Il banchiere alle prese con la curva dei tassi ad asintoto zero (*)
Le chiamano misure strategiche non convenzionali! Bum!
Riduce il tasso di riferimento BCE, dallo 0,25% allo 0,15%...
E i media compiacenti esaltano ed elogiano l'iniziativa pronosticando i sostanziosi effetti che avrà sull'economia reale di Eurolandia...
Non subito, però, precisano: ci vorrà almeno un annetto prima di vederli...
E' concetto noto oltre che elementare (e come tale anche facilmente comprensibile nonché intuibile) che una variazione del tasso di quell'entità (pari allo 0,1%) produce effetti macroeconomici pressoché trascurabili... Specie poi se a beneficiarne, anche per quel 'poco' di più, sono, come sempre in primis, le banche collegate alla BCE...
Come le iniezioni di liquidità, che dovrebbero contrastare la deflazione ma che si traducono nella già più volte menzionata 'reflazione degenere'... Un dèjà vu...
> Draghi, la BCE pronta ad immettere 1000 miliardi di € sul mercato dei debiti sovrani e bond...
> Probabile scenario prossimo futuro...
"Se necessario agiremo ancora, anche con misure straordinarie...", dichiara oggi il banchiere, a corollario del suo ennesimo 'impacco curativo'...
Evidentemente il banchiere, finito in un cul de sac o vicolo cieco, ha ancora intenzione di dimenarsi e di studiarne di nuove...
Altrettanto elementare il perché della positiva reazione dei mercati, tanto dello spread quanto delle borse, il cui temporaneo trend non è certo indicativo di una imminente inversione di tendenza dell'economia reale, almeno nel Bel Paese...(**).
Resta l'effimero effetto mediatico...
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(*) L'asintoto orizzontale y=0
(**) Spread in balia delle grandi banche amiche, supportate dalla BCE nell'acquisto e accumulo all'inverosimile dei bond sovrani, borse manipolate, in balia tanto della speculazione quanto dei poteri forti (cambia l'appellativo ma gli attori sono quasi sempre gli stessi o quantomeno della stessa taglia), ed ecco che le prove in tempo reale, circa la bontà delle cure palliative impartite al moribondo, sono servite!
Aggiornamento del 07 giugno 2014
Se questo si conferma come lo 'stato dell'arte', giocoforza, torna ancora una volta alla mente il seguente fondamentale concetto, universalmente conosciuto e ritenuto più che fondato, anche perché comprovato da riscontri storici (senza andare a ritroso nel passato, c'è anche l'Islanda di oggi a testimoniare... Grimsson: IMF learned new lessons in Iceland ) :
"Gli stessi personaggi e potentati che hanno scatenato la crisi non potranno mai porvi rimedio, perché dovrebbero rivoltarsi contro se stessi e il loro operato, cosa che non faranno mai..."
Questo elementare e razionale principio vale tal quale anche per i politici e faccendieri nostrani... Tutti quelli che, con le loro malefatte, hanno pesantemente contribuito a generare ed alimentare una crisi senza precedenti, finita (si fa per dire) ormai oltre il più ottimistico punto di non ritorno... Gli stessi che oggi, con l'aggiunta di qualche cialtrone in più, ci vanno raccontando e vorrebbero farci credere che intendono e sapranno porvi rimedio... In realtà, c'è solo da aspettarsi che la facciano ulteriormente precipitare...
Evoluzione della Crisi: una previsione facile, facile… (Il contenuto di certi vecchi post non si smentisce con il passar del tempo: basta apporvi qualche marginale oltreché banale ritocco e aggiornare i nomi degli 'attori' di volta in volta in scena...)
giovedì 5 giugno 2014
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