domenica 22 maggio 2016

Papa Francesco: voler bene a cani e gatti e ignorare le sofferenze dei vicini (di casa) non va...


Ha ragione Papa Francesco, allorquando i vicini sono persone di buoni sentimenti e bisognose di aiuto...

Ma non c'è dubbio che i gatti e i cani (salvo quelli incattiviti dall'uomo stesso, di proposito o diventati tali a sua immagine e somiglianza) siano di gran lunga migliori rispetto alle incorreggibili carogne, alle leggere e agli stronzi di cui questa nostra società è sempre più farcita, a tutti i livelli, vertici inclusi. Certi confronti si potrebbero addirittura bollare come assurdi e offensivi nei confronti dei quattrozampe...

Ci sarebbe da parlare dell'intelligenza e dei sentimenti che questi animali amici dell'uomo dimostrano e ricambiano verso i loro 'padroni', della cattiveria e di altre negatività che, al contrario degli umani, di norma non li caratterizzano (ma si potrebbe fors'anche dire che ne sono immuni, salvo reazioni indotte o provocate dal comportamento umano) e di altro ancora...

A chi ispirarsi per un giusto equilibrio di sentimenti verso gli umani e verso gli amici animali?
Tre nomi vengono alla mente: quel Santo Poverello di Assisi di nome Francesco, Sant'Antonio Abate e San Rocco, tanto per disporre di una impeccabile Terna di riferimento, di prima mano...

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