«Ci sono forze che cospirano per tenere bassa l'inflazione...», dichiara Mr. Magoo...
Draghi: “Forze cospirano per tenere bassa l’inflazione, ma le BCE non si arrenderà”
Forze occulte, si presume...
Come ogni 'pezzo da novanta' che 'si rispetti', quando la ciambella non gli riesce col buco o non gli riesce affatto, grida al complotto...
Abbiamo un'infinità di precedenti...
D'altra parte, sono o non sono, chi più chi meno, tutti casi di potenti su questa terra? Se una certa situazione, che dichiarano in continuazione di saper gestire e di avere sotto controllo, sfugge loro di mano, mica possono ammettere, da un giorno all'altro, la loro impotenza e la loro disfatta!
Auguriamoci soltanto che questo suo 'messaggio' non sia foriero di peggiori presagi rispetto al già preoccupante stato attuale e che, alle lunghe, dopo anni di un pesante alternarsi di recessione e stagnazione, in costante presenza di un opprimente mix di inflazione (*) e di una certa quale deflazione (quella che sembra preoccupare Mr. Magoo), non si scateni la temutissima hyper...
Di semine e inarrestabili focolai d'innesco se ne vedono in giro quanto basta (e avanza)... Per di più in presenza dell'incognita petrolio, il cui crollo del prezzo di mercato è additato dai Magoo tra le cause (?!) dell'incessante caduta delle borse da inizio 2016 ad oggi alla pari con l'acuirsi della crisi economica globale (della quale, in realtà, dovrebbe essere diretta conseguenza: evidentemente c'è chi, anche tra i soloni dell'economia e della finanza, in buona o mala fede, confonde le cause con gli effetti e diffonde questa confusione!) ...
Mercati in rosso con petrolio e crisi economica
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(*) Si pensi, ad esempio, ai pesantissimi e continui aumenti dei costi dei servizi primari come l'acqua, il gas, la luce, la raccolta dei rifiuti solidi urbani, ecc., ai quali si aggiungono le incessanti impennate delle imposizioni fiscali statali e locali, che dissanguano i cittadini-contribuenti e le imprese del fu Bel Paese: sono eccome tutte cause primarie di inflazione e conseguente perdita di potere d'acquisto della moneta e quindi dei redditi da lavoro i quali, già di per sé, quando non si contraggono o, peggio, non si azzerano per la chiusura delle aziende, vedono il loro valore nominale inchiodato al palo...
Si consideri poi che l'inflazione così generata produce il suo effetto a cascata, spesso anche in presenza di sospette amplificazioni, sulle filiere di produzione e distribuzione dei beni di consumo e servizi in genere...
Un'inflazione che è attenuata in misura molto marginale dal crollo della quotazione del petrolio, essendo la gran parte della differenza di prezzo del greggio fagocitata dalle accise (quanto mai flessibili quando trattasi di 'adeguamento' al rialzo) sui prodotti di raffinazione, carburanti per autotrazione in primis. Nessun importante risparmio o recupero di potere d'acquisto, quindi, tanto per i consumatori quanto per le imprese, su questo fronte...
Aggiornamento del 5 marzo 2016
> Flop Quantitative Easing, prestiti ad aziende in calo di 15 miliardi
> Flop del quantitative easing... e di Draghi...
Mercati in rosso con petrolio e crisi economica
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(*) Si pensi, ad esempio, ai pesantissimi e continui aumenti dei costi dei servizi primari come l'acqua, il gas, la luce, la raccolta dei rifiuti solidi urbani, ecc., ai quali si aggiungono le incessanti impennate delle imposizioni fiscali statali e locali, che dissanguano i cittadini-contribuenti e le imprese del fu Bel Paese: sono eccome tutte cause primarie di inflazione e conseguente perdita di potere d'acquisto della moneta e quindi dei redditi da lavoro i quali, già di per sé, quando non si contraggono o, peggio, non si azzerano per la chiusura delle aziende, vedono il loro valore nominale inchiodato al palo...
Si consideri poi che l'inflazione così generata produce il suo effetto a cascata, spesso anche in presenza di sospette amplificazioni, sulle filiere di produzione e distribuzione dei beni di consumo e servizi in genere...
Un'inflazione che è attenuata in misura molto marginale dal crollo della quotazione del petrolio, essendo la gran parte della differenza di prezzo del greggio fagocitata dalle accise (quanto mai flessibili quando trattasi di 'adeguamento' al rialzo) sui prodotti di raffinazione, carburanti per autotrazione in primis. Nessun importante risparmio o recupero di potere d'acquisto, quindi, tanto per i consumatori quanto per le imprese, su questo fronte...
Aggiornamento del 5 marzo 2016
> Flop Quantitative Easing, prestiti ad aziende in calo di 15 miliardi
> Flop del quantitative easing... e di Draghi...
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