Gli scostamenti dal tema del titolo sono ormai all'ordine del giorno...
Battere sempre lo stesso ferro, alle lunghe, diventa monotono...
Via di Pré (nel Cuore di Genova) in un canto romantico (del genere trallallero), vecchio di almeno cinquant'anni, del genovese Trio Universal... (*)
https://www.youtube.com/watch?v=OehmAjBrCzo
(Immagini video più recenti, salvo qualcuna)
Dire che percorrere la via ispiri oggi (o ispirasse ieri) sentimenti romantici è quantomeno questione... soggettiva...
Ier l'altro, forse, era diverso...
(*) Primi sintomi della deriva già nell'ormai lontano 2012... Marietto Barbero del Trio Universal...
giovedì 16 gennaio 2020
domenica 5 gennaio 2020
Autostrade: dopo i ponti, le gallerie...
Uno stato disastroso tira l'altro...
Stesse epoche di costruzione, stessi calcestruzzi...
Con qualche aggravante rispetto ai ponti...
>> All'atto della costruzione:
> calcestruzzi debolmente (o per niente) armati, carenti per dosaggio di cemento, confezionamento e tecniche di posa;
> frequente soppressione dell'arco rovescio (armato men che mai) alla base dei tunnel;
> inesistente impermeabilizzazione dell'estradosso (difficile da porre in opera, non usava...).
>> Nei decenni successivi:
> nessun rimedio alle infiltrazioni delle acque sotterranee che progressivamente e inesorabilmente erodono il calcestruzzo e corrodono l'armatura (quando presente);
> soltanto la posa di lastre sagomate in aderenza alla volta, a mo' di tettoia, per deviare e incanalare, verso le cunette laterali, gli stillicidi fuoriuscenti dalle lesioni e fessurazioni nel calcestruzzo;
> stillicidi che, con il passare degli anni e dei decenni, 'evolvono' in vere e proprie cascate, di pari passo con la dimensione delle crepe...
> impulso allo sgretolamento del calcestruzzo, a ridosso delle fuoriuscite d''acqua, quando le vene liquide ghiacciano producendo forti sovrappressioni sul già malconcio conglomerato (le 'stalattiti' di ghiaccio sulle volte, in certi inverni rigidi e in certe regioni, ne sono l'effetto visivo esterno, marcatore del processo fisico in atto)...
> aggressione chimica continua e progressiva delle superfici causata dai gas scarico e aggravata dalla presenza di umidità.
>> Allo stato attuale:
> 'accorgimento', quello delle lamiere ondulate, che oggi impedisce la prima, fondamentale e irrinunciabile verifica dello stato di deterioramento della struttura: la verifica visiva;
dove concentrare l'attenzione sulla gravità e pericolosità delle lesioni nella struttura portante della volta se non laddove l'acqua fuoriesce, sempre più copiosa con il passare degli anni, dalla volta stessa?
> impossibile recuperare strutturalmente certe gallerie così mal ridotte salvaguardando un minimo di viabilità come si riesce a fare per i ponti, sui quali si interviene dall'esterno. Un approccio, quest'ultimo, non applicabile alle gallerie per le più che evidenti ragioni;
> c'è l'opzione dei nuovi tunnel da costruire in parallelo ai vecchi decrepiti, un'alternativa non proprio alla portata...;
> al contrario, a portata di mano in fatto di viabilità, c'è la cupa prospettiva del ritorno ad un lontano passato... Con tutte le disastrose conseguenze, paralisi totale in primis, che ne deriverebbero...
Aggiornamento del 15 giugno 2020
Ancora sulle irregolarità costruttive...
Si legge e si sente dai media che alcune recenti ispezioni hanno evidenziato spessori della volta di talune gallerie anche minori di 8 cm allorquando avrebbero dovuto essere almeno 10 volte tanto...
Più d'uno si chiede come han fatto a star su per decenni...
