giovedì 21 gennaio 2010

"Il gran ritorno dell'oro...

... nel sistema monetario internazionale"



E’ questa la previsione degli analisti di Europe 2020, chiaramente espressa nel Bollettino N° 41 dello scorso 15 gennaio:
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Comunque, massima libertà di opinione nel contesto del Bollettino. Tant’è che la maggioranza (57%) dei 200 leaders di opinione europei consultati da Europe 2020 per l’aggiornamento del "GlobalEurometro" messo in chiusura di bollettino, dichiara che preferisce tenere i propri Euro piuttosto che comprare oro...
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In prima approssimazione, senza far troppi calcoli, la probabilità di far centro è del 50%, meglio che al superenalotto...
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domenica 17 gennaio 2010

Haiti: l'apocalisse e lo scempio

A quale livello può scendere il valore della vita umana?
La risposta nell'immagine che segue:


Titolo 1: Il ribaltamento di un "carico" di macerie e di corpi umani in una "fossa comune";
Titolo 2: Lo sporco lavoro di un camionista nella Haiti del dopo terremoto.
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Qualcuno, giustamente, dirà: guardare avanti, pensare ai vivi.
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(Foto estratta dalla serie http://www.cnn.com/interactive/2010/01/world/gallery.large.haiti-1/index.2.html)
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martedì 12 gennaio 2010

Sorpresa: la richiesta di BOT è tre volte l'offerta

Le magie dell'alta finanza 2
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Nell'ultima asta dei BOT a 3 mesi, la richiesta è risultata di 9,1 miliardi di Euro, quasi tre volte superiore all'offerta (che era di 3,5 miliardi). Di conseguenza, il rendimento teorico è finito in negativo. Se tutto va per il verso, sarà riconosciuto un rendimento zero, il che vuol dire che avere gli stessi soldi con tre mesi di (sia pure minimo) deprezzamento...
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Oh bella! Ci sono ancora investitori/risparmiatori che, in gran numero, prestano i propri soldi, certi a priori di non avere niente in cambio, anzi, rimettendoci!?
E' pur vero che i due terzi dei richiedenti altro non fungono se non da compar...se, visto che non sottoscrivono...
Gli amici dello scudo fiscale stanno forse dando una mano?
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Impari la Grecia che non riesce a piazzare i suoi bond se non al prezzo di tassi d'interesse da usura!
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Sorpresa: La FED produce un sacco di utile!

Le magie dell'alta finanza 1
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La Federal Reserve ha prodotto 52 miliardi di dollari di utile nel 2009 (e ne versa 46 nelle casse del Tesoro USA), record assoluto di tutti i tempi:
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. http://www.reuters.com/article/idUSN1219019120100112;

Chi pensava che salvare grandi banche e istituti finanziari sull'orlo del fallimento o già falliti comportasse soltanto grane ed enormi esborsi finanziari, peraltro a danno dei contribuenti, si ricreda: la FED sta dimostrando il contrario...
Però, in tutto questo giro vorticoso di miliardi di dollari che vanno e che vengono, a fronte di chi guadagna c'è sempre qualcun altro che, presto o tardi, si ritrova il conto da pagare...
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lunedì 11 gennaio 2010

Circolano le "balle" ISTAT

Dura crisi nei bilanci familiari, ma aumentano i risparmi...

