giovedì 31 marzo 2011

Maroni, l'ingenuo...

Ovvero La strategia dei duri (di testa) al governo

Tunisini = clandestini.
Libici = profughi.
(Per tutti gli altri non è ben chiaro, ma non importa, almeno in questo frangente...)
Su questo dogma, testé forgiato, si sviluppa la strategia del governo italiano.
Talune fasi, da mettere in pratica prioritariamente, sembrano chiare quanto basta:
1°) Separare i tunisini da tutti gli altri. Come non è dato di sapere. Forse per spontanea alzata di mano degli interessati o per interrogatorio coatto, visto che quasi nessuno delle migliaia di nordafricani sbarcati a Lampedusa dispone di un documento di riconoscimento;
2°) (Optional) Con un piccolo sforzo in più, individuare (Maroni saprà come) i fuoriusciti dalle carceri nordafricane incriminati di gravi reati comuni, da rispedire per primi...;
3°) Imbarcare con le buone (o con le cattive, se del caso) i tunisini sulle navi all'uopo predisposte;
4°) Nell'entusiasmo generale dei passeggeri-crocieristi, farle salpare alla volta della Tunisia;
5°) Al limite delle acque territoriali tunisine, la 'calda' accoglienza da parte delle unità della marina locale (quelle sagome grigie, con torrette e mitragliere sull'opera morta...);
6°) Poi (qualcuno ne è convinto) l'entrata e l'attracco finale nei porti tunisini con discesa a terra degli entusiasti passeggeri accolti dagli altrettanto entusiasti rimasti a casa... (Qualcun altro azzarda il contrario: inversione di rotta e rientro, coda tra le gambe...)
Qualche scoglio, secca e spiacevole sorpresa sulla rotta, qualcuno dirà. Ma cosa volete che sia per il nocchiero Maroni!
«Foera dei ball» dice il suo capo, zombie di quello che fu...

In parallelo o a seguire, le altre fasi, da comprendere meglio, per i rifugiati libici e le altre nazionalità...

domenica 20 marzo 2011

Guerra di Libia 2011: da crisi nasce crisi...

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Dalla dilagante crisi finanziaria ed economica globale alle rivolte per il pane e contro le tirannie nei Paesi del Nord Africa e Vicino Oriente. Anche per le tirannie c'è un limite di sopportazione: spesso coincide con i momenti di penuria alimentare...
Dal disastro del sisma (crisi 'capostipite' e scatenante) allo tsunami e alla catastrofe nucleare, quest'ultima sempre incombente, sul Giappone e non solo... (*)
Per finire alla guerra sotto casa, altro grave evento di crisi.
Così, nel 150° anniversario dell'unità d'Italia e nel 100° anniversario dell'inizio della 1^ Campagna di Libia , il via alla guerra contro Gheddafi. Beninteso, guerra che appare come una conseguenza del comportamento di un folle dittatore. Guarda caso, però, il rais era tale da anni ma, in passato, era mancato l'innesco, solo oggi originato dalla crisi interna e dai massacri degli insorti. Guerra giusta e per la pace, quindi, si sente dire. Qualcuno dice che è una 'non guerra', solo bombardamenti mirati, di chirurgica precisione... Già sentito dire... O, più propriamente, déjà vu...
"Italiani traditori, la pagherete" reagisce e fa loro eco il Colonnello. E non ha tutti i torti: fra trattati di amicizia, baciamano e finanziamenti occulti a chi ha bussato alla sua porta per la questua, ne ha ben donde... Staremo a vedere...

Qualcuno potrebbe affermare che crisi scaccia crisi... Ma non è proprio così. Forse solo l'ultima fa un po' passare di mente le precedenti, complici anche i media. Pensiamo solo ai reattori di Fukushima: quelli procedono nella fusione secondo una legge fisica della quale gli addetti ai lavori hanno perso il controllo, e non aiuta fare come gli struzzi o focalizzarsi sui nuovi scenari di guerra nel Mediterraneo perché là sugli impianti, d'incanto, tutto evolva per il meglio.
Per quantificare l'effetto cumulativo di tutte queste crisi, comunque si girino e rigirino, c'è il ragionato timore che prevalga il principio della sovrapposizione.

