> Cappotti termici che vanno a fuoco: "Ora abbiamo case più efficienti ma forse meno sicure"
> Incendio della Torre dei Moro: "Stessi materiali ancora usati"
(Il 'forse' nel 1° titolo è di troppo...)
Dopo le principali tragedie dei grattaceli di Londra nel 2017 (Grenfell Tower, 24 piani, con 72 bruciati vivi e 74 feriti e ustionati anche gravissimi), di Milano nel 2021 (Torre dei Moro, 18 piani, nessuna vittima) e di Roma nel 2023 (Colli Aniene, 8 piani, un morto e 17 feriti anche gravi), oggi è la volta dei due edifici multipiano di Valencia (con oltre 10 morti carbonizzati e molti feriti e gravemente ustionati).Tutti edifici bruciati come torce...
E già, perché i cappotti termici sono realizzati con impiego di pannelli di tamponamento dei prospetti esterni che, nella maggior parte dei casi, sono prevalentemente composti da polistirene espanso, quel materiale sintetico anche conosciuto come polistirolo...
Polistirene ad alta densità, eventualmente additivato con sostanze ignifughe, dato come 'autoestinguente'. Ma, purtroppo, questa 'caratteristica' dipende dalle condizioni di contatto con il comburente, cioè dal contatto con l'aria, dalla sua stagnazione piuttosto che dal suo libero afflusso e incontrastata circolazione. Che cosa accade sui prospetti degli edifici? Moto convettivo naturale che diventa moto convettivo forzato in caso di vento o sviluppo di incendio...
A garantire una certa sicurezza antincendio, di contrasto all'innesco, sono piuttosto le lavorazioni superficiali di finitura successive alla posa dei pannelli (questi ultimi peraltro delicati anche dal punto di vista strutturale). Ne consegue che se, per un caso fortuito, gli strati superficiali esternamente applicati subiscono un danno, i pannelli perdono la loro protezione ed espongono tutta la loro vulnerabilità all'innesco e alla propagazione d'incendio (che vedrà coinvolti anche i materiali sintetici costituenti le stesse finiture superficiali dei prospetti)...
Ci sono ormai migliaia di edifici multipiano dotati di cappotto termico così realizzato, tanto nel fu Bel Paese quanto all'estero. Edifici molto confortevoli dal punto di vista dell'isolamento termico e quindi del risparmio energetico ma a grave rischio d'incendio.
E l'adeguamento normativo è di là da venire...
Comunque un problema enorme (per ulteriori lavorazioni, rifacimenti, adeguamenti e relativi costi) intervenire sul costruito, tenuto conto che, nella maggior parte dei casi, trattasi di interventi fatti in tempi recenti...