già fatto)...
Ma non pare esservi proprio niente di razzista nell'introdurre un censimento, un'anagrafe o una registrazione/verifica delle presenze nei loro insediamenti.
Non siamo forse noi tutti censiti nelle anagrafi comunali e ai fini fiscali?
Cos'hanno loro di diverso per essere sollevati da questa incombenza?
L'iniziativa ha anche una sua motivazione nella sicurezza: non è forse nei campi Rom che trovano ricovero e si nascondono borseggiatrici e topi d'auto e d'appartamento che, in gran numero, scorrazzano per il Paese?
Quando non fanno capo a certe etnie Rom certe organizzazioni di matrice mafiosa, come ripetutamente dimostrato dai fatti di cronaca e dai procedimenti penali, anche recentissimi...
A questo mondo c'è anche la prevenzione, non solo la repressione (quando e se riesce a colpire nel segno a seguito di furti, rapine, intimidazioni e delitti in stile mafioso)...

lunedì 18 giugno 2018

Ebbene sì: l'incubo, per gli italiani, continua...


Ebbene sì, abbiamo un governo... del 31 maggio 2018

In meno di venti giorni, il dubbio che 'qualcosa', nella formazione del nuovo governo, non convincesse, si è concretizzato...
Da inesperti, ingenui e fors'anche arrivisti e presuntuosi, non hanno fatto affidamento a persone di certo calibro e rilievo morale, tanto nella formazione del governo quanto tra i possibili consulenti...

Di Maio, Salvini & Co. ovvero quando non si è all'altezza di certi ruoli...  del 22 maggio 2018

Oggi salta fuori che hanno chiamato a sé il solito genere di faccendieri, quelli di sempre (anche se qualche nome suona nuovo... ma ci penseranno i giornalisti a scovarne i probabili 'precedenti inediti')...
C'è poi il duro Salvini (della serie 'non mi piego ma poi mi spezzo'), duro su tutti i fronti, con gli altri che lo seguono...
C'è la 'questione migranti' che arrivano (e continueranno ad arrivare) dall'Africa, in presenza di un fronte comune europeo inconsistente, dall'evoluzione drammatica per i Paesi chi si trovano in prima linea come l'Italia...   
C'è quindi il programma di governo, fatto di provvedimenti che aggraveranno il debito pubblico già fuori controllo e i conseguenti, irreparabili 'conti da regolare' con l'UE e l'Eurozona...
Infine c'è Mr. Magoo che, da qui a poco, interromperà l'acquisto di titoli del debito pubblico (stop al QE/Quantitative Easing da gennaio prossimo)...

Le previsioni sulle sorti del (già fu) Bel Paese e degli italiani tutti, con questo genere di premesse, non possono che essere inquietanti...
Un cocktail di 'ingredienti' di certo dirompente per non dire esplosivo...

mercoledì 13 giugno 2018

A proposito della 'vecchia' discarica di rifiuti industriali e speciali di Genova-Creto...


La 'vecchia' discarica di rifiuti industriali e speciali di Genova-Creto...

Qual'è il 'miglior' modo di metterci una 'pietra' sopra?
Seppellirla sotto una nuova discarica... Questa volta di materiali 'inerti' (almeno ufficialmente tali), provenienti in primis dagli scavi delle gallerie del Terzo Valico ferroviario...
Ed è quello che si sta facendo attualmente...
Certa gente il malaffare ce l'ha nel sangue... e niente e nessuno glielo toglie di dosso o, meglio, di dentro...

I migranti morti annegati nel Mediterraneo e il business dei 'gommoni'...


E dire che basterebbe bloccare il commercio dei cosiddetti 'gommoni' (*), per scongiurare le continue tragedie che si susseguono nel Mediterraneo...

Ecco come la Cina vende gommoni agli scafisti in Libia

"Tutto qui il problema?", qualcuno dirà...

Peccato che, per affrontare e risolvere certi problemi, occorra la volontà (di affrontarli e risolverli)...