Solo pochi mesi fa le cose, a livello globale, già andavano malissimo, a causa della crisi finanziaria ed economica. E il trend non era certo per un miglioramento...
Qualche volenteroso provi, con il principio della sovrapposizione, ad aggiungere gli effetti delle 'nuove' crisi sopra menzionate (con le grosse incognite del nucleare di Fukushima e della guerra di Libia) e magari di qualche altra qui omessa. Anche con un semplice ragionamento, di prima approssimazione e taglio qualitativo, ne salterà fuori la dimensione complessiva, sommatoria di tutte le componenti... Ma dire sommatoria è riduttivo, perché non si tiene conto dell'effetto interattivo ed amplificante dell'una sull'altra...
Impossibile non pensare, tra un aggravamento e l'altro, alla crisi degli sbarchi, alle dimensioni di oggi e a quelle di domani...
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(*) Gli Analisti di Europe 2020, nel Bollettino n° 53 del 16 marzo u.s. [http://www.leap2020.eu/GEAB-N-53-est-disponible-Crise-systemique-globale-Deuxieme-semestre-2011-Preparez-vous-a-l-implosion-du-marche-des-Bons_a6074.html], esaminano e descrivono i pesantissimi effetti attesi su scala globale a seguito dei catastrofici eventi scatenatisi in Giappone. Effetti che si paleseranno anche in crescenti e preoccupanti difficoltà di approvvigionamento energetico globale con pressioni in aumento sui prezzi del petrolio, il tutto ben oltre ogni livello prevedibile fino a 10 giorni fa, complici anche le dilaganti tensioni e rivoluzioni popolari nei paesi arabi produttori...
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mercoledì 16 marzo 2011

I 150 anni dell'Unità d'Italia: chi festeggia e chi no...

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In prima fila, nei festeggiamenti, ci sono quelli che hanno contribuito allo sfascio economico, sociale e morale del Paese in questi decenni. Siccome non hanno mai pagato né tuttora pagano per le conseguenze del loro agire, semmai al contrario ne hanno sempre tratto ottimi benefici personali, hanno ben motivo di festeggiare (dal loro punto di vista, s'intende).
Come ogni regola che si rispetti, anche questa ha la sua eccezione: i caporioni leghisti, pur aderendo attivamente allo sfascio di cui sopra, non aderiscono ai festeggiamenti, per 'comprensibili rigorose ragioni ideologiche'.
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C'è poi la gente normale che, con l'aria che già tira e le prospettive che si vanno aggravando di giorno in giorno, ha ben poco di cui rallegrarsi e ben poca voglia di scendere in piazza a sbandierare...
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P.S. Che questa sia la realtà, basta aprire gli occhi, guardarsi attorno, ascoltare e ragionare, senza estenuanti ricerche né fatica. Roberto Gervaso, ad esempio, all'ora di colazione (7.30) di oggi 17 marzo nel salotto di Cucuzza, Rai1: già iscritto alla P2 e oggi grande sostenitore dei festeggiamenti... Pesce piccolo, qualcuno dirà. Già, ma è quello che passa 'il convento' mentre uno rilegge per scrupolo il post scritto un po' di fretta la sera prima...

martedì 15 marzo 2011

Un brutto momento...


Lo tsunami in Giappone, la catastrofe nucleare che incombe, un folle e feroce dittatore che riprende il potere e fa strage degli insorti sull'altra sponda del Mediterraneo.
E molto altro ancora...
Le forze negative imperversano. Nessun segnale apprezzabile né confortante sull'altro fronte...
Tutti forzati e succubi spettatori di scenari horror...
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sabato 12 marzo 2011

Progetto Propaganda Due...

... Reminiscenze & Coincidenze

Interessante rileggere quello che fu il Bossi-pensiero su Berlusconi nei primi anni novanta (Nota 8) e che or non è più...


No further comment
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Sisma e tsunami catastrofici in Giappone...

Non bastasse, ora si profila la catastrofe nucleare...

