lunedì 28 febbraio 2011
Silvio: il regime (delle intercettazioni) lo priva del telefonino
domenica 27 febbraio 2011
I mercenari
Mercenario è un militare che, a solo scopo di lucro personale, compie azioni militari per conto di un privato, una società o di uno stato, secondo un contratto prestabilito.
Ma mercenario in senso lato può essere colui che offre le sue prestazioni, le più disparate, a fronte di un corrispettivo in denaro o altro genere di compenso.
Quelli al soldo di Gheddafi non sono più mercenari nel senso strettamente militare del termine, perché la loro azione è stata indirizzata al massacro dei civili. Sono da considerarsi piuttosto formazioni del genere ‘squadroni della morte’ (ben definiti in Wikipedia), quando non sono dei morti di fame reclutati in tutta fretta negli stati confinanti e dotati di un kalashnikov. Sono comunque dei mercenari a tutti gli effetti.
Mercenari in senso lato ce ne sono ovunque, anche fuori dagli scenari di guerra, come ad esempio in ambito politico e non solo…
La storia, passata e contemporanea, ne è piena...
Tutti i mercenari, nessuno escluso, sono accomunati da certe peculiarità:
> operano per soldi o altro vantaggio;
> quando hanno la percezione che si metta male per loro o per chi li paga, non esitano a sparire e, ove possibile e conveniente, passare all’avversario, perché il loro imperativo è, sì trarre profitto e vantaggi dal loro agire, ma sempre e soprattutto salvare la pelle, possibilmente con il malloppo…
Per queste ragioni chi assolda mercenari non se ne può fidare in assoluto: l’unico strumento a sue mani in grado di controllarli è il compenso, non certo la loro cieca fedeltà o una qualche ideologia.
Le SS, che non erano formazioni mercenarie ma fanatici succubi di Hitler e della sua dottrina, fecero giuramento di fedeltà al Fuhrer e, in coerenza con quel giuramento, si macchiarono dello sterminio di milioni di civili inermi.
Gheddafi, dopo essersi macchiato in prima persona dei crimini commessi dagli squadroni da lui comandati al massacro, avrà vita durissima. Il suo popolo cerca vendetta. I suoi mercenari sono sul chi vive. E i suoi 'fedelissimi', che lo circondano e non lo mollano, si comportano così perché molto probabilmente legati a lui dagli stessi crimini e responsabilità.
Partita dura per il rais se è vero, come si legge, che aspirava a vivere cent’anni come suo padre e a morire di morte ‘femmina’, una morte ‘benevola dalla quale ci lasciamo prendere senza opporre resistenza’. Forse dovrà prepararsi a morire di morte ‘maschio’, una ‘morte che si sfida e si combatte’, non da eroe ma da folle criminale, in ultimo fors'anche da codardo, come i suoi ultimi farneticanti discorsi e comportamenti parrebbero presagire…
Un Silvio disarmante…
… nelle sue esternazioni del 26 febbraio
«Solo la famiglia tradizionale è legittima»: una battuta che, detta da lui che fa tutt'altro nella sua vita privata, suona ipocrita e funesta, aggravata dal cipiglio e dal tono di voce, duro e intransigente… La stessa intolleranza dimostrata nei confronti della prostituzione, quando non c'è di mezzo lui e i suoi amici (http://porcilesilvano.blogspot.com/2011/02/la-logica-perversa-di-silvio-co.html).
Un duro attacco a quel che resta della scuola pubblica «che inculca valori diversi da quelli della famiglia»: la famiglia, un tema a lui molto caro…
«Nessuno ha idea di quello che accadrà sulla sponda africana del Mediterraneo», dice. Forse non ce l’ha lui (e quelli come lui) un’idea di quello che accadrà, né di quelle che potrebbero essere le sorti sue e del Paese che crede di governare…
Tant’è che, sul finale, esclama, deciso e raggiante: “Invito tutti al Bunga Bunga!!!”
Se non sono farneticazioni, le sue, ben poco ci manca… E’ una questione di tempo… E fa sempre tutto con le sue mani!
Nella foto: i ventimila disperati della nave Vlora - Porto di Bari, agosto 1991
... Il tentativo di respingere la nave stracolma di profughi risultò subito vano: "Non sono in grado di prendere decisioni" – la drammatica risposta del comandante, Alim Milaci – "Non comando nessuno. La nave è ingovernabile, a bordo ci sono bambini e malati”. Le immagini della nave che attracca al molo 30 del porto di Bari sono frammenti di storia indelebili: una folla stremata che si lancia in mare pur di poter abbandonare quell'inferno galleggiante. Ad attendere i profughi albanesi ci sarebbe stato però, da lì a poco, un altro inferno...
