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> Miliardi di Euro 'erogati' dallo Stato all'editoria in più di trent'anni (febbraio 2013)
> Editoria: 20 milioni di Euro in sette anni a Lavitola (settembre 2011, giusto per non dimenticare il 'caso Lavitola', che qualcuno dirà essere anomalo...)
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Un malcostume che andrebbe eliminato all'istante, con un duplice tornaconto (*):
> un significativo risparmio per il disastrato bilancio dello Stato e quindi per tutti i cittadini;
> un reale impulso alla libera informazione, privata dei lacci e guinzagli in mano alla politica di palazzo e annessi gruppi di potere... E vale la pena ricordare che l'Italia, per libertà d'informazione, non è messa niente bene: siamo al 57° posto in classifica su 179 Paesi esaminati, ben lontani dai Paesi più evoluti dell'UE (che precedono con largo margine a partire dai primi posti) ma superati anche da un buon numero Paesi del Terzo Mondo... http://en.rsf.org/spip.php?page=classement&id_rubrique=1054
"Data per scontata la libertà di opinione, come garantire la libertà di divulgazione dell'informazione a tutti indistintamente, anche a chi non dispone di sufficienti risorse economiche?", qualcuno osserva...
La risposta è arcinota oltre che banale: c'è la totale e gratuita libertà di (erogare) informazione via internet, il network comunque destinato a sbaragliare la carta stampata, indipendentemente dalla volontà di chi, sempre più a stento (e a danno dei cittadini), tenta di tenere in piedi questo baraccone del passato.
Oltretutto i gestori di siti d'informazione che si distinguono per preparazione, capacità, originalità ed obiettività, con un forte seguito di visitatori, possono anche vendere spazi pubblicitari online per coprire le eventuali spese del personale e magari fare utile d'impresa...
Ma la rete, incomparabile per tempismo e velocità di diffusione delle notizie, ha un ulteriore, fondamentale ed incolmabile vantaggio, anche questo arcinoto: le notizie farlocche, quelle manipolate, quelle aventi funzione di propaganda politica, di riempitivo o semplicemente fuorvianti ovvero l'omissione di notizie importanti ma 'scomode', così come i siti che le diffondono o non le diffondono affatto, ossia quei siti che disinformano anziché informare, tutto è tagliato fuori in men che non si dica e relegato in qualche nicchia del network (**)... Una selezione del tutto naturale, come quella che ha portato all'estinzione di molte (altre) specie animali (***)...
Un vantaggio che è visto come fumo negli occhi dai maneggioni e pseudo-giornalisti che hanno in mano la gestione dei media tradizionali. Roba che provoca loro forti bruciori di occhi e... di culo...
Si rassegni chi, vecchia classe politica e connessi potentati in primis, ancora si ostina... E' solo questione di tempo...
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(*) Come prendere due piccioni con una fava...
(**) Nella 'migliore' delle ipotesi, è fatto oggetto di contestazioni e critiche qualora siano ammessi (sempre a malincuore) i commenti dei lettori-visitatori...
(***) Qualcosa che oggi, purtroppo, ancora non si può dire valga per i media TV, visto che manca una reale concorrenza, messa all'angolo dall'asfissiante regia unica firmata Grande Fratello (modello Maurizio Costanzo, per intenderci), e considerato il target di spettatori passivi, forse non altrettanto scaltri come chi naviga in rete...
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P.S. La signora Oppo, ad esempio, dovrebbe aprirsi un bel
sito su internet, tutto per sé o assieme ad altri suoi simil-compagni, dove scrivere tutti gli articoli che vuole e su
chi le pare, senza remore né tema di critiche. Ovviamente, la signora (sola o in compagnia), dovrebbe
organizzarsi per campare di quello che scrive… In compenso, nessuno più le
rinfaccerebbe di lavorare a stipendio e di scrivere quello che scrive per L’Unità, giornale di
partito tenuto in vita da quella rapina legalizzata che è il finanziamento
pubblico all'editoria, con i soldi estorti ai contribuenti…
Molti altri esempi come questo (di altri 'illustri' e 'indipendenti' giornalisti & testate) si potrebbero fare...
Aggiornamento del 21 dicembre 2013
Con l'approvazione della cosiddetta 'legge di stabilità' da parte dei partiti che sostengono il governo Letta, manco a dirlo, il finanziamento all'editoria è riconfermato anche per il 2014...
Un'associazione auto-legalizzata di delinquenti incalliti dediti al furto e alla rapina aggravati e continuati a danno dei cittadini...
Aggiornamento del 21 dicembre 2013
Con l'approvazione della cosiddetta 'legge di stabilità' da parte dei partiti che sostengono il governo Letta, manco a dirlo, il finanziamento all'editoria è riconfermato anche per il 2014...
Un'associazione auto-legalizzata di delinquenti incalliti dediti al furto e alla rapina aggravati e continuati a danno dei cittadini...
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