Un susseguirsi di immagini apocalittiche dello tsunami che gettano nello sconforto e lasciano ammutoliti...
Non bastasse, uno dei reattori della centrale nucleare di Fukushima ha subito l'improvvisa interruzione del flusso di refrigerante primario, un incidente che, per l'aspetto dell'attivazione dei conseguenti sistemi di sicurezza, è equivalente al LOCA (Loss Of Coolant Accident)[*] . Le barre di controllo, che assolvono la funzione di interrompere la reazione nucleare in una tale evenienza, non devono essere entrate in funzione come previsto o, se lo hanno tempestivamente fatto, non c'è stato drenaggio del calore residuo, per la mancata attivazione o in carenza del sistema di scarico rapido del vapore in piscina di soppressione, di altro sistema di sicurezza complementare (tipo Core Spray) o alternativo.
Una reazione nucleare controllata che non è più tale. Si sente esplicitamente parlare di (un principio di) fusione del nocciolo.
La fusione del nocciolo: l'incidente più grave e catastrofico ipotizzabile per una centrale nucleare e non solo...
Una trascurabile (si dice) probabilità che si verifichi...
Ma, quando si verifica, molto difficile prevederne l'evoluzione e contenerne gli effetti...
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[*] La definitiva Perdita del Fluido Refrigerante si è poi irrimediabilmente verificata con l'esplosione avvenuta sull'impianto.
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Aggiornamento del 14 marzo
Un secondo reattore, nella stessa centrale di Fukushima, ha subito gli stessi inconvenienti e incidenti del primo, a giudicare dall'analoga esplosione verificatasi nella notte appena trascorsa.
Poi, nel corso della giornata, la notizia che anche il terzo reattore si trova nelle stesse disastrose condizioni, anche in questo caso poi confermate, ce ne fosse stato bisogno, dall'esplosione avvenuta in tarda serata (22 circa, ora italiana).
Improbabile che sia l'estemporaneo ricorso all'acqua di mare come refrigerante, tentativo dall'esito assai dubbio oltre che tardivo e nemmeno previsto dalle procedure di emergenza, a contrastare la reazione nucleare incontrollata già innescata nei tre reattori.
C'è da temere che l'azione dell'uomo, in queste condizioni, possa più ben poco per non dire nulla.
Ci vorrebbe un Miracolo... Una, anzi tre Provvidenziali auto-estinzioni... Ma forse è chiedere troppo...
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Aggiornamento del 17 marzo
Sono ormai 4 i reattori con problemi di fusione del nocciolo in atto e collegate esplosioni con rilascio di radioattività. Tre dei quattro edifici, quelli di contenimento dei reattori # 1, 3 e 4, a causa delle ripetute esplosioni seguite da estesi incendi, risultano semidistrutti, come chiaramente mostrano le immagini aeree (*): contenitore secondario esterno distrutto, forse anche grave danno al contenitore primario (in un caso o più di uno), comunque sempre definitiva e totale perdita del fluido refrigerante primario (LOCA).
Il tentativo di 'refrigerare' i reattori con acqua di mare trasportata a secchi dagli elicotteri e versata dall'alto sul quel che resta degli edifici di contenimento esterno, pare un palliativo e niente di più. Come se uno volesse spegnere una stufa o caldaia messa in un bunker a sua volta dentro un altro edificio versando acqua su quest'ultimo... Cosa succederebbe poi se, per ipotesi, una secchiata di 7 metri cubi d'acqua finisse, anziché all'esterno, direttamente sul nocciolo di un reattore che sta fondendo a chissà quante migliaia di gradi di temperatura? E' pressoché certo: sarebbe un'azione folle e dagli effetti ancor più devastanti...
Si legge e si sente ripetere che anche le vasche di stoccaggio del combustibile esausto (pericoloso per il rilascio di radiazioni letali dai prodotti di fissione), in particolare nel reattore # 4, hanno subito danni, con perdita della tenuta stagna, fuoriuscita del fluido e il venir meno della funzione refrigerante e di contenimento delle radiazioni.
.......Drammatiche le foto, in particolare quelle aeree dell'impianto scattate il 17 e 18 marzo, reattori da 1 a 4 da destra verso sinistra.
.....(Tra quello che resta degli edifici reattori e il mare dello tsunami, gli edifici turbine. Più arretrate le due torri off-gas)
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sabato 5 marzo 2011

I processi a Pietro Pacciani & Compagni di merende

Processi passati alla storia giudiziaria del nostro Paese...

