Uno stato disastroso tira l'altro...
Stesse epoche di costruzione, stessi calcestruzzi...
Con qualche aggravante rispetto ai ponti...
>> All'atto della costruzione:
> calcestruzzi debolmente (o per niente) armati, carenti per dosaggio di cemento, confezionamento e tecniche di posa;
> frequente soppressione dell'arco rovescio (armato men che mai) alla base dei tunnel;
> inesistente impermeabilizzazione dell'estradosso (difficile da porre in opera, non usava...).
>> Nei decenni successivi:
> nessun rimedio alle infiltrazioni delle acque sotterranee che progressivamente e inesorabilmente erodono il calcestruzzo e corrodono l'armatura (quando presente);
> soltanto la posa di lastre sagomate in aderenza alla volta, a mo' di tettoia, per deviare e incanalare, verso le cunette laterali, gli stillicidi fuoriuscenti dalle lesioni e fessurazioni nel calcestruzzo;
> stillicidi che, con il passare degli anni e dei decenni, 'evolvono' in vere e proprie cascate, di pari passo con la dimensione delle crepe...
> impulso allo sgretolamento del calcestruzzo, a ridosso delle fuoriuscite d''acqua, quando le vene liquide ghiacciano producendo forti sovrappressioni sul già malconcio conglomerato (le 'stalattiti' di ghiaccio sulle volte, in certi inverni rigidi e in certe regioni, ne sono l'effetto visivo esterno, marcatore del processo fisico in atto)...
> aggressione chimica continua e progressiva delle superfici causata dai gas scarico e aggravata dalla presenza di umidità.
>> Allo stato attuale:
> 'accorgimento', quello delle lamiere ondulate, che oggi impedisce la prima, fondamentale e irrinunciabile verifica dello stato di deterioramento della struttura: la verifica visiva;
dove concentrare l'attenzione sulla gravità e pericolosità delle lesioni nella struttura portante della volta se non laddove l'acqua fuoriesce, sempre più copiosa con il passare degli anni, dalla volta stessa?
> impossibile recuperare strutturalmente certe gallerie così mal ridotte salvaguardando un minimo di viabilità come si riesce a fare per i ponti, sui quali si interviene dall'esterno. Un approccio, quest'ultimo, non applicabile alle gallerie per le più che evidenti ragioni;
> c'è l'opzione dei nuovi tunnel da costruire in parallelo ai vecchi decrepiti, un'alternativa non proprio alla portata...;
> al contrario, a portata di mano in fatto di viabilità, c'è la cupa prospettiva del ritorno ad un lontano passato... Con tutte le disastrose conseguenze, paralisi totale in primis, che ne deriverebbero...
Aggiornamento del 15 giugno 2020
Ancora sulle irregolarità costruttive...
Si legge e si sente dai media che alcune recenti ispezioni hanno evidenziato spessori della volta di talune gallerie anche minori di 8 cm allorquando avrebbero dovuto essere almeno 10 volte tanto...
Più d'uno si chiede come han fatto a star su per decenni...
domenica 5 gennaio 2020
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