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(*) Dei 'gonfiabili' del genere 'Usa & Getta', fatti con materiale scadente, praticamente senza un fondo in grado di resistere a carico e sollecitazioni, men che mai in grado di reggere la spinta di un motore fuori bordo, si legge... Delle vere e proprie bare, 'galleggianti' per modo di dire... Al punto che definirli gommoni è semplicemente assurdo, un paradosso...
In base alla normativa sulla sicurezza, non solo italiana e comunitaria ma di tutti i Paesi civili al mondo, criminali gli imprenditori che li producono (cinesi o altro che siano), criminali tutti quelli che li commercializzano o ne favoriscono il commercio, criminali (ma imputabili anche di altri e ben peggiori reati) tutti quegli affiliati alle cosche libiche e nord africane in genere che li mettono in mare caricandoli di migranti che non sanno nemmeno nuotare (ma saper nuotare non basta a salvarsi la vita da queste trappole mortali).

lunedì 11 giugno 2018

Ieri la nave Vlora, oggi la nave Aquarius...

 «Io non comando nessuno...»

Molte le analogie negli atteggiamenti dei rappresentanti del fu Bel Paese, poi costretti (dalle circostanze) ad accogliere i profughi, ieri come oggi...

Un Silvio disarmante… è il titolo del post che ricorda la drammatica vicenda della nave Vlora...

No further comment...

Aggiornamento del 14 giugno 2018
A proposito della nave Aquarius (e non solo)...
Da Roma coordinavano le operazioni di salvataggio dei migranti in mare al largo della Libia avvalendosi giusto di questa nave...
Ciò nonostante, il duro Salvini se la prende con Malta intimando a La Valletta di accogliere in porto la nave con i 629 naufraghi a bordo...
Tiene bloccata la nave per giorni in mare aperto finché non si fa avanti la Spagna che offre ospitalità nel porto di Valencia...
Costringe l'Aquarius (imbarcazione di stazza piuttosto modesta) ad un viaggio di 5 giorni verso la Spagna, con un mare in progressivo peggioramento, da mosso a molto mosso, ad agitato, fino a molto agitato (bollettino di questa mattina a cura del capitano Sottocorona), facendola 'accompagnare' da due unità militari italiane sulle quali sono stati trasbordati buona parte dei 629 migranti...
Alla nave militare USA Trenton (con 41 naufraghi a bordo) nega l'approdo al porto di Augusta come fosse appartenente ad una delle detestate ONG operanti nel canale di Sicilia...
Mai sentito parlare, il duro Salvini, di congruo preavviso, a cui far eventualmente seguire le azioni che lui ha messo in campo di punto in bianco?
Raccoglie (e se ne vanta) l'appoggio di tutti quei capi di governo europei che rifiutano le quote di migranti loro assegnate...
Salvini, un duro che, se va avanti così, rivelerà presto i suoi piedi di argilla...

sabato 2 giugno 2018

Centro!


Alla parata del 2 giugno ai Fori Imperiali...



Un volo reso più complicato dal bandierone (400 mq) da gestire al traino...
Un centro tutt'altro che facile da farsi...
Lo ha fatto un paracadutista della Folgore, il cinquantaquattrenne luogotenente Giuseppe Tresoldi, con un palmarès di record, medaglie e titoli davvero notevole alle sue spalle... 'Tresoldi' si, ma elevato alla ennesima potenza!
Un militare unico, non più giovanissimo, giusto laddove si fondono le capacità, l'esperienza, il coraggio e... qualcos'altro in più che pochissimi hanno!

A proposito della parata, non sappiamo ancora dove andrà a parare il nuovo Governo ma, almeno a seguirla dalla tribuna, non c'era il solito nutrito stuolo di vecchie facce della politica, quelle che la gente non sopporta più di vedere né di sentire (solo qualche sparuto rappresentante)...
Il che è stato sicuramente di sollievo per gli spettatori...

giovedì 31 maggio 2018

Ebbene sì, abbiamo un governo...


