Da una parte, c'è la maggioranza assoluta degli elettori che, al di là dei quesiti referendari, si è chiaramente espressa per un drastico e reale rinnovamento del paese, voltando le spalle ai politici e partiti di vecchio stampo.
Dall'altra, c'è la casta dei politici, di governo e opposizione, arroccati nei loro scanni: si vedono sfilare tal quali in questi giorni nei telegiornali, né più né meno di prima, come se niente di nuovo fosse successo.
Pochissimi si salvano.
E' evidente che questa specie di politici non può affrontare nessuna sorta di cambiamento, giacché dovrebbero, per prima cosa, cacciare se stessi...
Ci sono poi i Comitati e i Movimenti referendari (con folte rappresentanze di giovani) che fremono e stanno organizzando idee e iniziative per procedere, forti dell'incoraggiamento e della delega manifestati dagli elettori che, come detto, hanno abbandonato ogni riferimento nei politici della suddetta specie.
Il vecchio che soffoca e il nuovo che si va affermando sono in evidente rotta di collisione.
I primi effetti non si faranno attendere.
I vecchi marpioni della politica che pure hanno appoggiato i referendum, saranno presto messi alla prova del nuovo dai Comitati che preparano iniziative eclatanti. Una vera e propria prova del nove per quel genere di politici che si autoproclamano 'amici' dei cittadini, con nuove leve e boiardi al seguito.
Chi vivrà vedrà... Con una piccola differenza rispetto al passato: non più tempi lunghi si prospettano, ma accelerazioni esponenziali nei cambiamenti.
La Grecia (e non solo) preme alle porte...
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