Il rischio che l'aggravarsi del conflitto locale ucraino-indipendentisti filorussi, 'grazie' a tutte le parti più o meno direttamente coinvolte (che continuano a
soffiare sul fuoco, inclusa la NATO con gli USA in testa), esploda in una guerra di ben altra dimensione,
è un rischio reale e crescente…
Oggi ne stanno pagando le pesantissime conseguenze anche e soprattutto i civili nelle regioni contese, con i massacri e gli scempi prodotti dai bombardamenti di questi ultimi giorni…
Poteva restarne fuori l’Italia e magari impegnarsi a collaborare seriamente e attivamente nella ricerca di un’intesa risolutiva tra le parti? Assolutamente No! Se c’è un 'casino', da qualche parte nel mondo, l’Italia, per un verso o per l’altro, ci finisce
sempre dentro…
Ecco che le ritorsioni russe per le sanzioni NATO, dopo aver
pesantemente colpito altri settori come l’agroalimentare italiano, oggi colpiscono anche
il settore dei beni strumentali, con l’embargo dei macchinari…
Fa tutto parte della tanto conclamata ripresa economica, qualcuno dirà...
Beninteso, questo è niente rispetto alla guerra in atto e al prezzo in vite umane e devastazioni che già oggi pagano le popolazioni locali...
Meno di niente rispetto a certi scenari che si vanno delineando...
Un post precedente sul tema...
Venti di guerra tra NATO e Russia...
Aggiornamento del 6 febbraio 2015
Una qualche autonomia d'iniziativa la dimostrano la cancelliera tedesca Merkel e il presidente francese Hollande, ieri a Kiev e oggi a Mosca, anche se, fra sanzioni e ritorsioni in atto e un conflitto lasciato degenerare per troppo tempo, nessuno vorrà fare passi indietro...
Il leader nostrano Renzie e la sua fedelissima già ministra degli esteri Mogherini, oggi lady PESC (da lui cocciutamente voluta nel ruolo di Alto Rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza), blaterano, blaterano ma, sulla scena internazionale, come già ripetutamente dimostrato, fanno e contano un cazzo...
Aggiornamento del 6 febbraio 2015
Una qualche autonomia d'iniziativa la dimostrano la cancelliera tedesca Merkel e il presidente francese Hollande, ieri a Kiev e oggi a Mosca, anche se, fra sanzioni e ritorsioni in atto e un conflitto lasciato degenerare per troppo tempo, nessuno vorrà fare passi indietro...
Il leader nostrano Renzie e la sua fedelissima già ministra degli esteri Mogherini, oggi lady PESC (da lui cocciutamente voluta nel ruolo di Alto Rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza), blaterano, blaterano ma, sulla scena internazionale, come già ripetutamente dimostrato, fanno e contano un cazzo...
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