Non pare esservi più di tanta ragione per parlare di quei migranti che, aiutati o meno, hanno saputo (o ce la mettono tutta per) integrarsi...
Fra tutti gli altri, si contano almeno 3 tipologie di migranti (soprattutto africani) che presentano marcate criticità, da affrontare e risolvere senza indugio:
1) quelli sfruttati e schiavizzati in agricoltura nel Sud;
2) quelli entrati nel giro dello spaccio della droga;
3) quelli che, forse ospiti di strutture ricettive (quelle che incamerano i 35 €/giorno a migrante), telefonino alla mano, vagabondano per ore nelle vie e piazze di città grandi e piccole, comportandosi come se fossero giunti alla meta e avessero trovato il Paese del Bengodi...
Soluzioni:
2) Per i secondi, immediata espulsione verso il loro Paese di origine.
3) Gli appartenenti alla terza tipologia (che non paiono proprio essere il fior fiore dei giovani d'Africa), andrebbero una prima volta istruiti sul corretto modo di comportarsi in concomitanza con la ricerca di una qualche soluzione o impegno (ammesso che ne siano all'altezza). Per le teste dure di comprendonio ovvero gli irrecuperabili che non recepissero il messaggio e continuassero con la loro condotta, ritorno forzato al loro Paese natio, visto questo non è il Paese del Bengodi che loro credono sia...
Ah, dimenticavo: c'è anche la 4^ tipologia: quella dei vu' cumprà, affezionati clienti pendolari delle ferrovie e assidui frequentatori delle spiagge d'Italia in questo periodo... Forse non rappresentano il problema di maggior gravità ma, ad ogni buon conto, ha appena 'risolto' il duro Salvini...
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