domenica 7 luglio 2019
Crollo ponte Morandi: il video secretato, diffuso il 1° luglio scorso...
Crollo Ponte Morandi video secretato
Una sequenza discontinua di fotogrammi, si direbbe...
Non si nota, ad esempio, il transito del bilico MCM che trasportava il rotolo di lamiera ILVA e che sappiamo essere precipitato non appena superato il pilone oggetto dell'incombente collasso allorquando già si trovava sull'impalcato isostatico di raccordo con il successivo pilone 10 (l'impalcato tampone Gerber, coinvolto nel crollo).
Automezzo e carico non sufficietemente alti rispetto al paramento di valle del ponte per essere visibili, qualcuno potrebbe obiettare...
Ma il bilico era immediatamente seguito dal TIR centinato di colore bianco con l'insegna ALBA...
https://www.youtube.com/watch?v=lZZM83gkpzA (entrambi visibili a 2.35÷2.38 minuti della registrazione)...
TIR anch'esso precipitato... Ben più alto, voluminoso e riconoscibile... Ma nemmeno questo si vede transitare nel video secretato per quasi un anno...
Anche il movimento delle fronde dell'albero in primo piano denota che il video ha registrato e riporta una successione discreta di fotogrammi...
Quello che appare, in modo chiaro e dirompente quasi esplosivo, è la rovinosa rottura e il distacco della parte alta del portale (la porzione lato sud), sottoposta al carico di trazione impresso dallo strallo di sud-ovest (che un istante dopo si spezza sotto il peso di quella stessa parte di portale che si è tirato appresso), un carico di trazione distruttivo se non bilanciato dall'analogo carico impresso dallo strallo di sud-est.
In questa rovinosa dinamica (di cui non si percepisce dal video il momento d'innesco), lo strallo di sud-est, un istante prima, dev'essersi tranciato di netto alla sommità del portale stesso rimanendovi per un attimo appoggiato...
Aggiornamento del 22÷24 luglio 2019
Errore!
Osservando più attentamente il 1° video (quello secretato), è possibile notare il transito del bilico MCM seguito dal TIR ALBA tra i minuti 00.05 e 00.16 della registrazione...
Ne consegue che il problema della frammentarietà della ripresa video e della discontinuità dei fotogrammi decade in parte se non del tutto...
Resta valido il fatto che dal video non risulta ben percepibile il momento d'innesco del crollo.
Visionando il 2° video sopra richiamato fino ai 3.10 min. di registrazione, si nota un certo intervallo (temporale e spaziale) fra il transito dei due mezzi di cui sopra e i tre bilici successivi anch'essi coinvolti nel crollo (seguiti, questi ultimi, dal camion Basko fermatosi ad un passo dal baratro).
Si desume esservi stato un forte rallentamento sulla corsia di destra (quella lato mare, direzione A7/Milano e A12/Riviera di Levante) all'altezza dei piloni 11 e 10, in rapida estensione al pilone 9 nel momento del suo crollo... Una circostanza peraltro frequente, in quanto la corsia di sorpasso, in prossimità della fine del ponte, non era più tale bensì corsia dedicata ai soli veicoli diretti a Genova (uscita casello di Genova Ovest)...
Anche la repentina decelazione dei mezzi pesanti in transito, in particolare del bilico da oltre 400 quintali per via del coil dell'ILVA che trasportava, avrà prodotto un effetto non trascurabile in termini di sollecitazione sui componenti la struttura del ponte più vulnerabili...
Guardacaso, se quest'autoarticolato avesse scaricato sul piano viabile, oltre che il proprio peso, anche la forza prodotta da una sua accentuata decelerazione quando si trovava sopra l'ancoraggio dello strallo di sud-est all'impalcato, la linea di azione del vettore risultante sarebbe grosso modo coincisa con quella dello strallo stesso, con effetto combinato, e quindi maggiorato, di sollecitazione a trazione a carico (e danno) della sua armatura metallica interna (già compromessa da un avanzato stato di corrosione)...
Quest'ultimo 'ragionamento' integra l'analisi contenuta nel post Ponte Morandi - Genova: prove di autodistruzione #2..., più precisamente agli aggiornamenti del 15 e 19 agosto, del 2 e 18 novembre 2018.
La conferma di quanto sopra, in tutto o in parte, potrebbe venire dalla testimonianza di Giancarlo Lorenzetto, autista del bilico MCM, uscito incolume dal disastro senza averne, tanto lui quanto il mezzo che conduceva, la benché minima colpa...
Aggiornamento dell'1 agosto 2019
Crollo ponte Morandi, i periti: “Corrosione, difetti di costruzione e nessuna manutenzione per fermare il degrado”
No comment
Aggiornamento del 2 agosto 2019
E' oggettivamente verificato (e da nessuno contestato) che il tristemente famoso reperto #132 era la parte dello strallo di sud-est in corrispondenza della sella (e di raccordo con questa), alla sommità del pilone #9 crollato.
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