Impossibile sintetizzare gli accadimenti e le collegate vicende giudiziarie in un semplice post.
A questo sopperisce la rete, in modo sicuramente esaustivo, a partire dalla sintesi che si trova su Wikipedia alla voce 'Mostro di Firenze', http://it.wikipedia.org/wiki/Mostro_di_Firenze .
Giusto ricordare che, ad innescare indagini e conseguenti vicende giudiziarie, fu una serie di otto duplici omicidi avvenuti fra il 1968 e il 1985 nella provincia di Firenze...
Le vidende, anche a causa della morte dei principali protagonisti in veste di imputati o condannati, presentano tuttora molti lati oscuri.
I processi ebbero una enorme eco, anche perché entrarono nelle case degli italiani, grazie alle riprese TV delle udienze, giornalmente trasmesse nei telegiornali e oggetto di servizi di approfondimento.
In rete non si ritrovano le straordinarie riprese che si ebbe modo di vedere all'epoca e che, saltuariamente e in modo frammentario, ricompaiono ancora in qualche servizio televisivo. Evidentemente si tratta di registrazioni nella disponibilità della RAI e di altri soggetti che ne detengono la proprietà.
In rete si trovano porzioni di registrazioni, non altrettanto efficaci per quanto riguarda in particolare l'effetto visivo, ma comunque rappresentative di quello che accadde nelle aule del Tribunale di Firenze all'epoca.
Così vi troviamo:
> La deposizione dell'imputato Pietro Pacciani, il contadino di Mercatale Val di Pesa, in 3 parti:
In questi 3 video, in più momenti, la sua contestazione per le intercettazioni subite e la sua denuncia per le prove e i testimoni a suo dire fasulli perché artificialmente 'fabbricati' dagli stessi inquirenti.
> L'intervento del Pubblico Ministero Paolo Canessa che introduce l'audizione di alcune di quelle intercettazioni: http://www.youtube.com/watch?v=5OfHDCBSJu0&feature=related
> La descrizione del ritrovamento dei corpi di due dei ragazzi assassinati, con la riproduzione di un'immagine che fa crollare a terra per svenimento un carabiniere della scorta presente in aula: http://www.youtube.com/watch?v=EpREL3RFuUA
> L'audizione di diversi testimoni e reazione di Pacciani: http://www.youtube.com/watch?v=k0h8qZ76l7c&feature=related
> La testimonianze di Lorenzo Nesi e di Mario Vanni, le reazioni di Pacciani, il suo allontanamento dall'aula, la sua ultima proclamazione di innocenza, la sua condanna: http://www.youtube.com/watch?v=ynTkvV6beRc&feature=related
> Le minacce dell'imputato Mario Vanni nei confronti del PM Canessa, la contestazione, con tanto di riferimento al duce, nei confronti del Presidente del tribunale e conseguente suo allontanamento dall'aula: http://www.youtube.com/watch?v=GAl6bGncyVU
> La testimonianza di Lorenzo Nesi, amico di Mario Vanni: http://www.youtube.com/watch?v=UAcgy9fJQU8&feature=related
> La testimonianza di Fabrizio Butini in merito alla possibile omosessualità di Giancarlo Lotti: http://www.youtube.com/watch?v=KOj5DfbLu0g&feature=related
> La testimonianza di Fernando Pucci, amico di Lotti: http://www.youtube.com/watch?v=OX_gxmiUbtw&feature=related
> Altri video ancora, sempre rintracciabili in rete...

Siccome è arcinoto che il Collodi aveva inteso, non solo scrivere un originale racconto educativo per ragazzi, ma rappresentare la triste realtà della società umana anche all'attenzione degli adulti, ahi noi non solo quella del suo tempo ma quella di sempre, potrebbe non avere torto chi, fors'anche un po' influenzato dall'accento fiorentino degli attori protagonisti, ha ritenuto di intravvedere negli avvenimenti, nei dibattimenti e dispute processuali, nelle deposizioni di imputati e testimoni resi di pubblico dominio, Le Avventure di Pinocchio, Storia di un Burattino, in chiave moderna e nella più tragica versione ipotizzabile...
Una rappresentazione eloquente, di taglio tutto e tipicamente italiano... Forse per questo così coinvolgente, senza nulla togliere all'evidente impegno e alla professionalità dei magistrati, dei giudici, degli avvocati e degli investigatori, anzi forse il contrario. Pur con il grosso rammarico di non aver potuto sviscerare completamente gli 8 casi di duplice omicidio e conseguente individuazione e condanna certa per tutti gli autori, diretti e sospetti 'mandanti' (questi ultimi appartenenti al cosiddetto 2° livello).

