lunedì 16 gennaio 2023

Matteo Messina Denaro: un arresto senza manette...

 

Eppure, considerata la pericolosità del superlatitante, superboss di Cosa Nostra, avrebbe dovuto esserlo eccome ammanettato, con le mani dietro la schiena per maggior sicurezza...

Invece no, come evidenzia la foto... Pistola del brigadiere dell'Arma a portata della sua mano sinistra...

Fatto poi salire su un pulmino dei CC con un agente di scorta che, prima di sedere davanti a lui su un seggiolino dallo schienale reclinabile, gli fa passare sotto il naso la propria pistola diligentemente riposta nella fondina...

Sorge un dubbio: che si sia consegnato lui di sua iniziativa?

Se così fosse, non lo ha certo fatto soltanto per farsi curare in 'santa pace'...

Ne consegue una domanda semplice semplice: quanto camperà? Beninteso non a causa del malanno che lo affligge... Avrà ancora le protezioni delle quali ha beneficiato nei trent'anni di latitanza e altre ben più importanti e altolocate? Ragionevole dubitarne...

Se intende parlare, lo faccia al più presto!

Post Scriptum: Il suo autista-accompagnatore (tale Giovanni Luppino, incensurato a quanto si legge), al contrario, è stato ammanettato... "Figli & figliastri", verrebbe da dire o, meglio ancora, "due pesi e due misure, misure inversamente proporzionali ai pesi!"...

Aggiornamento del 19 gennaio 2023

Se le supposizioni e i dubbi di cui sopra sono suscettibili di qualche fondamento, presto o tardi arriveranno delle conferme (altrimenti esercizio a vuoto)

Riguardo poi alla sua (più o meno prossima) prematura scomparsa, c'è di mezzo il suo precario stato di salute (minato dal tumore al colon, si legge). Quindi già bell'e pronta la causa di morte, qualunque 'accidente di percorso' escluso (ivi compreso l'avvelenamento)...

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