giovedì 5 gennaio 2012

Export e parassiti...


Voltri Terminal Europa, dicembre 2011
Sembra impossibile, con la crisi che colpisce duro, vedere quasi giornalmente colonne di autoarticolati portare all'imbarco carichi eccezionali, non semplici container chiusi di cui è impossibile riconoscere il contenuto.
Sono chiaramente prodotti, attrezzature e impianti dell'industria e dell'ingegno italiano.
Grandi, medie e piccole imprese che riescono a tener duro, a muoversi sui mercati e a spuntarla sulla concorrenza internazionale. Tutte assieme, fanno i numeri che reggono le sorti della nostra bilancia commerciale, finché dura.
Sembra impossibile ci siano imprese che riescono ancora a lavorare e ad esportare, nonostante la cosca di parassiti politici  più o meno blasonati, faccendieri dell'alta finanza, intrallazzatori d'alto bordo, mafiosi, ladri e corrotti, ovunque diffusi, che tutto inquinano e distruggono.
E' un vero peccato: se l'Italia non avesse una tale palla al piede, forse, non sarebbe da meno della Germania.
In realtà, purtroppo, quella cosca di lanzichenecchi è una zavorra di peso e proporzioni tali da portare a picco il paese...
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Già, i lanzichenecchi, argomento del post di apertura di questo blog... Roba barbosa e vecchia, di quasi 4 anni fa...
http://porcilesilvano.blogspot.com/2008/04/lanzichenecchi-bilanci.html
La scoperta dell'acqua calda, qualcuno dirà...

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