http://misterbarion.blogspot.com/2008_08_01_archive.html#5846439199857610630
http://www.youtube.com/watch?v=8bmqqbKBxb8&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=KvVRZwVr7ug&feature=related
I personaggi che ricoprivano le principali cariche istituzionali, all'epoca del tragico evento, erano: Cossiga presidente della repubblica, Andreotti presidente del consiglio, Scotti ministro degli interni, Martelli ministro della giustizia (nonché autore dell'omonima legge sull'immigrazione)... Da sempre i nostri politici si distinguono per leggerezza, superficialità, irresponsabilità, impreparazione, incapacità, disonestà, malafede e corruzione. E sono sempre i cittadini e malcapitati in genere a pagarne le conseguenze, mai loro. E hanno pure la sfacciataggine di lamentarsi che non sono considerati e ascoltati nei contesti sovranazionali: in realtà gli è dato il peso che meritano... Il guaio è che, a pagarne le conseguenze, anche per quest'aspetto, sono sempre e solo i comuni cittadini (oggi ad esempio, in primis, quelli di Lampedusa, ma non solo)...
sabato 26 febbraio 2011
L'Agenzia Standard & Poor's abbassa il rating di FIAT
http://www.repubblica.it/economia/2011/02/24/news/s_p_taglia_il_rating_di_fiat_spa-12862815/?ref=HREC1-5
Marchionne dirà che è colpa delle maestranze e di certo sindacato...
Ma, battute a parte, non si tratta di un fulmine a ciel sereno:
premonitore un post di qualche tempo fa sul tema:
http://porcilesilvano.blogspot.com/2010/07/marchionne-fiat-loracolo-dellindustria.html,
così come diversi altri post più recenti...
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P.S. Taluni personaggi, in proposito, invitano alla cautela nei confronti delle agenzie di rating... Solo quando non gli torna comodo qualche giudizio, non propriamente favorevole...
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venerdì 25 febbraio 2011
La logica perversa di Silvio & Co...
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Tutto potrebbe essere spazzato via ed essere fatta tabula rasa...
martedì 22 febbraio 2011
Ruby, ragazza di strada...
Il Tamarro della Sirte. Nel Paese dei burini
lunedì 21 febbraio 2011
FDIC: Failed Bank List – Update: February 18, 2011
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http://www.fdic.gov/bank/individual/failed/banklist.html
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Eight more banks were closed and added to the list over the last two weeks, bringing to 22 the number of U.S. bank failures this year:
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● Four on Friday February 11th:
....> (Port Orange, Florida-based) Sunshine State Community Bank, 5 branches;
....> (Hamtramck, Michigan-based) Peoples State Bank, 10 branches;
....> (Cassville, Wisconsin-based) Badger State Bank;
....> (Palm Springs, California-based) Canyon National Bank, 3 branches.
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● Four on Friday February 18th:
....> (Clarkesville, Georgia-based) Habersham Bank, 8 branches;
....> (Springfield, Georgia-based) Citizens Bank of Effingham, 4 branches;
....> (Napa, California-based) Charter Oak Bank, 2 branches;
....> (San Luis Obispo, California-based) San Luis Trust Bank, FSB.
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Reports at the following links:
> http://www.depositaccounts.com/blog/2011/02/regulators-closed-four-banks-in-florida-michigan-wisconsin-and-california.html
> http://www.depositaccounts.com/blog/2011/02/regulators-close-four-banks-and-one-credit-union.html
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domenica 20 febbraio 2011
Aspettando il tracollo...
Non bastasse, gravissimi e sempre più incontrollabili gli accadimenti nella 'polveriera' del Nord Africa e del Vicino Oriente, di cui patiremo le salatissime e pesanti conseguenze e il contagio.
C'è veramente da temere l'avverarsi delle previsioni degli Analisti di Europe 2020:
Federalismo: Capi Leghisti incompetenti
Scrive Maurizio Blondet nel suo articolo dal titolo:
Come avete potuto credere che Bossi sapesse fare il federalismo?.
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Silvio: «Basta con gli abusi sulle...
mercoledì 9 febbraio 2011
Innovare, per non soccombere…
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Wikipedia (http://en.wikipedia.org/wiki/Innovation) aiuta a capire che cos’è l’innovazione.
Ecco, qui di seguito, una sintesi delle principali considerazioni che si incontrano scorrendone il testo, con qualche ragionevole integrazione o intermezzo...
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Le imprese non possono crescere riducendo i costi o ricorrendo alla ‘reingegnerizzazione’ soltanto. L’innovazione è l’elemento chiave che può produrre crescita, anche nei ricavi e nei profitti (*).
L’innovazione non va confusa con l’invenzione.
L’invenzione è circoscritta a quel qualcosa di nuovo (e a volte anche di importante e clamoroso) che ha preso forma per merito dell’inventore.
Mentre sia l’una sia l’altra hanno implicazioni di unicità, l’innovazione implica anche l’interesse all’utilizzo da parte della società in senso lato nonché una fondata aspettativa di redditività per l’innovatore.
Un qualcosa di nuovo ovvero una migliorìa di un qualcosa che già esiste (dispositivo o processo che sia) può essere un’invenzione, un’innovazione, entrambe o nessuna delle due a seconda della sostanza e della possibilità di un suo impiego pratico, diffuso ed economicamente vantaggioso.