Stesse epoche di costruzione, stessi calcestruzzi...
Con qualche aggravante rispetto ai ponti...
>> All'atto della costruzione:
> calcestruzzi debolmente (o per niente) armati, carenti per dosaggio di cemento, confezionamento e tecniche di posa;
> frequente soppressione dell'arco rovescio (armato men che mai) alla base dei tunnel;
> inesistente impermeabilizzazione dell'estradosso (difficile da porre in opera, non usava...).
>> Nei decenni successivi:
> nessun rimedio alle infiltrazioni delle acque sotterranee che progressivamente e inesorabilmente erodono il calcestruzzo e corrodono l'armatura (quando presente);
> soltanto la posa di lastre sagomate in aderenza alla volta, a mo' di tettoia, per deviare e incanalare, verso le cunette laterali, gli stillicidi fuoriuscenti dalle lesioni e fessurazioni nel calcestruzzo;
> stillicidi che, con il passare degli anni e dei decenni, 'evolvono' in vere e proprie cascate, di pari passo con la dimensione delle crepe...
> impulso allo sgretolamento del calcestruzzo, a ridosso delle fuoriuscite d''acqua, quando le vene liquide ghiacciano producendo forti sovrappressioni sul già malconcio conglomerato (le 'stalattiti' di ghiaccio sulle volte, in certi inverni rigidi e in certe regioni, ne sono l'effetto visivo esterno, marcatore del processo fisico in atto)...
> aggressione chimica continua e progressiva delle superfici causata dai gas scarico e aggravata dalla presenza di umidità.
>> Allo stato attuale:
> 'accorgimento', quello delle lamiere ondulate, che oggi impedisce la prima, fondamentale e irrinunciabile verifica dello stato di deterioramento della struttura: la verifica visiva;
dove concentrare l'attenzione sulla gravità e pericolosità delle lesioni nella struttura portante della volta se non laddove l'acqua fuoriesce, sempre più copiosa con il passare degli anni, dalla volta stessa?
> impossibile recuperare strutturalmente certe gallerie così mal ridotte salvaguardando un minimo di viabilità come si riesce a fare per i ponti, sui quali si interviene dall'esterno. Un approccio, quest'ultimo, non applicabile alle gallerie per le più che evidenti ragioni;
> c'è l'opzione dei nuovi tunnel da costruire in parallelo ai vecchi decrepiti, un'alternativa non proprio alla portata...;
> al contrario, a portata di mano in fatto di viabilità, c'è la cupa prospettiva del ritorno ad un lontano passato... Con tutte le disastrose conseguenze, paralisi totale in primis, che ne deriverebbero...
Aggiornamento del 15 giugno 2020
Ancora sulle irregolarità costruttive...
Si legge e si sente dai media che alcune recenti ispezioni hanno evidenziato spessori della volta di talune gallerie anche minori di 8 cm allorquando avrebbero dovuto essere almeno 10 volte tanto...
Più d'uno si chiede come han fatto a star su per decenni...
mercoledì 11 dicembre 2019
La ministra De Micheli: «La frana che ha causato il crollo del viadotto dell'A6 non era prevedibile»
La ministra De Micheli alla Camera: «La frana che ha causato il crollo del viadotto dell'A6 non era prevedibile»
Forse la ministra intendeva dire che non era prevista (niente di più ovvio) ovvero non prevedibile in carenza di preventive indagini idrogeologiche sull'area...
Come si fanno le indagini?
Ad esempio, così...
https://drive.google.com/drive/folders/0B01xQGLlIzb7a0x5dGVFR1lxc00
Aggiornamento del 18 gennaio 2020
Il consigliere regionale (nonché vicepresidente di Autofiori) Angelo Vaccarezza, scomparso dagli schermi subito dopo il crollo del viadotto ed ivi ricomparso dopo l'esternazione della ministra, avrà acceso almeno un cero alla Madonna per lo scampato pericolo (nessun morto né ferito nel crollo!), lui devoto del Santissimo Nome di Maria a Loano (e già portou da cascia in processione)?
domenica 8 dicembre 2019
L'IMU & i falsi residenti...
