lunedì 4 marzo 2024

Ucraina, guerra per procura agli sgoccioli...

 Il Giornalista Domenico Quirico scrive oggi su La Stampa un articolo dal titolo: "Ucraina, guerra per procura agli sgoccioli. Adesso incombe la minaccia nucleare", con l'introduzione seguente: "Dopo aver consumato senza esito una generazione ucraina e russa, si è deciso che la carneficina si allarghi. Stati Uniti e Russia hanno fissato un nuovo limite: entrambi sono pronti a passare alla fase dell'Apocalisse..."

Se questa è la 'strada', c'è poco da stare allegri... E' pur vero che la guerra nucleare è un deterrente in quanto, a differenza delle guerre tradizionali (che mietono vittime tra militari mandati anche con la forza al fronte e civili innocenti), non garantisce la salvaguardia dei potenti fautori che potrebbero finirne vittime pure loro... Ma, quando l'esito di una guerra tradizionale e locale finisce in un vicolo cieco e non può estinguersi, tutto è possibile...

Putin sta sfondando in Ucraina e non è certo questo il momento per lui di accettare un 'cessate il fuoco' e discutere di pace. Semmai è quello di avanzare sul campo... Fin dove?

Neanche gli Ucraini, pur arretrando di fronte alle soverchianti forze militari russe messe in campo dal despota, accettano l'idea di finire sottomessi alla Russia... (*)

Ecco che, se all'orizzonte c'è la temutissima Apocalisse nucleare, a più breve distanza di tempo si prospetta come inevitabile il diretto coinvolgimento nella guerra contro Putin dei Paesi europei occidentali (o Nato che dir si voglia)...

Una possibile alternativa? Un colpo in testa, una bomba (o missile) 'intelligente' o, meglio ancora, una dose di potente veleno 'somministrati' al despota secondo la sua stessa prassi messa in atto contro i suoi oppositori. Tanto per validare e confermare un certo detto... Alternativa remota? Ai comuni mortali non è dato sapere... Una questione di Servizi di Intelligence...

 (*) Perché Ucraina e Russia si odiano?


domenica 25 febbraio 2024

A Valencia l'ultimo devastante incendio di due edifici multipiano...

 > Cappotti termici che vanno a fuoco: "Ora abbiamo case più efficienti ma forse meno sicure"

Incendio della Torre dei Moro: "Stessi materiali ancora usati"

(Il 'forse' nel 1° titolo è di troppo...)

Dopo le principali tragedie dei grattaceli di Londra nel 2017 (Grenfell Tower, 24 piani, con 72 bruciati vivi e 74 feriti e ustionati anche gravissimi), di Milano nel 2021 (Torre dei Moro, 18 piani, nessuna vittima) e di Roma nel 2023 (Colli Aniene, 8 piani, un morto e 17 feriti anche gravi), oggi è la volta dei due edifici multipiano di Valencia (con oltre 10 morti carbonizzati e molti feriti e gravemente ustionati).

Tutti edifici bruciati come torce...

E già, perché i cappotti termici sono realizzati con impiego di pannelli di tamponamento dei prospetti esterni che, nella maggior parte dei casi, sono prevalentemente composti da polistirene espanso, quel materiale sintetico anche conosciuto come polistirolo...

Polistirene ad alta densità, eventualmente additivato con sostanze ignifughe, dato come 'autoestinguente'. Ma, purtroppo, questa 'caratteristica' dipende dalle condizioni di contatto con il comburente, cioè dal contatto con l'aria, dalla sua stagnazione piuttosto che dal suo libero afflusso e incontrastata circolazione. Che cosa accade sui prospetti degli edifici? Moto convettivo naturale che diventa moto convettivo forzato in caso di vento o sviluppo di incendio...

A  garantire una certa sicurezza antincendio, di contrasto all'innesco, sono piuttosto le lavorazioni superficiali di finitura successive alla posa dei pannelli (questi ultimi peraltro delicati anche dal punto di vista strutturale). Ne consegue che se, per un caso fortuito, gli strati superficiali esternamente applicati subiscono un danno, i pannelli perdono la loro protezione ed espongono tutta la loro vulnerabilità all'innesco e alla propagazione d'incendio (che vedrà coinvolti anche i materiali sintetici costituenti le stesse finiture superficiali dei prospetti)...

Ci sono ormai migliaia di edifici multipiano dotati di cappotto termico così realizzato, tanto nel fu Bel Paese quanto all'estero. Edifici molto confortevoli dal punto di vista dell'isolamento termico e quindi del risparmio energetico ma a grave rischio d'incendio.