... si legge nell'ultimo report dell'ISTAT, richiamato tal quale, senza ombra di perplessità alcuna, da tutte le testate giornalistiche:
> http://iltempo.ilsole24ore.com/economia/2010/01/12/1113935-crisi_taglia_redditi.shtml?refresh_ce;
> http://www.corriere.it/economia/10_gennaio_11/potere-acquisto-famiglie_0063b420-fe93-11de-a5d5-00144f02aabe.shtml?fr=box_primopiano;
> ecc., ecc.
Cosa dice in sintesi l'ISTAT?
Quello che riporta nelle prime due righe IlTempo.it: "La crisi ha colpito duramente i bilanci familiari. E la conseguenza è stata una riduzione dei consumi e degli investimenti e un incremento dei risparmi".
Il nesso tra la dura crisi che colpisce i bilanci familiari e l'incremento dei risparmi sfugge alla compresione della gente normale... Roba da economisti di alto rango...
O forse, l'Istituto Nazionale di Statistica si è riferito a due campioni diversi di popolazione, un campione "normale" per constatare la dura crisi dei bilanci familiari e un campione "di nicchia" per rilevarne l'incremento dei "risparmi"... Un pò come La Statistica di Trilussa: "... se (un pollo) nun entra nelle spese tue, t'entra ne la statistica lo stesso perch'è c'è un antro che ne magna due"...
Statistiche da interpretare, dirà qualcuno.
Statistiche senza ritegno o, meglio, no limits...

sabato 9 gennaio 2010

Federal Reserve: disorientamento



La FED ha esaurito ogni margine di manovra sui tassi, cacciandosi in un vicolo cieco. Già, perché sotto il tasso zero, non si può scendere. Più di così, per favorire la ripresa, non si può…
Ma, evidentemente non si può nemmeno stare con le mani in mano di fronte ad una crisi che non dà tregua...
Ecco, allora, che taluni rappresentanti della FED già cominciano a mettere le mani avanti, sulla questione del rialzo dei tassi a “livelli più ragionevoli”, anche in vista di una possibile inflazione… :

>http://www.marketwatch.com/story/feds-hoenig-urges-quick-action-on-sharp-rate-hike-2010-01-07

>http://online.wsj.com/article_email/BT-CO-20100107-711060-kIyVDAtMUMwTzAtNzIwMDcxWj.html

>http://www.businessweek.com/news/2010-01-07/u-s-warns-banks-to-guard-against-risk-of-rising-interest-rates.html

Polemiche che coinvolgono l’attuale Segretario al Tesoro Geithner, poi, su certi suoi “consigli” ai vertici di AIG (American International Group) di non divulgare troppi dettagli su come furono impiegati e spesi gli aiuti finanziari (= soldi dei contribuenti) ricevuti per il salvataggio del colosso finanziario:
http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2010/01/08/AR2010010803656.html?referrer=emailarticle
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Difficile pensare che la FED possa continuare sulla china degli aiuti discrezionali alle grandi banche e finanziarie: il disastro è già fin troppo fuori controllo…
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Il disorientamento pare regnare sovrano.
La sensazione è che il bastimento della finanza mondiale sia più che mai alla deriva, senza alcuna possibilità di controllo. Se così è, visti gli enormi squilibri indotti dall’esterno, c’è da aspettarsi di tutto meno che una morbida autoregolazione dei mercati.
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sabato 2 gennaio 2010