Quindi l’innovazione rappresenta lo sviluppo di un’idea, di un concetto, di un dispositivo o di un processo industriale, in un contesto organizzativo volto alla attuazione pratica di un progetto di business correlato.
Da un punto di vista strettamente affaristico, l’innovazione può essere facilmente distinta dall’invenzione: quest’ultima implica il dispendio di denaro per lo sviluppo di un’idea; l’innovazione implica la conversione di un’idea in denaro… Nel senso che l’invenzione costa impegno di risorse umane ed economiche per essere attuata, ma non è detto che l’inventore (o chi per lui) ne possa trarre profitto. L’innovatore, invece, trae profitto dalla sua opera.
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L’innovazione, per svilupparsi, necessita di un ambiente con le seguenti peculiarità:
> un bisogno diffuso e riconosciuto;
> un contesto organizzativo aziendale evoluto;
> una tecnologia rilevante e innovativa;
> un supporto finanziario.
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Interessante esaminare l’aspetto dell’insuccesso delle innovazioni.
In base a ricerche effettuate, un range tra il 50% e il 90% di progetti di innovazione risulta essere carente o nullo in termini di contributo agli obiettivi dell’Organizzazione aziendale.
Da un sondaggio relativo ai prodotti innovativi risulta che, su tremila idee di nuovi prodotti, solo mille diventa un successo di mercato.
Le cause di insuccesso possono essere:
A) Esterne all’Organizzazione (es. crisi finanziaria, economica globali)
B) Interne all’Organizzazione. Queste ultime possono distinguersi in :
...B1) Cause dipendenti dal sistema organizzativo-culturale aziendale:
.......1. Scarsa Leadership
.......2. Scarsa Organizzazione
.......3. Scarsa Comunicazione
.......4. Scarsa Delega di Mansioni (delega di Responsabilità & Autorità)
.......5. Scarso ‘Knowledge Management’ (non semplicemente traducibile in ‘Conoscenza Manageriale’, piuttosto tutto un ‘Programma’…, non certo ‘alla Marchionne’…)
...B2) Cause dipendenti dal processo di innovazione in senso stretto:
.......1. Scarsa definizione degli obiettivi
.......2. Scarso orientamento delle azioni agli obiettivi
.......3. Scarsa partecipazione/funzionalità gruppi di lavoro
.......4. Scarso monitoraggio dei risultati
.......5. Scarsa comunicazione e accesso alle informazioni.
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Qualche considerazione sul ruolo degli individui nell’organizzazione.
Gli individui sono gli ‘atomi’ dell’Organizzazione più vicini al dettaglio delle attività quotidiane. Negli individui, l’apprezzamento e la cura del dettaglio si combina con la sensibilità nel perseguire l’obiettivo aziendale comune, che consiste nel fornire ed eventualmente innovare un prodotto o un servizio.
Da questo punto di vista, l’innovazione ha successo per quelle strutture strategiche che impegnano attivamente e positivamente l’individuo nell’Organizzazione.
L’innovazione fa perno sugli individui intrinsecamente motivati, supportati da una cultura aziendale condivisa e da una reale percezione del comune futuro.
Per concludere, non si può non menzionare la Ricerca come irrinunciabile funzione aziendale, strumento e fonte d’innovazione. Ma questo è un altro capitolo…
Tutt’altra faccenda ancora è quella di entrare nel merito di quel che realmente accade nelle singole aziende, private o pubbliche che siano. A volte capita di fare dei ragionamenti spot per via delle (spesso allucinanti) notizie che circolano… Ogni riferimento a questa o quell’azienda, ovviamente, è puramente casuale… (ma non troppo...).
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(*) Oggi, per come vanno le cose, ci potremmo anche accontentare di un più realistico ‘resistere e sopravvivere alla crisi’ piuttosto che puntare ad una ‘crescita’ ad ogni costo, perché già sarebbe un buon risultato…
Per il significato del termine ’reingegnerizzazione’ vedere Wikipedia alla voce ‘Reengineering’ (il cui testo è anche in italiano)
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martedì 8 febbraio 2011
FDIC: Failed Bank List – Update: February 04, 2011
http://www.fdic.gov/bank/individual/failed/banklist.html
Seven more banks were closed and added to the list over the last two weeks, bringing to 14 the number of U.S. bank failures this year:
● Four on Friday January 28th:
....> (Camargo, Oklahoma-based) The First State Bank;
....> (Stoughton, Wisconsin-based) Evergreen State Bank, 4 branches;
....> (Louisville, Colorado-based) FirsTier Bank, 9 branches;
....> (Taos, New Mexico-based) First Community Bank, 38 branches.
....> (Roswell, Georgia-based) American Trust Bank, 3 branches;
....> (Watkinsville, Georgia-based) North Georgia Bank, 2 branches;
....> (Chicago, Illinois-based) Community First Bank Chicago.
Reports at the following links:
> http://www.depositaccounts.com/blog/2011/02/regulators-close-three-banks-and-one-credit-union.html
sabato 5 febbraio 2011
Marchionne: FIAT potrebbe fondersi con Chrysler e trasferirsi a Detroit
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