... si legge nell'ultimo report dell'ISTAT, richiamato tal quale, senza ombra di perplessità alcuna, da tutte le testate giornalistiche:
> http://iltempo.ilsole24ore.com/economia/2010/01/12/1113935-crisi_taglia_redditi.shtml?refresh_ce;
> http://www.corriere.it/economia/10_gennaio_11/potere-acquisto-famiglie_0063b420-fe93-11de-a5d5-00144f02aabe.shtml?fr=box_primopiano;
> ecc., ecc.
Cosa dice in sintesi l'ISTAT?
Quello che riporta nelle prime due righe IlTempo.it: "La crisi ha colpito duramente i bilanci familiari. E la conseguenza è stata una riduzione dei consumi e degli investimenti e un incremento dei risparmi".
Il nesso tra la dura crisi che colpisce i bilanci familiari e l'incremento dei risparmi sfugge alla compresione della gente normale... Roba da economisti di alto rango...
O forse, l'Istituto Nazionale di Statistica si è riferito a due campioni diversi di popolazione, un campione "normale" per constatare la dura crisi dei bilanci familiari e un campione "di nicchia" per rilevarne l'incremento dei "risparmi"... Un pò come La Statistica di Trilussa: "... se (un pollo) nun entra nelle spese tue, t'entra ne la statistica lo stesso perch'è c'è un antro che ne magna due"...
Statistiche da interpretare, dirà qualcuno.
Statistiche senza ritegno o, meglio, no limits...
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