Il Giornalista Domenico Quirico scrive oggi su La Stampa un articolo dal titolo: "Ucraina, guerra per procura agli sgoccioli. Adesso incombe la minaccia nucleare", con l'introduzione seguente: "Dopo aver consumato senza esito una generazione ucraina e russa, si è deciso che la carneficina si allarghi. Stati Uniti e Russia hanno fissato un nuovo limite: entrambi sono pronti a passare alla fase dell'Apocalisse..."
Se questa è la 'strada', c'è poco da stare allegri... E' pur vero che la guerra nucleare è un deterrente in quanto, a differenza delle guerre tradizionali (che mietono vittime tra militari mandati anche con la forza al fronte e civili innocenti), non garantisce la salvaguardia dei potenti fautori che potrebbero finirne vittime pure loro... Ma, quando l'esito di una guerra tradizionale e locale finisce in un vicolo cieco e non può estinguersi, tutto è possibile...
Putin sta sfondando in Ucraina e non è certo questo il momento per lui di accettare un 'cessate il fuoco' e discutere di pace. Semmai è quello di avanzare sul campo... Fin dove?
Neanche gli Ucraini, pur arretrando di fronte alle soverchianti forze militari russe messe in campo dal despota, accettano l'idea di finire sottomessi alla Russia... (*)
Ecco che, se all'orizzonte c'è la temutissima Apocalisse nucleare, a più breve distanza di tempo si prospetta come inevitabile il diretto coinvolgimento nella guerra contro Putin dei Paesi europei occidentali (o Nato che dir si voglia)...
Una possibile alternativa? Un colpo in testa, una bomba (o missile) 'intelligente' o, meglio ancora, una dose di potente veleno 'somministrati' al despota secondo la sua stessa prassi messa in atto contro i suoi oppositori. Tanto per validare e confermare un certo detto... Alternativa remota? Ai comuni mortali non è dato sapere... Una questione di Servizi di Intelligence...
(*) Perché Ucraina e Russia si odiano?