Mentre siamo qui a rosolare in questa brodaglia ferragostana, logorati da politici infami, salta fuori, quasi dal nulla, questo padre gesuita...
... che conosce la Siria martoriata forse come le sue tasche...
... che si muove deciso in quel Paese dilaniato e distrutto da una interminabile guerra civile...
... che, ascoltato, parla ai potenti, alle fazioni e agli ultimi...
... che parla loro in arabo, ma, ove occorra, in altra lingua...
... che predica i dettami del suo credo, la pace e la fratellanza, ma condanna gli oppressori e gli estremismi...
... rispettato ma odiato perché cristiano...
... forse ucciso da fanatici islamici, da sicari del regime o da banditi...
Un personaggio di ordine superiore, di cui si conosce l'esistenza forse troppo tardi...
«Se veramente è stato ucciso, si è immolato nell'adempimento di quella che lui stesso si è dato come missione e a dolersene di più dovrebbe essere lo stesso popolo siriano», ha dichiarato un suo collaboratore...
Forse non solo i siriani...
Speriamo sia ancora vivo...
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