martedì 29 settembre 2009

Se tutto va bene, niente dividendo (o quasi)

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Già in un post del 1° marzo scorso, dal titolo "Premiata Ditta Dollaro & Petrolio", avevo accennato a StatoilHydro, primaria società norvegese, di dimensione multinazionale, attiva in campo petrolifero.
Tempi di vacche magre anche per loro, come si legge sul report relativo al 2° trimestre di quest'anno (datato 4 agosto):
> utile netto trimestrale ridotto a zero (a fronte di 18.9 miliardi di corone norvegesi nel corrispondente 2° trimestre 2008);
> utile netto semestrale a 4 miliardi di corone (rispetto ai 35 del 1° semestre 2008);
> quota (semestrale) di dividendo per azione a poco più di una corona (a fronte di circa 11 corone nel 2008).
L'attuale quotazione del titolo azionario è 130 corone circa: Il rapporto Price/Earning è presto stimato... D'accordo che il dividendo si conosce a fine esercizio, ma le premesse non sono confortanti...
Ma non basta. Nel paragrafo “Financial Risk management” del report si legge: “The group's exposure towards financial counterparties is still considered to have an acceptable risk profile, but it is anticipated that the risk may increase if the financial crisis worsens. This may be somewhat reduced by the effects of national and international actions by nations and national banks”.
Viva la sincerità. Ma qualche dubbio rimane:
1) Perché un tale Gruppo, che opera in campo petrolifero, ha così tanto da temere dall’ipotesi di un peggioramento della crisi finanziaria?
2) Fa bene, un tale Gruppo, a confidare negli effetti delle iniziative di Stati e banche centrali?
Conclusione:
Il titolo di questo mio post pare la giusta sintesi del loro ultimo report trimestrale.
Ultima domanda:
Se questo Gruppo si dovesse ritenere tra quelli affidabili nel settore, come sono messi gli altri?
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