"Un governo strano", qualcuno lo ha definito...
"Pare un ibrido figlio di n.n.", qualcun'altro...
In realtà figlio di 'due padri', un Di Maio e un Salvini...
Con un 'capo in testa' [il professore del curriculum (*)] al quale i 'due padri' passano la lista dei ministri, bell'e fatta, un momento prima che (ovvero affinché) la presenti a Mattarella...
Più di un riciclato (l'ultra-ottuagenario Savona, picconatore dell'Eurozona, e non solo lui)...
Qualche altro portatore di idee retrograde o sconvenienti per il Paese...
I neofiti avranno modo di farsi le ossa (Di Maio al Lavoro in primis), si spera senza produrre gravi danni, considerata la notevole e complessa mole di criticità da affrontare e risolvere rispetto alla loro inesperienza...
Nessun nome di spicco o pezzo da novanta tra i ministri ad innalzare il livello di qualità dell'esecutivo (del genere Gratteri o lo stesso Cottarelli, per intenderci)...
Chiude la lista (mi si perdoni ma è liberatorio dire quello che realmente uno pensa) quell'antipatica di Giulia Grillo alla Salute... Speriamo sia solo antipatica...
Dovrebbe trattarsi del governo del cambiamento...
Sicuramente una vera e propria Liberazione... dall'incubo, per il Presidente Mattarella!
(L'incubo, per gli italiani, invece, potrebbe persistere)

____________
(*) "Troppo ambizioso", aveva detto di lui suo padre, intervistato di recente... Ma, nella compagine, dev'essere in buona compagnia...
Il guaio è che l'ambizione eccessiva troppo spesso fa coppia con l'auto-sopravvalutazione...

mercoledì 30 maggio 2018

Nuove elezioni? Il grosso guaio di non sapere più a che 'santo' votarsi...


Una parte consistente degli elettori che hanno premiato Lega e 5Stelle il 4 marzo scorso, non saprà più a che santo votarsi in caso di nuove elezioni...
Non ai vecchi marpioni della politica (quelli del salatissimo conto in sospeso a loro carico, ancora tutto da saldare...).
Non a questi 'nuovi' per come si sono mossi e intendono muoversi...
A chi altri?


Purtroppo è vero: siamo un Paese a sovranità (molto) limitata...


A causa del colossale debito pubblico...
Con i creditori (i detentori di titoli pubblici, tanto soggetti italiani quanto stranieri, ivi inclusa la BCE) che, indirettamente, condizionano eccome l'evolversi degli eventi politici italiani...
I mercati finanziari sono il loro campo d'azione... 
Il loro scopo è quello di preservare il valore dei loro titoli di credito (liberandosene quando il Paese emittente non offre più garanzie di solvibilità)...
Gli investimenti che fanno non sono (né si possono trasformare in) atti di beneficenza...
Se Salvini e e Di Maio, con un colpo di bacchetta magica, potessero cancellare il debito pubblico italiano, avrebbero in pugno la situazione e potrebbero fare i duri a loro piacimento (e farla da 'padroni' del fu Bel Paese in quanto votati dalla maggioranza degli elettori)...
Fare i duri (ed essere rigidi come stoccafissi) nelle condizioni in cui si trova l'Italia che vorrebbero rappresentare, vuol dire rompersi il muso contro un muro e far passare serissimi guai a tutti gli italiani...
Non è mai successo che un debitore cronico, attorniato da uno stuolo di creditori, risolva la sua crisi finanziaria battendo i pugni e dettando legge... Non saranno certo loro i primi e, se tenteranno di farlo, scaricheranno sull'intero Paese le pesantissime e temutissime conseguenze...

lunedì 28 maggio 2018

Marco Travaglio sulla via del delirio...


Dopo aver visto svanire la possibilità di un governo del cambiamento, svanisce anche il mito di Marco Travaglio, giornalista con la dote dell'oggettività...
Un giornalista che ci aveva abituati ad interventi da condividere e sottoscrivere al 100% (anche prima di sentirli), oltre che chiari e piacevoli da seguire..
Aveva già dato segni di 'cedimento' nel recente passato...
Inciuci & mezzi inciuci...
Ma questa sera, nella trasmissione CartaBianca (quindi puntata del 28 maggio) è letteralmente franato...
Devono essere subentrate in lui ragioni importanti, tali da offuscargli la mente...
Cosa non buona per lui, per Il Fatto Quotidiano che dirige e per chi lo ha sempre seguito e apprezzato...
Si stanno perdendo, uno dopo l'altro, dei riferimenti importanti che procuravano delle incoraggianti aspettative...