lunedì 17 dicembre 2012

Benigni: la vita è bella (o dovrebbe esserlo), con ‘la Costituzione più bella del mondo’

Sottotitolo: Benigni giullare double-face, della ragione e della satira

Liberi, gli indegni occupanti del potere, di elogiare ‘il loro beniamino' e, perché no?, 'il loro giullare’...
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Ma liberi, anche tutti gli altri, di discernere tra quelli che sono i dettami della Costituzione Italiana, così magistralmente enunciati da Benigni, e quello che mettono in pratica le caste del potere: una discrepanza incolmabile…
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Dove si posizioni Benigni non è dato capire fino in fondo. Il suo intento potrebbe essere più 'banale' di quanto si pensi e coincidere con quell'esortazione di antica e Cristiana memoria che recita 'Chi ha orecchie per intendere intenda'...
Se così è, un Giullare di Corte con i fiocchi o, per meglio dire, con tutti gli attributi che rendono completo quel ruolo, forse come pochi esempi in passato e ai tempi nostri, visto che la satira autentica contro il potere, anche solo velatamente esplicita, rappresenta da sempre uno scoglio che pochi, nell'ambiente, si possono permettere...
E, a fronte di cotanta chiarezza, sicurezza e impudenza, che cosa fanno gli indegni occupanti del potere che lo stanno a sentire? Fanno gli gnorri! Un indegno comportamento, da vermi che strisciano... Se fossero esseri umani normali sarebbero già sprofondati, da quel dì, per la vergogna...
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Comunque sia, la libera interpretazione non può che essere privilegio di chi lo ascolta…

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