martedì 21 settembre 2010

Conflitto al vertice di UniCredit...

... a causa di dissidi sul peso crescente degli azionisti libici, si sente dire...
..
Da quando tutta questa attenzione sulla provenienza dei soldi?
Nemmeno in FIAT si è mai guardato tanto per il sottile a quest’aspetto, cioè all’ingresso di certi soci azionisti, all'epoca pure in odore di terrorismo internazionale, che portavano capitali freschi, specie in momenti di difficoltà…
.
Aspettiamo di conoscere la vera ragione...
... che non può nemmeno essere l'attuale bassa redditività del capitale (come qualcuno vorrebbe far intendere). Già perchè, in tempi di crisi economico-finanziaria, c'è ben di peggio che un dividendo risicato... (Vedasi anche Deutsche Bank, con il suo terzo trimestre 2010 in rosso: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2010/09/21/visualizza_new.html_1761158800.html)
.
Agli occhi di un comune mortale, poi, una buonuscita di 40 milioni di €, se confermata e liquidata, dovrebbe significare soltanto grandi meriti e grandi risultati di gestione per l’ormai ex-amministratore delegato Alessandro Profumo. Non contenziosi in atto né prove di cattiva gestione né danni a carico del Gruppo bancario a lui direttamente o indirettamente imputabili, si direbbe…
.
Post precedente su UniCredit: L’idea del fondo per salvare le banche dal fallimento… del 13 luglio scorso.
----------
Aggiornamento del 22 settembre 2010
L'omertà regna sovrana...
Non basta la lettera ai dipendenti del Presidente e AD ad interim Dieter Rampl per dissipare le nebbie, anzi...
"Care colleghe e cari colleghi" esordisce l'autore del messaggio... Un approccio friendly verso i dipendenti che avrà messo più d'uno 'sul chi vive'...
Ma vale la pena di leggerlo integralmente per capire che spiega poco e niente di sostanziale...
.
Bisogna vedere se i motivi possono essere occultati a lungo e 'fatti rientrare' in sordina o se origineranno qualche deflagrazione, dirompente e incontrollabile, nel più o meno breve termine...
Altro non resta che aspettare...
----------
Aggiornamento del 27 settembre 2010
Sintetico profilo del candidato ideale...
Un uomo nuovo... ma non troppo. Una rottura netta col passato non è proprio ammissibile: sarebbe drammaticamente esplosiva... Meglio una discontinuità 'morbida' e indolore...
Il successore di Alessandro Profumo dev'essere un 'ibrido'... un po' come i bond 'di nuova generazione'...
Riservato e, al tempo stesso, non più di tanto autonomo...
Che faccia propri i problemi lasciati (o creati) dalla precedente gestione, senza troppe storie né clamore...
Che si faccia in quattro per 'risolverli come si conviene' per una grande banca (troppo grande per essere lasciata... allo sbando), anche ricorrendo al discreto supporto dell'alta (o bassa, secondo i punti di vista) finanza internazionale della cui 'scuola' dev'essere un fidato rappresentante e seguace...
Un curriculum così impone emolumenti di tutto rispetto, da piloti di F1 o calciatori fuoriclasse o, più semplicemente, da CEO di 'primarie' e 'premiate' istituzioni finanziarie (quelle salvate in extremis dal fallimento qualche tempo fa, di là e di qua dell'Atlantico).
.

Nessun commento: