martedì 13 dicembre 2022

In nome di Allah...

«In nome di Allah, torturate, stuprate, sfigurate, mutilate, massacrate, sgozzate, fucilate, impiccate», è il dictat degli ayatollah iraniani all'indirizzo dei loro fanatici seguaci (i sedicenti 'guardiani della rivoluzione', quella khomeinista beninteso) che prontamente provvedono alle esecuzioni delle manifestanti e dei manifestanti per la libertà...

In realtà mandanti ed esecutori criminali che si fanno strumento delle Forze del Male, emanazione del Demonio, non certo discepoli di Allah...

Alla pari di Vladimir, sedicente cristiano ortodosso, il quale si trova così in 'eccellente compagnia interreligiosa'...

Nel più ristretto mondo familiare, non sono da meno quei fanatici genitori che, in nome della fede islamica che dicono di professare, assassinano a sangue freddo la loro figlia...

Aggiornamento del 12 gennaio 2023

"Condanna e indignazione" esprimono le nostre alte cariche dello Stato e religiose nei confronti dei crimini commessi dagli ayatollah iraniani e dai loro seguaci. Ma nessuno, pur potendolo fare, chiede pubblicamente all'ayatollah Khamenei e ai suoi fedelissimi di giustificare quei crimini rispetto al loro credo religioso... Evidentemente deve trattarsi di una richiesta deontologicamente non corretta... Oppure istanza che, per loro personali 'ragion di stato' (che sarebbe interessante conoscere), non possono permettersi di manifestare e indirizzare ai destinatari...

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