sabato 12 marzo 2011

Sisma e tsunami catastrofici in Giappone...

Non bastasse, ora si profila la catastrofe nucleare...

Un susseguirsi di immagini apocalittiche dello tsunami che gettano nello sconforto e lasciano ammutoliti...
Non bastasse, uno dei reattori della centrale nucleare di Fukushima ha subito l'improvvisa interruzione del flusso di refrigerante primario, un incidente che, per l'aspetto dell'attivazione dei conseguenti sistemi di sicurezza, è equivalente al LOCA (Loss Of Coolant Accident)[*] . Le barre di controllo, che assolvono la funzione di interrompere la reazione nucleare in una tale evenienza, non devono essere entrate in funzione come previsto o, se lo hanno tempestivamente fatto, non c'è stato drenaggio del calore residuo, per la mancata attivazione o in carenza del sistema di scarico rapido del vapore in piscina di soppressione, di altro sistema di sicurezza complementare (tipo Core Spray) o alternativo.
Una reazione nucleare controllata che non è più tale. Si sente esplicitamente parlare di (un principio di) fusione del nocciolo.
La fusione del nocciolo: l'incidente più grave e catastrofico ipotizzabile per una centrale nucleare e non solo...
Una trascurabile (si dice) probabilità che si verifichi...
Ma, quando si verifica, molto difficile prevederne l'evoluzione e contenerne gli effetti...
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[*] La definitiva Perdita del Fluido Refrigerante si è poi irrimediabilmente verificata con l'esplosione avvenuta sull'impianto.
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Aggiornamento del 14 marzo
Un secondo reattore, nella stessa centrale di Fukushima, ha subito gli stessi inconvenienti e incidenti del primo, a giudicare dall'analoga esplosione verificatasi nella notte appena trascorsa.
Poi, nel corso della giornata, la notizia che anche il terzo reattore si trova nelle stesse disastrose condizioni, anche in questo caso poi confermate, ce ne fosse stato bisogno, dall'esplosione avvenuta in tarda serata (22 circa, ora italiana).
Improbabile che sia l'estemporaneo ricorso all'acqua di mare come refrigerante, tentativo dall'esito assai dubbio oltre che tardivo e nemmeno previsto dalle procedure di emergenza, a contrastare la reazione nucleare incontrollata già innescata nei tre reattori.
C'è da temere che l'azione dell'uomo, in queste condizioni, possa più ben poco per non dire nulla.
Ci vorrebbe un Miracolo... Una, anzi tre Provvidenziali auto-estinzioni... Ma forse è chiedere troppo...
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Aggiornamento del 17 marzo
Sono ormai 4 i reattori con problemi di fusione del nocciolo in atto e collegate esplosioni con rilascio di radioattività. Tre dei quattro edifici, quelli di contenimento dei reattori # 1, 3 e 4, a causa delle ripetute esplosioni seguite da estesi incendi, risultano semidistrutti, come chiaramente mostrano le immagini aeree (*): contenitore secondario esterno distrutto, forse anche grave danno al contenitore primario (in un caso o più di uno), comunque sempre definitiva e totale perdita del fluido refrigerante primario (LOCA).
Il tentativo di 'refrigerare' i reattori con acqua di mare trasportata a secchi dagli elicotteri e versata dall'alto sul quel che resta degli edifici di contenimento esterno, pare un palliativo e niente di più. Come se uno volesse spegnere una stufa o caldaia messa in un bunker a sua volta dentro un altro edificio versando acqua su quest'ultimo... Cosa succederebbe poi se, per ipotesi, una secchiata di 7 metri cubi d'acqua finisse, anziché all'esterno, direttamente sul nocciolo di un reattore che sta fondendo a chissà quante migliaia di gradi di temperatura? E' pressoché certo: sarebbe un'azione folle e dagli effetti ancor più devastanti...
Si legge e si sente ripetere che anche le vasche di stoccaggio del combustibile esausto (pericoloso per il rilascio di radiazioni letali dai prodotti di fissione), in particolare nel reattore # 4, hanno subito danni, con perdita della tenuta stagna, fuoriuscita del fluido e il venir meno della funzione refrigerante e di contenimento delle radiazioni.
.......Drammatiche le foto, in particolare quelle aeree dell'impianto scattate il 17 e 18 marzo, reattori da 1 a 4 da destra verso sinistra.
.....(Tra quello che resta degli edifici reattori e il mare dello tsunami, gli edifici turbine. Più arretrate le due torri off-gas)
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