giovedì 18 marzo 2010

LEAP/Europe 2020 – Bollettino N° 43 del 15 marzo 2010

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> http://www.leap2020.eu/GEAB-N-43-est-disponible-!-Les-cinq-sequences-de-la-phase-de-dislocation-geopolitique-globale_a4411.html (versione in francese);
> http://www.leap2020.eu/GEAB-N-43-is-available!-The-five-steps-of-the-global-geopolitical-dislocation-phase_a4420.html
(versione in inglese).

Quello che risalta è il loro ottimismo riguardo all'Euro (e non da oggi): speriamo sia ben riposto.
Se può essere vero che il peso della Grecia nel contesto dell'Eurozona è modesto, se "frana" tutto il Club Med (con annessi Portogallo e Irlanda) la faccenda potrebbe farsi pesante...
Per non parlare dei "guai dormienti", forse meglio dire "temporaneamente occultati" nelle pieghe dei bilanci, per parte delle "banche europee del nocciolo duro" (visto che se n'è già parlato, l'ultima volta a fine dicembre con il post Le banche dell'Euro).
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Strano, poi: continuano a non menzionare più di tanto l'Italia tra i Paesi a rischio. Piuttosto ci sbattono la Francia...
Non sono più i nazionalisti antitaliani di un tempo, questi nostri cugini d'oltralpe...
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Ma proprio perché considerano, non solo la Francia, ma anche l’Olanda tra i Paesi a maggior “rischio sovrano”, ancor prima del Portogallo e della Grecia, personalmente non mi spiego questa loro fiducia nell’Euro…
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Aggiornamento del 25 marzo 2010
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Trichet critico sul coinvolgimento del FMI nel salvataggio della Grecia...
Effettivamente non è una dichiarazione di indipendenza e di autonomia dell'Europa della moneta unica, è semmai un segnale di debolezza dell'Euro e dell'unione monetaria che rappresenta...
Gli stessi Analisti di Europe 2020, nel precedente bollettino n° 42, avevano dato per sconveniente una tale ipotesi proprio per via delle implicazioni, in termini concettuali e consequenziali... (LEAP/Europe 2020 – Bollettino N° 42 del 15 feb 2010)
Cosa si potrebbe aggiungere?
Una banale battuta: la forza di una moneta è quella che è; se non ce l'ha, non se la può dare.
Un pò come il coraggio di don Abbondio...
E poi, globalisation oblige, il Dollaro USA e la Sterlina non possono affondare in solitudine...
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