Perché tutto questo ragionare, che può suonare come una arrampicata sugli specchi, qualcuno si chiederà...
Mah! Certe macchinazioni arrivano senza andarsele a cercare, inconsciamente, forse per preparare la mente ad ogni futura evenienza, meno tragica, almeno si spera...

venerdì 4 marzo 2011

Speriamo che i piloti da caccia libici...

... sbaglino, più o meno di proposito, i bersagli...
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Perchè, se non andrà così, si avranno stragi e distruzioni nelle aree occupate dai rivoltosi.
Sì che questi ultimi si dichiarano disposti all'estremo sacrificio in nome di Allah, ma sembrano disorganizzati in tante armate brancaleone, sparano raffiche di Kalashnikov e di mitragliere in aria senza un motivo e, soprattutto, a quel che si vede nei filmati TV, non sembra dispongano di adeguati sistemi di difesa contraerea (sistemi radar e missili terra-aria). Le mitragliere che si vedono sembrano modelli superati, forse appena sufficienti per l'impiego in funzione anti-elicottero...
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Elezioni amministrative e referendum: date diverse

La paura degli 'amici' al governo produce un'ulteriore prova di autoritarismo...

'Prova' non nel senso di 'tentativo' ma nel senso di 'dimostrazione'...
La paura di favorire il raggiungimento del quorum nei referendum e la conseguente vittoria dei SI, li induce a programmare i due eventi (amministrative e referendum) in date diverse, oltretutto con sperpero di un sacco di milioni di euro di denaro pubblico (praticamente il doppio).
Questa è l'ultima 'dimostrazione' di una lunga e ben nota serie, nel senso sopra inteso, di cui si sono resi responsabili quei figuri che occupano i posti di governo.
Nessuno, 15 anni fa (*), avrebbe immaginato che quelli della Lega sarebbero finiti così in basso: il peggio del peggio fra i partiti, gente che non si può nemmeno più stare a sentire quando parla... e che quanto più parla e fà tanto più produce danni...
Non c'è più alcun dubbio: di questo passo ci porteranno allo sfascio totale.

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(*) http://berlmafia.splinder.com/post/16784494/cosa-diceva-bossi-su-berlusconi
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mercoledì 2 marzo 2011

Vienna, arriva Ruby: tutti coinvolti, appassionatamente

A caccia di breaking news della serie light, quale (illusorio) antidoto contro l'alta tensione nell'aria e la crisi dilagante...
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Ruby arriva a Vienna con un jet privato, accolta come una diva. Manda in tilt il centro commerciale dove, al fianco del magnate Richard Lugner, incontra la stampa e il pubblico, alla vigilia del Ballo dell'Opera...
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[Foto estratte da Huffington Post e Die Welt , primo e ultimo link
Foto del suo arrivo a Vienna su Repubblica, penultimo link]
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http://www.huffingtonpost.com/2011/03/02/karima-elmahrough-ruby-he_n_830429.html#s248014
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http://www.google.com/hostednews/ap/article/ALeqM5gi_dp1NPHJpeWG-LptoBDMEKZEKQ?docId=9977fe6157b54137a32f304004541d31
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http://news.smh.com.au/breaking-news-world/berlusconis-ruby-wants-a-normal-life-20110303-1bf2e.html
e.html
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http://www.reuters.com/article/2011/03/02/us-austria-ball-ruby-idUSTRE7214U220110302 .

http://www.repubblica.it/persone/2011/03/01/foto/ruby_arriva_a_vienna_per_il_ballo_dell_opera_di_vienna-13059333/1/
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http://www.welt.de/vermischtes/prominente/article12680142/Ruby-Rubacuori-zu-Gast-in-Lugner-City.html
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Tutti pazzi per Ruby, qualcuno azzarderà...
Qualche primo piano impietoso, tra gli scatti del Die Welt, rivela i lineamenti, sotto sotto un po'... sciupati, della giovane escort...

