domenica 24 aprile 2011

25 aprile 2011, 66° anniversario della Liberazione


La commemorazione è rivolta alla Liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo, culminata 66 anni fa .

Ma bisognerebbe guardare di più alla condizione di oggi con gli occhi degli artefici della Resistenza e Liberazione di allora. Taluni di loro, ultimi protagonisti e testimoni viventi, sempre meno di numero e più avanti con gli anni, lo fanno... E dicono che non è per questa Italia che allora hanno duramente combattuto e perso compagni in battaglia...
Si capirebbe che le ragioni e gli effetti del sacrificio di allora sono stati ormai sostanzialmente calpestate e vanificati o, secondo un'ottica diversa, che l'impegno dei combattenti per la libertà non si è definitivamente concluso nel '45...
Non si parla granché del crescente bisogno di una Nuova Liberazione, dai nuovi e vecchi usurpatori del potere politico-economico, dagli sfruttatori e dai corrotti (presenti in gran numero anche nelle fila di chi festeggia quella di allora), tipiche 'rappresentazioni' di democrazie che sono tali solo in apparenza e a parole.

Dopo i sanguinosi tentativi di Liberazione in atto in Libia, Siria e altri Paesi dove le dittature, gli autoritarismi e la sopraffazione del potere (ma anche la crisi economica) hanno colpito più duro e prima, è una questione di tempo: gli eventi non faranno certo sconti a paesi allo sfascio morale ed economico come l'Italia...

Senonché, Liberazione e Resistenza sono termini che non si distinguono più di tanto, nei loro drammatici effetti (di morte, distruzione e desolazione), da una guerra civile. La guerra in Libia in atto, trasmessa giornalmente nei telegiornali, è lì a dimostrarlo...
Salvo riconoscere agli artefici di una guerra di Resistenza e Liberazione quel vero senso di democrazia, dimostrato con i fatti, gli atti e anche il sacrificio estremo (non a parole e discorsi), che non è negli ideali di chi parteggia per una dittatura e un potere mantenuto con la forza dei manganelli, dei carri armati e magari anche della tortura. E non si tratta di un dettaglio da poco...
Quel vero senso di democrazia che, qui in Italia, dal '45 ad oggi, grazie alla sporca politica, alle cosche di potere e al malcostume dilagante, si è quasi tutto perso per strada...

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