domenica 27 febbraio 2011

Un Silvio disarmante…

… nelle sue esternazioni del 26 febbraio

«Solo la famiglia tradizionale è legittima»: una battuta che, detta da lui che fa tutt'altro nella sua vita privata, suona ipocrita e funesta, aggravata dal cipiglio e dal tono di voce, duro e intransigente… La stessa intolleranza dimostrata nei confronti della prostituzione, quando non c'è di mezzo lui e i suoi amici (http://porcilesilvano.blogspot.com/2011/02/la-logica-perversa-di-silvio-co.html).

Un duro attacco a quel che resta della scuola pubblica «che inculca valori diversi da quelli della famiglia»: la famiglia, un tema a lui molto caro…

«Nessuno ha idea di quello che accadrà sulla sponda africana del Mediterraneo», dice. Forse non ce l’ha lui (e quelli come lui) un’idea di quello che accadrà, né di quelle che potrebbero essere le sorti sue e del Paese che crede di governare…

Tant’è che, sul finale, esclama, deciso e raggiante: “Invito tutti al Bunga Bunga!!!”

Se non sono farneticazioni, le sue, ben poco ci manca… E’ una questione di tempo… E fa sempre tutto con le sue mani!

Nella foto: i ventimila disperati della nave Vlora - Porto di Bari, agosto 1991

... Il tentativo di respingere la nave stracolma di profughi risultò subito vano: "Non sono in grado di prendere decisioni" – la drammatica risposta del comandante, Alim Milaci – "Non comando nessuno. La nave è ingovernabile, a bordo ci sono bambini e malati”. Le immagini della nave che attracca al molo 30 del porto di Bari sono frammenti di storia indelebili: una folla stremata che si lancia in mare pur di poter abbandonare quell'inferno galleggiante. Ad attendere i profughi albanesi ci sarebbe stato però, da lì a poco, un altro inferno...

http://misterbarion.blogspot.com/2008_08_01_archive.html#5846439199857610630

http://www.youtube.com/watch?v=8bmqqbKBxb8&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=KvVRZwVr7ug&feature=related

I personaggi che ricoprivano le principali cariche istituzionali, all'epoca del tragico evento, erano: Cossiga presidente della repubblica, Andreotti presidente del consiglio, Scotti ministro degli interni, Martelli ministro della giustizia (nonché autore dell'omonima legge sull'immigrazione)... Da sempre i nostri politici si distinguono per leggerezza, superficialità, irresponsabilità, impreparazione, incapacità, disonestà, malafede e corruzione. E sono sempre i cittadini e malcapitati in genere a pagarne le conseguenze, mai loro. E hanno pure la sfacciataggine di lamentarsi che non sono considerati e ascoltati nei contesti sovranazionali: in realtà gli è dato il peso che meritano... Il guaio è che, a pagarne le conseguenze, anche per quest'aspetto, sono sempre e solo i comuni cittadini (oggi ad esempio, in primis, quelli di Lampedusa, ma non solo)...


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