E l'adeguamento normativo è di là da venire...

Comunque un problema enorme (per ulteriori lavorazioni, rifacimenti, adeguamenti e relativi costi) intervenire sul costruito, tenuto conto che, nella maggior parte dei casi, trattasi di interventi fatti in tempi recenti...


Il messaggio di Vlad a certi politici Amici italiani in risposta alla studentessa italiana...

 ... In particolare ai possibili 'beneficiati' nel recente passato...

E, sull'ondata di sdegno per l'assassinio di Navalny,

> Matteo, vice-presidente del consiglio, che è un intelligentone, ha capito al volo il messaggio di Vlad e ha prestamente confezionato la 'giusta' risposta: "Bisogna avere fiducia nei medici e nei giudici russi per conoscerne le cause" (e Vlad ne sarà più che soddisfatto);

> Antonio, ministro degli affari esteri, un poco più accorto, ha convocato l'ambasciatore russo a Roma per chiedergli "Che si faccia piena chiarezza sulla morte del dissidente", per sentirsi rispondere che trattasi di faccenda interna russa... Un'ingerenza all'acqua di rosa che Vlad si farebbe andar bene, senonché il nostro ministro ha fatto seguire correzioni di tiro del genere "Niente interferenze ma, se gli oppositori muoiono in carcere, qualcosa non va" e altre più pesanti battute del genere "Diretta o indiretta che sia, la morte di Navalny è sempre un omicidio" (battute che non sarebbero mai uscite dalla bocca del suo protettore-cannoniere di Arcore)...

> E gli altri destinatari del messaggio di Vlad?


sabato 30 dicembre 2023

"Il nuovo disordine degli Stati-canaglia", è il titolo di Domenico Quirico al suo articolo su La Stampa del 29 dicembre 2023...

Tra gli Stati-canaglia che nomina il giornalista, occupa una posizione importante l'Iran degli Ayatollah e dei loro 'guardiani della rivoluzione'... Ci sono loro dietro la 'provocazione' del 7 ottobre scorso per mano di vili terroristi che hanno colto di sorpresa civili israeliani inermi, bambini inclusi, massacrandoli, trucidandoli, torturandoli e deportandoli. Talmente vili, questi manovali del terrore, da farsi poi scudo dei civili palestinesi di Gaza, nascondendosi negli ospedali e altri luoghi di ricovero e rifugio di malati, feriti e indifesi. Terroristi infedeli, visto che non hanno avuto il coraggio di affrontare l'esercito israeliano morendo da eroi per finire, da martiri, tra le braccia di Allah ma hanno preferito mandare a morte, al posto loro, migliaia di credenti islamici innocenti...

Quale 'ragione' primaria ha indotto gli Ayatollah alla suddetta 'provocazione' nei confronti di Israele? Una ragione di ordine interno all'Iran: prevedendo la conseguente dura e scomposta reazione di Israele a danno del popolo palestinese, la loro 'macchinazione' altro non è che il tentativo di deviare su Israele le dirompenti, destabilizzanti e incessanti rivolte del popolo iraniano contro il loro regime-canaglia al potere. Gli iraniani, giovani in primis, che ancora si ostineranno a manifestare contro di loro e a contestarli dovranno vedersela con un'accusa in più: quella di essere 'spie dei sionisti'. Un'accusa falsa e infamante che li porterà dritti alla forca (i primi due impiccati, 'di ammonimento' per tutti i manifestanti ad oggi irriducibili, in questi ultimi giorni di dicembre 2023).

ln nome di Allah...

Aggiornamento del 04 gennaio 2024

Iran, bombe vicino alla tomba del generale Soleimani: 100 morti. Khamenei: “Risposta severa contro gli attentatori”

Anche quest'attentato con strage, non importa chi lo ha pianificato e messo in atto, giova alla causa degli Ayatollah, a giustificazione di una loro ancor più feroce repressione dei dissidenti interni...

E' tutt'altro che raro, poi, il caso di regimi-canaglia (quelli menzionati da Dominico Quirico) che inscenano attentati, anche a grave danno di loro sostenitori, per rendere più credibile l'accusa a nemici esterni ed interni, scagliandovisi contro e innescando anche il sostegno e le reazioni dei loro alleati... Nel caso specifico, è piuttosto difficile credere che bombe ed esplosivi ad alto potenziale siano stati occultamente introdotti e 'messi in opera' da entità esterne, in uno stato-canaglia come l'Iran dai ferrei controlli alle frontiere e interni... Anche la storia, passata e recente sui regimi totalitari, insegna...

