venerdì 18 luglio 2014

La 'vecchia' discarica di rifiuti industriali e speciali di Genova-Creto...


Una discarica aperta negli anni '80 del secolo scorso (giusto poco meno di trent'anni fa) sulle alture di Genova, appena oltre lo spartiacque, su quelli conosciuti come Piani di Creto...
Per parecchi mesi fu il sito di destinazione dello stesso genere di rifiuti industriali e speciali, tossici e nocivi, che hanno impestato molte aree della Regione Campania e non solo... Anche qui arrivavano dalle 'peggiori' industrie di tutto il Nord Italia, dal Friuli al Piemonte, dalla Lombardia alla stessa Liguria e qualcosa fors'anche dal Centro Italia...
Questa pagina, estratta dal periodico dell'Amministrazione Comunale di Serra Riccò di fine 1986, la descrive  in tutti i suoi aspetti, effetti e retroscena...
A differenza di quelle abusive del Sud gestite dalle eco-mafie (ma sotto gli occhi di tutti, politici compresi), era stata regolarmente autorizzata dagli enti preposti, Regione Liguria in primis, e non c'era un politico regionale (e non solo), di rilievo (e 'di rispetto'), che vi si opponesse... Indovinate un pò perché?
Solo la popolazione e diverse piccole Amministrazioni Comunali locali avevano intrapreso una dura opposizione contro quello scempio... C'era una ragione fondamentale, la principale ma non l'unica: gli acquedotti di molti comuni della Valle Scriva (e non solo) attingevano (e attingono tuttora) l'acqua di falda dall'alveo del torrente omonimo e la discarica era (ed è tuttora) alle sorgenti del Rio Leitona, un suo affluente...
La discarica fu poi chiusa, non certo per iniziativa delle autorità preposte, ma per l'intransigenza della gente locale... La lotta culminò con un blocco totale della strada di accesso alla discarica stessa e con l'azione di un 'commando di guastatori' armati di pinze e chiavi a pappagallo, tra i quali anche diversi ex-partigiani (i quali, ce ne fosse stato il bisogno, ancora ricordavano le tecniche di sabotaggio da mettere in atto contro i nazi-fascisti, loro insegnate dagli istruttori militari inglesi paracadutati sui monti liguri nel '43-'45...). Approfittando della confusione e degli autisti raccolti a capannelli e distratti, presero di mira la colonna di autocarri carichi di rifiuti industriali bloccati lungo il percorso spezzandone le valvole dei pneumatici di un buon numero... Seguì il tam tam tra gli autisti e un fuggi fuggi di tutti gli autocarri carichi e ancora integri nei loro pneumatici, imboscati qua e là anche sulle strade limitrofe... Da quella volta non se ne videro più...
Seguirono poi gli atti formali di chiusura definitiva dell’impianto da parte delle autorità preposte…
Un temporaneo monitoraggio del percolato e nessuna bonifica mai avviata... 
Oggi nessuno più ne parla ma le migliaia di tonnellate di rifiuti accumulati nel pur breve lasso di tempo che la discarica fu operativa sono sempre lì, oggi coperti dagli inerti e dalla vegetazione...
E, non fosse stato per la dura reazione e la combattività della gente locale, supportata da un buon numero di seri, scrupolosi ed altrettanto combattivi amministratori locali dell'epoca, sarebbe andata anche molto peggio...
Per gli effetti che ne derivano, qualcuno vede qualche differenza tra le 'intraprese' di certa classe politica e quelle della criminalità organizzata in capo alle eco-mafie?

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