giovedì 3 luglio 2008

Crisi petrolifera: cause e palliativi

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Se il continuo aumento del prezzo del petrolio è conseguenza della speculazione che si fa un baffo della recessione, la quale non può originare che un calo del consumo, vedo solo due variabili che danno forza e sicurezza alla speculazione stessa: il deprezzamento del dollaro (e delle altre cartamonete annesse e connesse) e la probabilità di un attacco all'Iran, ben oltre il 70% segnalato da Europe 2020.
Visto che non sarà per niente facile adattarsi al nuovo medioevo, mi sento di suggerire un investimento (valido anche per me che ancora non me dispongo) che potrebbe risparmiarci le conseguenze di una penuria di benzina o gasolio, di code ai distributori e di prezzi esorbitanti: investire in un'auto (bi-fuel) a metano (per chi ha un distributore a portata di mano).
Se esplode il conflitto nel Vicino Oriente, per il petrolio e quindi per i prodotti di raffinazione (benzine, gasolio e in parte anche GPL) sarà un casino per un bel pò di tempo. Il metano è distribuito attraverso la rete di metanodotti intercontinentali interconnessi...

(Riflessioni del 2 luglio 2008)

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