Aggiornamento del 24 gennaio 2024


L’accordo ventennale Iran-Russia...
Le Forze del Male si alleano e compattano...

La terna si completa con la 'caricatura del male', non da meno per pericolosità, rappresentata dal nord-coreano...

lunedì 25 dicembre 2023

Boccadasse, Genova: Cadetti, Ufficiali e Comandante della nave-scuola a vela del Perù 'Unión' rendono omaggio al Grand'Ammiraglio Miguel Grau...

Tarda mattinata del 21 dicembre 2023, presso il Belvedere Edoardo Firpo del borgo marinaro genovese...

Inno Nazionale Italia

Inno Nazionale Perù

Inno Marina Perù

Danza peruviana

Mare mosso a Boccadasse (novembre scorso)

Il Borgo di Boccadasse a Genova


[Visibile solo parzialmente, in primo piano, retta da due montanti, la targa della scalinata intitolata a Piero Calamai, Comandante del transatlantico Andrea Doria naufragato tra il 25 e il 26 luglio 1956 a seguito dello speronamento da parte della nave Stockholm al largo dell'isola di Nantucket - Oceano Atlantico] 

Autorità e Militari

Cadetti, Ufficiali e Comandante


mercoledì 22 novembre 2023

Allora, è più 'italiano' Jannik Sinner o Novak Djokovic?

La diatriba è in atto...

Ma, forse, sotto sotto, non c'è più di tanto di che gioire o godere nell'essere, sentirsi o semplicemente essere considerato italiano...



Innichen, San Candido, Südtirol

Beograd, Belgrado (in realtà 'Città Bianca'), Srbija 


Particolare della Fortezza-museo di Kalemegdan (con una sorpresa: Ansaldo-Genova si legge sulle targhe di molti storici armamenti bellici esposti nel museo all'aperto). Ma, per gli amanti della vita e del movimento più che dei musei, c'è Skadarlija, Ciganlija e altro ancora, senza escludere la possibilità di incontrare Djokovic (in qualche suo raro momento di pausa) e scambiare con lui qualche battuta in italiano... 


L'islamizzazione dell'Occidente...

 Cose che ormai sanno anche le pietre:

> la stragrande maggioranza dei migranti che arrivano sulle coste italiane, greche e spagnole o che entrano nell'UE attraverso i confini terrestri sono di religione musulmana;

> oltre che fuggire da guerre, persecuzioni e carestie nella speranza di costruirsi una vita degna di essere vissuta (com'è giusto che sia e che chiunque altro al posto loro farebbe), hanno anche un'intima, stimolante missione: contribuire ad islamizzare le nazioni che li ospiteranno, senza clamore e con la pazienza dei 'forti'... Il Cristianesimo non fa breccia tra gli islamici...

Senza bisogno di tirare in ballo la minoranza (si spera) di fanatici religiosi e di potenziali terroristi che si aggirano per l'Europa o di focalizzare l'attenzione su quelli che arrivano senza alcuna voglia di 'rimboccarsi le maniche' e quindi predisposti all'auto-ghettizzazione e conseguente radicalizzazione o allo spaccio di droga, in generale il credo nell'Islam dei moderati non ha eguali tra i cristiani europei, mediamente credenti e praticanti 'all'acqua di rose'... Il 5 novembre scorso, in occasione della forte mareggiata in atto, Corso ItaliaBoca d'âze a Genova erano gremite di gente curiosa al punto da non poter camminare ma la Chiesa di Sant'Antonio era deserta. E dire che vi si può entrare dalla porta ovest (lato Corso Italia) e uscire dalla porta est per trovarsi direttamente sul Belvedere Edoardo Firpo con l'incantevole vista sul borgo marinaro. Oltretutto, per chi non fosse incline ad entrarvi per una preghiera, vi sono esposti numerosi modelli di velieri d'altri tempi, appesi alla volta, meritevoli di essere visti... Una Crociata nel terzo millennio, basata sul fervore religioso, sarebbe persa in partenza...

Il problema che si prospetta all'orizzonte è di una spinosità tale che nessuno tra quelli che contano (o vorrebbero contare) ne parla e men che mai lo affronta, tanto nel fu Bel Paese quanto nel resto dell'UE, nemmeno Papa Francesco. La ragione è semplice: un 'antidoto' non è alla loro portata...