martedì 2 settembre 2014

Chi c’è dietro ai fanatici criminali dell’Isis e di Al Qaeda?

In molti si vanno chiedendo (e non da oggi)...

Chi sono quegli stati, regimi e organizzazioni canaglia che li finanziano e li riforniscono di armi e di munizioni?
Già, le munizioni… Perché passi per gli armamenti (che se ‘ben trattati’ possono anche durare anni, pur in presenza della reale difficoltà di reperire parti e pezzi di ricambio), ma per le munizioni è diverso: quando hanno esaurito quelle razziate nei depositi e in giro nei paesi e città che vanno occupando, gliene necessitano di nuove, tanto per gli armamenti leggeri quanto per quelli pesanti…
Stesso discorso vale per l’approvvigionamento di viveri e acqua e per la fondamentale questione della logistica, specie nel deserto… Qualcuno li deve finanziare e rifornire …
Vendono fors'anche il petrolio dei pozzi che ‘conquistano’ a qualche paese o compagnia che non guarda tanto per il sottile il profilo degli interlocutori-trafficanti rendendosi complice delle loro atrocità?

Non si leggono notizie in proposito né se ne sente parlare…
La CIA e le altre Agenzie di Intelligence occidentali non lo sanno?

Già, perché se si sapesse (e c’è chi lo sa di sicuro), si potrebbero smascherare, isolare e magari colpire i fornitori di materiale bellico e, se possibile, anche delle derrate alimentari, così come troncare le fonti e i canali di finanziamento (banche in primis) di queste organizzazioni criminali e, non ultimo, smascherare e isolare i loro interlocutori nel traffico del greggio, unica possibile importantissima risorsa in quelle regioni desertiche…

"Ma i 'poteri forti' che orientano le sorti del mondo intero hanno realmente l'intenzione di estirpare alla radice questi cancri?", ci sarebbe da chiedersi...

"È una vecchia questione mai chiarita né tanto meno risolta...", qualcuno dirà...

Aggiornamento del 6 febbraio 2015
E ancora...
Tutti gli automezzi, che questi vili criminali incappucciati utilizzano, vanno a gasolio e benzina. Dove si approvvigionano di questi prodotti di raffinazione del petrolio? Hanno il controllo di qualche raffineria? Se si, perché questi impianti non sono bombardati e messi fuori uso all'istante? Se non controllano impianti di raffinazione, da chi e da dove gli arrivano quei combustibili per autotrazione? Si presume siano trasportati con le autobotti. Ma queste non sono cestini da merenda... I satelliti e gli aerei spia non le possono localizzare e seguire nei loro spostamenti, per di più in aree prive come sono di vegetazione?

Aggiornamento del 14 giugno 2015
A proposito di chi c'è dietro, in carenza di dichiarazioni (e accuse) ufficiali che non arrivano dagli organismi e agenzie 'più autorevoli', non si possono ignorare le 'voci' che circolano, forse qualcosa di più che sospetti e chiaroveggenze:
> si sente parlare con insistenza di un ruolo della Turchia di Erdogan nel favorire militarmente l'Isis... E la Turchia è un Paese che fa parte della NATO...
> nel numero di maggio 2015 di Frate Indovino (!) si legge: "Le monarchie del Golfo, Arabia Saudita in testa, sono alleate privilegiate degli USA, della Francia e dell'Europa e, al tempo stesso, sono le prime banche dei fondamentalisti dell'Is. Che cosa può venire dalla politica di un tale Giano bifronte?"

Aggiornamento del 20 novembre 2015
I soldi dell'Occidente nelle tasche dell'ISIS
Maledetti da Papa Francesco...
Papa Francesco: maledetti coloro che operano per la guerra e le armi
Che cos'altro aspettarsi da un fronte del male così potente, subdolo e multiforme?
Durissimo, per non dire impossibile, liberarsene...
Nemmeno la maledizione divina potrebbe fermarli in quanto adepti, seguaci e messaggeri di chi, maledetto da Dio, non è stato mai cancellato dalla faccia della terra...

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