Mattia muore sul fronte del porto

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Porto di Genova Voltri.
Non sono solo i portuali (e i camionisti) a perdere la vita lavorando nei porti.
Mattia Malatesta è uno studente di 18 anni che, come molti della sua età, si guadagna qualcosa portando pizze con il motorino. La sera del 30 dicembre, fatta una consegna nell’area del porto di Voltri, sulla strada del ritorno, salta su una buca profonda 14 cm occultata da un lago l’acqua, urta violentemente un new jersey e muore…
Mattia percorreva la strada che collega l’area del Voltri Terminal Europa alla delegazione cittadina. E' una strada importante, appartiene al demanio marittimo ed è in carico all’Autorità portuale, ma, a vederla, pare terra di nessuno. La carreggiata non è delimitata, non esistono cunette laterali né caditoie per il drenaggio dell’acqua. Quando piove, diventa un lago pressoché continuo, di acqua sudicia. Eppure il mare è lì, a pochi passi. Ai lati è costellata di buche che, riempiendosi di fanghiglia e con il buio, non si vedono più. Niente illuminazione pubblica, solo i fari dei mezzi che s'incrociano: fasci di luce che, riflettendosi sulle superfici allagate, abbagliano. Oltre le buche, gli spigoli vivi dei new jersey in cemento, doppiamente pericolosi perchè bassi e discontinui, messi lì non certo pensando all'incolumità e alla sicurezza di chi la percorre...
Dalle testimonianze, risulta che Mattia abbia cercato di evitare il getto d’acqua prodotto da un’auto che viaggiava in senso opposto, accostando alla sua destra...
Questo è il Porto di Genova Voltri, dove contano i TEU movimentati, dove la frenesia delle operazioni di carico e scarico si tocca con mano, dove transita l’export e l’import da cui dipende la ripresa economica, non importa a quali condizioni per chi ci lavora o, come Mattia, deve transitare una sera di pioggia per consegnare una pizza.
Una vita che vale 100 di quelle che, tutte le sere, i telegiornali ci impongono fino alla nausea…
Stasera ho visto e sentito i suoi genitori nel servizio di un telegiornale: una disperazione e uno strazio che mi hanno duramente colpito.
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Aggiornamento del 29 gennaio 2010
L'area dell'incidente è visibile anche grazie alle rilevazioni sul campo di Google Maps Italia (cliccare sul link seguente e attendere la ricerca dell'immagine):
Al posto dei new jersey vi erano delle transenne metalliche ma la carreggiata stradale è sempre quella...
Si notano i pali dell'illuminazione: ne andrebbe accertato il funzionamento fino alla sera dell'incidente e, comunque, la sua efficacia in quel contesto...
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Aggiornamento del 10 aprile 2010
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Il Secolo XIX dell’8 aprile u.s. aggiorna sull’inchiesta giudiziaria con due articoli a firma del giornalista Graziano Cetara, il primo dal titolo «Mattia morì per la strada fatta male» (in relazione alla perizia del consulente del magistrato, prof. ing. Michele Troilo).
Un articolo un po’ così, a partire dal titolo stesso: strada fatta male? D'accordo ma, quel che è ancor più certo e verificabile, tenuta peggio…
Anche qualche passo dell'articolo appare un po’ così:
● «Il manto stradale era sì in stato di cattiva manutenzione ma, indipendentemente da questo, era stato realizzato con modalità che non paiono potersi definire “a regola d’arte”»
[Commento: la questione centrale è la mancata manutenzione, ordinaria e straordinaria, inclusi gli interventi per rimediare alle iniziali carenze costruttive, il resto lo hanno fatto i new jersey, posizionati come lo sono tuttora…]
● «Mancava il sottofondo e non c’erano opere di regimentazione delle acque piovane»
[Commento: quello che mancava la sera dell’incidente mortale, manca tuttora…]
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Il secondo articolo riporta l’intervista al padre di Mattia, Rinaldo Malatesta e, quasi in conclusione, vi si legge:
- giornalista: «L’Autorità portuale, pur difendendosi, ha fatto sapere che non vi lascerà soli»
[Commento: anche questa pare una battuta un po’ così…]
- Rinaldo Malatesta: «Io non posso prendermela con il presidente Merlo. Lui è troppo in alto per poter sapere cosa accade su una stradina di accesso al porto così»
[Commento: più che una stradina è una stradaccia e comunque di primaria importanza, visto che è una delle due uniche vie di accesso al porto di Voltri…
Troppo clemente poi, il Sig. Rinaldo, nei confronti del presidente Merlo. Se questi facesse meno interviste e impegnasse un po’ del suo tempo a girare negli ambiti di competenza dell’Autorità della quale è capo, almeno le buche e i laghi di bratta e acqua, visto che non risulta sia cieco, li vedrebbe anche lui…]
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Giugno ÷ luglio 2010
Eseguiti lavori di bonifica e manutenzione straordinaria del percorso stradale, con esclusione dell'area dell'incidente, circoscritta e delimitata, che si desume essere ancora sotto sequestro giudiziario.
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15 febbraio 2011
Non più buche nell'asfalto, ma i laghi d'acqua, in caso di pioggia, si formano come in passato...
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