Forse viene posto rimedio all'evasione dell'IMU da parte dei 'furbetti delle false residenze', quelli delle seconde case, al mare o ai monti, elette a residenza del consorte...
Una 'furbizia all'italiana' che accomuna piccoli e grandi evasori. E' forse per la presenza di questi ultimi (tra i quali si annoverano i parassiti di stato, i faccendieri, buona parte degli stessi politici, tutti accomunati dall'appartenenza alla cosiddetta 'casta' e tutti attenti a non 'farsi fregare' dalle stesse istituzioni dalle quali emungono, estorcono, rubano risorse ed emolumenti) se non vi è stato posto rimedio a tempo debito...
Sempre gli stessi, quella zavorra che impedisce al fu Bel Paese di risollevarsi e ne provoca il progressivo tracollo...
Aggiornamento del 10 dicembre 2019
Il ministro dell'economia Gualtieri, fors'anche a nome del governo, si dichiara contrario alla stretta che legherebbe l'esenzione IMU al nucleo familiare... Bisogna, lui dice, assolutamente evitare di colpire famiglie con coniugi che legittimamente lavorano in posti diversi...
Quante saranno le coppie di coniugi legittimi proprietari di 2 case in 2 posti diversi ove gli stessi, legittimamente e realmente, esercitano separate attività lavorative?
C'è da scommettere che non arriveranno all'un per mille rispetto ai 999 veri furbetti...
Il ministro Gualtieri è forse 'del giro'?
Spesso sono i galli del pollaio di turno i primi a cantare, magari ignari del passo falso...
Si potrebbe tentare una lista a caldo dei politici che si dichiarano dello stesso avviso del ministro Gualtieri, non fosse che, dopo i primi incauti a parlare, tutti gli altri, messi in guardia da qualcuno sul rischio di auto-sputtanamento, facilmente s'imboscheranno... limitandosi a macchinare (e sabotare) muovendosi nel sottobosco...
mercoledì 4 dicembre 2019
Verifiche di integrità dei viadotti autostradali: le prove di carico non sono esaustive...
A26: Aspi, positive verifiche con prove di carico dei viadotti
Se la verifica di un viadotto si esaurisce con un test di carico così come riportato dai giornali, questo non basta per concludere che la struttura è integra e quindi sicura.
Infatti i punti critici, a parte gli stralli per il ponte Morandi, si rivelano essere frequentemente (anche se non sempre) localizzati in corrispondenza degli incastri ai piloni nel caso di impalcati iperstatici o a sbalzo e in corrispondenza degli appoggi sui piloni per gli impalcati isostatici, e comunque in corrispondenza dei giunti...
> https://www.youtube.com/watch?v=aZqp9zrXfkg
> https://www.youtube.com/watch?v=7ln05DWF7V4
(quando non sono gli stessi piloni o le loro fondazioni a cedere...
https://www.youtube.com/watch?v=OtqtJ_Maopw)
Anche se i registrati livelli di abbassamento dell'impalcato (le cosiddette frecce) sono analoghi a quelli misurati durante il collaudo originario con analogo ritorno elastico allo stato indeformato a carichi rimossi, il test non è risolutivo nella determinazione del reale stato di conservazione/degrado dei punti singolari di cui sopra.
Può essere addirittura azzardato eseguirlo, per le possibili conseguenze in fatto di tenuta e quindi di sicurezza dell'intera struttura, se tali punti (in realtà porzioni strutturali estese ed importanti) non sono prima adeguatamente verificati e sottoposti ai necessari interventi di manutenzione straordinaria per riportarli alle iniziali condizioni di resistenza e reazione attiva ai carichi statici e dinamici agenti sul viadotto. Il coefficiente (o margine) di sicurezza, così come imposto dalla norma, dev'essere comunque sempre rispettato...
