giovedì 27 ottobre 2011
Eurozona: 'stato dell'arte'...
http://it.reuters.com/article/itEuroRpt/idITL5E7LR2KH20111027?sp=true
Niente di nuovo.
L'ennesima pezza.
Obbligati a fare 'buon viso a cattiva sorte' nei confronti dell'Italia. Ma gli scogli ci sono ancora tutti, anzi...
C'è da aspettarsi una continua, crescente pressione, giorno dopo giorno, secondo una tattica assidua e assillante... Un incessante lavorare ai fianchi, insomma...
Nessun'altra strada percorribile che non sia il drastico default per taluni membri e il conseguente effetto domino a danno di tutti...
I recenti post qui di seguito richiamati bastano e avanzano a sintetizzare lo 'stato dell'arte', senza bisogno di sostanziali aggiornamenti:
> http://porcilesilvano.blogspot.com/2011/09/altri-tremila-miliardi-di-euro-di-aiuti.html
> http://porcilesilvano.blogspot.com/2011/10/la-sindrome-di-silvio-e-dei-banchieri.html
> http://porcilesilvano.blogspot.com/2011/10/blog-post.html
Le cose non si evolvono nella loro sostanza dall'oggi al domani... Forse è solo la forma che può essere fatta apparire diversa... E qualche numero o cifra in ballo, più o meno d'impatto.
Per evitare drammatici tracolli, ci sono solo delle pezze...
C'è da capire se e per quanto tengono... Così come 'l'euforia' dei mercati, 'drogati' dalla speculazione...
C'è anche da definire, quantificare e conoscere meglio i conti da pagare a carico dei singoli paesi membri e rispettivi contribuenti. Conti che, in taluni casi come già la Grecia testimonia, produrranno veri e propri salassi e dissesti sociali...
Aggiornamento del 01 novembre 2011 (in Italia festa di Ognissanti)
La pezza ha tenuto. Sì, cinque giorni...
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2011-11-01/tokyo-conferma-timori-tenuta-081704.shtml?uuid=AaBq5iHE
Colpa della Grecia, dice Silvio...
I big dell'Eurozona indispettiti per l'ipotesi del referendum ellenico...
http://www3.lastampa.it/economia/sezioni/articolo/lstp/427580/
Bell'esempio di democrazia, il loro... Non vale più la regola che in democrazia decide il popolo?
Ma la chiave di lettura del crollo di oggi può essere leggermente diversa: i mercati realisticamente non credono che i cittadini di questo o quello stato accetteranno di pagare per colpe non loro... Con le estreme conseguenze immaginabili, di cui il paese ellenico si fa precursore...
Gran brutto esordio, poi, per Draghi in BCE... Ma i big non temono le strade in salita...
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