martedì 23 febbraio 2016

Renzie non vuole il tetto...

... alla quantità di titoli di Stato (italiani) nei portafogli delle banche (italiane)...

E già, perché se fosse introdotto un tale tetto, crollerebbe il castello del debito pubblico italiano, in incessante e inarrestabile crescita...
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Ma questo sottintende diverse cose, due in particolare...
1) Che le banche già ne detengono in quantità esagerate e ne devono sottoscrivere in continuazione in quantità crescenti, senza riuscire a piazzarne presso la loro clientela che una minima parte... Crediti non agevolmente liquidabili, di scarso aiuto in caso di default bancario o di 'semplice' crisi di liquidità...(*)
 2) Che non si tratta di 'merce' pregiata e ricercata, tutt'altro...(**). Se di 'merce' pregiata e ricercata si trattasse, nessun organo di vigilanza, nazionale o sovranazionale, si sognerebbe di imporvi un tetto...
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Roba che può trasformarsi in spazzatura quando tutto degenera... E non si può certo dire che Renzie & Co.mbriccola abbiano sotto controllo il debito pubblico e la situazione finanziaria italiana nel suo insieme... Un debito e un dissesto che vanno peggiorando ogni giorno che passa...
Una condizione ormai talmente compromessa da aver abbondantemente superato anche il più azzardato punto di non ritorno...
Solo dei cialtroni scellerati possono esporsi negandone la gravità o dichiararsi all'altezza di gestirla...

Che altro aggiungere?
Quello che vano dicendo molte 'malelingue': meglio alzare polveroni su altri temi, dalle unioni civili alle intercettazioni di Silvio (***)!
Beninteso con la complicità dei principali media, dalla RAI a Mediaset e a quasi tutte le principali testate giornalistiche nazionali...
Il diktat dei maneggioni che occupano, più o meno palesemente, i posti chiave del potere e dell'informazione è tassativo: distogliere l'attenzione del popolo bue dai gravissimi problemi, con giochi e quiz, notizie e problemi secondari, più o meno farlocchi... Tutto fa brodo purché sia fuorviante per la cricca egemone...
Già, perché affrontare sul serio la questione della finanza pubblica italiana, per i politici e i boiardi responsabili del disastro, con il mondo dell'informazione di regime al seguito, vorrebbe dire darsi la zappa sui piedi...

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(*) "C'è pur sempre il neonato bail-in a rimediare a situazioni del genere", qualcuno dirà... Già, dimenticavo...
(**) S&P’s boccia l’Italia: rating BBB-, un gradino sopra il livello spazzatura (dato del dicembre 2014, riconfermato a novembre 2015)
(***) Con le Olgettine, con il fedelissimo Denis e gli altri del suo giro!

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