Nossignore, non c'è solo lo Squilibrato di Washington ad imporli...
Cosa dice il Presidente Mattarella a proposito dei dazi? Mattarella contro i dazi: un ostacolo al mercato e alla qualità
Ma pensiamo un momento al mercato automobilistico, alla produzione cinese di auto elettriche (produzione ormai di indiscutibile qualità) e conseguenti strategie:
> Byd taglia i prezzi delle auto elettriche fino al 35% in Cina
> Byd supera Tesla: i cinesi in Europa vendono più auto elettriche di Elon Musk
> In Cina scoppia la guerra dei prezzi: il mercato rischia il collasso
> BYD sta 'regalando' le sue auto: sconti fino al 34%...
> Auto elettriche, parte l’attacco: perché l’enorme nave (cinese) deve allarmarci
In estrema sintesi, un'auto elettrica di prima gamma (ma di tutto rispetto) come la Dolphin Surf della BYD, che in Cina costerà scontata l'equivalente di circa 7.000 (settemila) Euro, in Italia oggi viene a costare su strada 21÷23.000 (ventuno÷ventitremila) Euro, alla faccia della libera concorrenza!
Qualcuno calcoli l'ammontare dei dazi & balzelli vari (a tre cifre, e che cifre!) imposti (da Europa & Italia) alle auto cinesi!
«Ma se così non si facesse, le Case Automobilistiche Europee chiuderebbero i battenti all'istante!», è la giustificazione...
C'è di mezzo la questione dei costi di produzione che in Cina sono inferiori di quasi un ordine di grandezza rispetto all'Europa e la questione degli aiuti di Pechino ai costruttori cinesi. Infine c'è la guerra commerciale interna tra i produttori cinesi indotti a vendere sottocosto (con rischi di default), come si legge...
Di tutte queste 'ragioni', ce n'è qualcuna imputabile per responsabilità al potenziale acquirente europeo/italiano di un'elettrica cinese che giustifichi la tangente da pagare all'Europa/Italia pari al doppio del prezzo di vendita della stessa auto in Cina? Nessuna responsabilità! Di una vera e propria tangente si tratta!
Che cosa dire poi delle Case Automobilistiche Europee? Che sono reduci dal gran 'figurone' della 'cinghia di distribuzione sintetica in bagno d'olio motore'... Un'ideona progettuale 'innovativa' tale da levarvisi tanto di cappello, nei confronti di chi l'ha pensata e attuata e ancor più nei confronti di chi ne ha avallato e condiviso la diffusione su larga scala ai diversi marchi e modelli di costruttori coinvolti. Entusiasmo alle stelle (in termini di rogne e costi da sopportare) per milioni di loro clienti! Una 'soluzione' che si è rivelata gravemente lesiva per i detentori di milioni di auto che la montano, con un mercato dell'usato diventato più che mai insidioso per non dire disseminato di 'mine a scoppio ritardato'...
Aspettiamo gli sviluppi, se ve ne saranno...