Aggiornamento del 12 dicembre 2019
La foto mostra un caso opposto ossia la trave di un ponte degradata inferiormente in mezzeria (laddove i ferri di armatura longitudinali, visibilmente corrosi, sono sollecitati da carico di trazione).
Trattasi di
un ponte di strada provinciale a luce limitata e altezza, dal greto del torrente parzialmente asciutto, di appena 3 metri.
Il ponte è
stato sottoposto a test di carico con esito positivo nei giorni scorsi.
Ma c’è da
chiedersi perché non sia stato fatto per tempo un intervento conservativo,
anche soltanto tampone, consistente nella rimozione del calcestruzzo
deteriorato e nel trattamento anti-corrosivo dei ferri d’armatura. Un
intervento minimale, fattibile con ricorso ad un semplice trabatello, anche
utile per un miglior controllo visivo dello stato di conservazione/deterioramento
dell’armatura e dal costo contenuto, in previsione di un intervento di
risanamento integrale e definitivo della struttura. Questo magari prima di dare corso ad un test di carico sulla
scorta dell’originario collaudo…
venerdì 29 novembre 2019
Nino di Matteo... Dopo Falcone e Borsellino, la stessa determinazione a procedere...
E' lui che ha raccolto il testimone...
E' quanto si evince dall'intervista di Lucia Annunziata in Mezz'ora in più del 3 novembre scorso...
https://www.raiplay.it/video/2019/10/12-h-in-piu-9a60bc48-62a7-45af-8cd6-4bf008364216.html
Nemmeno un 'ambìto premio in carriera' lo fa desistere...
Speriamo non seguano altre, differenti 'tecniche di persuasione'...
Peccato che l'accesso al video non sia così immediato come l'importanza del contenuto meriterebbe bensì condizionato da registrazione e pubblicità...
martedì 26 novembre 2019
Nodi autostradali di Genova & Savona, la paralisi è servita...
Dopo il crollo del ponte Morandi, il crollo del ponte sulla A6 di due giorni fa, ieri sera la chiusura della A26 nei due sensi...
Una paralisi totale del traffico sul nodo di Genova.
Conseguente riverbero sul nodo di Savona, alle prese con la chiusura della Savona-Torino...
Automobilisti. autotrasportatori, logistica, traffici portuali, export al collasso...
Se l'Italia fosse il Paese che purtroppo non è, tutto questo non sarebbe successo perché i gestori autostradali avrebbero dato corso alle manutenzioni straordinarie nell'ultimo trentennio in modo continuativo e distribuito negli anni anziché incamerare miliardi su miliardi di utili grazie ai salatissimi pedaggi senza quasi niente fare...
Se l'Italia fosse il Paese che purtroppo non è, i cosiddetti gestori, i faccendieri e politici loro complici sarebbero incriminati e costretti in blocco a pagare l'enorme e incalcolabile danno che stanno provocando...
Ma, visto il Paese che è, è molto probabile che la facciano franca...
Aggiornamento del 27 novembre 2019
Il danno & la beffa
Sulle tratte autostradali convergenti sui nodi di Genova e Savona ancora agibili (A7 carreggiata sud, A10 e A12), parzialmente agibili (A7 carreggiata nord, a corsia unica a causa dei viadotti degradati) o rese tali in queste ultime 24 ore (carreggiata unica a doppio senso di marcia sulla A26), decine di Km di code.
Colonne interminabili di automezzi che procedono a passo di lumaca. Autotrasportatori e automobilisti che passano ore ed ore alla guida dei loro mezzi per percorrere quei pochi km che li separano dalla loro destinazione o per superare un nodo quasi-scorsoio, costretti a pagare il pedaggio quando andrebbero risarciti per il danno che subiscono... Un Paese che funziona... alla rovescia...
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