venerdì 16 aprile 2010

La Cina...

... e altro
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Da un po’ di mesi va riducendo il suo gigantesco portafoglio in US Treasury Bonds e, con la valuta USA (in crescente odore di perdita di valore ovvero puntellata a più non posso da certi organismi…), compra materie prime, hard assets o commodities che dir si voglia, al punto da finire in passivo (!) con la sua bilancia commerciale in marzo…
(Ma potrebbe anche essere un escamotage per non dare corso alla rivalutazione del Yuan, come caldeggiato dagli occidentali, americani in primis…):
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Alimenta i timori di una fuga dalle valute più a rischio (US $ in primis) e di innesco della tanto temuta fase di inflazione…
Muovendosi di pari passo con la speculazione, contribuisce ad alterare il normale equilibrio tra Domanda e Offerta sui mercati delle materie prime destinate all’industria, visto che certi livelli di domanda (e conseguenti quotazioni) non sarebbero giustificati dalla recessione e crisi economica mondiali in atto le quali, non fosse per le principali valute occidentali così malconce e inaffidabili, dovrebbero originare più deflazione che fenomeni opposti…
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Ormai si legge tutto e il contrario di tutto.
Tempo fa (almeno un anno) Greenspan pare avesse dichiarato: «Markets can remain irrational longer than traders can remain solvent!». Se per irrational si deve sottintendere anche manipulated, anche nel corso di quest'ultimo anno abbiamo avuto la dimostrazione della fondatezza di quell'affermazione…
Altre battute che si leggono in giro ben si conciliano con questa "logica" illogica.
Trade’s what is happening not what ‘should be’ happening”, così come quest’altra, vecchia di quasi un anno e più difficile da condividere (per il termine dei 10 anni che vi è citato, vista l’estrema vulnerabilità, criticità e instabilità delle principali valute che reggono le sorti dei mercati):
When we finally come out of this recession, assuming it is only going to be a recession, we could have 10 years of deflation first. All the hot money running into hard assets will make an even hotter exit when people realize they guessed wrong.”
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Insomma un gran casinò. I francesi direbbero: Messieurs, faites vos jeux.
Un pò di “numeri fissi” sul “tavolo della roulette” comunque ci sono:
● Crisi finanziaria tutt'altro che superata...
● Crisi economica tutt’altro che superata…
● Disoccupazione in crescendo ovunque...
● Reddito medio delle famiglie, misurato in base al potere d'acquisto, in sensibile e continua contrazione...
● Prezzo dei carburanti in ascesa inarrestabile...
● Principali valute allo sbando, finora tenute "in carreggiata" dai potentati finanziari...
● Bilanci pubblici, di troppi e troppo importanti paesi occidentali, al disastro…
● Insolvenze e bancarotte nel pubblico e nel privato in crescendo…
● “Fase di ripresa”, per chi si ostina a volerla vedere, fatta di imprese che lavorano a utile zero o, peggio, in rosso (fors’anche la Cina si sta avviando su questa china… e mi scuso per il gioco di parole).
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Raccomandazione: Prima di puntare la posta, si raccomanda di analizzare a fondo gli effetti dei suddetti "numeri" e di altri ancora, qui trascurati…
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A proposito dei francesi, gli analisti di Europe 2020 hanno il loro 'chiodo fisso' su cui puntare: l’Euro. Lo ribadiscono nel bollettino n° 44 del 15 aprile u.s.. Sempre più difficile trovarsi d’accordo…
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