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Lo spiega Maurizio Blondet nell'articolo Le sane banche europee del 28 aprile corrente (giornale online Effedieffe), del quale riporto qui di seguito il sommario e la parte iniziale non riservata agli abbonati:
"Le banche europee hanno 1.300 miliardi di esposizione in prestiti a Paesi dell’Europa centrale e orientale. Se per «sanare» la banche USA occorrono iniezioni di capitale per 275 miliardi di dollari, per quelle dell’area euro ce ne vorranno 375. In questo frangente, potrebbe essere la Gran Bretagna il primo Stato a fare default. Mentre la BCE non fa nulla, paralizzata dai suoi statuti e dalla incapacità dei governi europei di architettare un’azione coordinata, proprio il default sovrano può essere l’ultima possibilità."
"Le banche tedesche hanno in pancia attivi «tossici» (invendibili, di valore zero) per la cifra astronomica di 816 miliardi di euro, ossia più o meno un quarto del PIL tedesco. Lo documenta un rapporto della Bafin (la CONSOB tedesca, l’ente di sorveglianza, che ha sorvegliato tanto bene) che doveva restare segreto. E’ stato invece pubblicato da Der Spiegel e dalla Suddeutsche Zeitung; la Bafin ha minacciato di perseguire a termini di legge i giornali: la verità doveva restare occultata al pubblico. Ossia ai contribuenti che, in un modo o nell’altro, pagheranno il conto della espansione demenziale del credito speculativo. La Bafin ha intimato una messa in guardia contro «le interpretazioni erronee» cui la diffusione del suo rapporto può dar luogo. Secondo l’ente, non si poteva confrontare le cifre delle diverse banche, anche perchè (e la cosa non pare..."
Sull'argomento, giusto riconoscere anche a Il Messaggero.it il merito di un articolo datato 26 aprile: http://sfoglia.ilmessaggero.it/view.php?data=20090426&ediz=20_CITTA&npag=7&file=AP_330.xml&type=STANDARD
Giusto riconoscere...? Il 04 maggio 2009, noto che questo link non porta più all'articolo.
Ritrovo l'articolo per altra via e, prima che se ne perdano definitivamente le tracce, lo riporto integralmente qui di seguito:
Domenica 26 Aprile 2009
BERLINO - Le banche tedesche hanno ancora in bilancio titoli “tossici” per 816 miliardi di euro. È quanto emerge da un documento riservato dell'autorità di sorveglianza dei mercati finanziari, Bafin, pubblicato dal quotidiano Sueddeutsche Zeitung. La notizia, con tanto di dati disaggregati banca per banca, ha creato un ciclone. Il ministro delle Finanze, Peer Steinbrueck ha duramente criticato la diffusione del documento. Secondo la lista, tra le banche maggiormente colpite c'è la Hypo Real Estate, che il governo si prepara a nazionalizzare, con un totale di 268 miliardi di euro di titoli tossici in portafoglio. La Commerzbank, seconda banca commerciale tedesca, ha una quota di 101 miliardi di euro, di cui 49 miliardi che le sono stati portati in eredità, dopo l’acquisto, dalla Dresdner Bank. Steinbrueck, il quale ha definito «deplorevole» la pubblicazione della lista, ha detto che non è possibile trarre conclusioni da questi dati. In ogni caso, ha commentato il ministro all'agenzia Reuters, l'episodio «non è divertente». Da parte sua, la Bafin ha avviato un'inchiesta per scoprire chi ha passato il documento al quotidiano.
R.e.f.
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No comment.
Solo un pensiero su Il Messagero.it che, pubblicato un articolo, poi lo fa sparire.... Non mi pare serio né coerente per una testata giornalistica degna di questo nome...
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