L'imminente missione umanitaria in Tunisia al confine con la Libia

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Non sarà qualcosa di risolutivo dell'esodo biblico in atto ma sembra l'unica iniziativa giusta e attuabile al momento.
Si spera che il Governo Italiano, in questo caso specifico, sia di buon esempio per gli altri Paesi europei e sia seguito nell'iniziativa in modo da renderla efficace e il più possibile proporzionata rispetto alle dimensioni del dramma.

Aggiornamento del 4 marzo 2011
Certi drammi richiedono azioni immediate o quanto meno tempi di risposta brevissimi: se 100.000 individui, ammassati in una zona desertica, non hanno cibo di cui sfamarsi ma soprattutto non hanno acqua da bere, non si può arrivare dopo una settimana o più...
Drammi come quello della nave Vlora (porto di Bari, torrido agosto 1991), evidentemente, non insegnano niente a quelli che dovrebbero decidere... http://porcilesilvano.blogspot.com/2011/02/un-silvio-disarmante.html .
Nei servizi TV di oggi si sono visti i preparativi di imbarco derrate alimentari sul pattugliatore Libra della Marina, in corso nel porto di Catania, con destinazione Bengasi (quindi Libia, destinazione ben più problematica rispetto alla Tunisia): una tipologia di nave non idonea a missioni di soccorso, tant'è che le cassette di viveri erano caricate a bordo una alla volta con il passamano...
A chiarire i termini reali di queste missioni, per l'aspetto della copertura finanziaria, ci ha pensato ieri Tremonti in Consiglio dei Ministri: «Non ci sono soldi», risulta abbia detto...
Quindi missioni annunciate sì, ma... i bluff dei nostri 'cari' politici sono sempre in agguato...
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martedì 1 marzo 2011

Tenente degli Alpini Massimo Ranzani

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Un semplice cittadino ha detto di lui: «Uno sguardo serio e profondo, ma diretto e familiare che non nasconde nulla del suo carattere. Lo sguardo di un vero amico che ognuno vorrebbe avere nella vita e nei momenti difficili...»
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Forse la pensano allo stesso modo quelli a cui a fatto del bene in Afghanistan, con le missioni di soccorso e di aiuto umanitario.
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Poi, però, ci sono le forze del male che sconvolgono tutto...
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Un tributo al Tenente Ranzani, promosso Capitano sul campo, dai semplici che hanno saputo apprezzarlo così, senza averlo potuto conoscere. .


[Senza esito la ricerca in rete di un molto eloquente video TV che lo riprende in un contesto di anziani afghani, impegnato in un momento di contatto e di conduzione dei rapporti umani in un ambiente quanto mai difficile e insidioso]

Yara Gambirasio

Per non tenersi in testa qualche riflessione sul drammatico evento, oltre il lutto e il dispiacere…

Il ritrovamento
Sembra potersi spiegare perché il corpo non sia stato trovato prima, nel corso delle ricerche organizzate.
Statisticamente non dev’essere inusuale imbattersi in casi analoghi, di ricerche mirate infruttuose e successivi ritrovamenti casuali…
Capita di frequente, e si tocca con mano, anche nel ben più banale smarrimento di oggetti…
Istintivamente, nel procedere con le battute di una ricerca come quella di Yara, se non è rigorosamente organizzata e realmente condotta ‘a tappeto’ (un lavoro improbo su un raggio di 10 km, a cominciare dalla sua pianificazione), in prima istanza si tenderà a privilegiare le aree sul territorio caratterizzate da singolarità e discontinuità piuttosto che un campo aperto.
I luoghi aperti sarebbero stati più facilmente e velocemente controllati con l’utilizzo di mezzi aerei idonei, con o senza pilota (elicottero, ultraleggero, droni radiocomandati per il rilievo del territorio a bassa quota di volo), comunque dotati di idonea strumentazione di video ripresa ad alta risoluzione e registrazione/trasmissione dati a terra, per l'esame successivo piuttosto che in tempo reale.
Il campo aperto è stato scelto dall’assassino per abbandonare il corpo, favorito dal buio, non certo in pieno giorno.
Le sterpaglie e il vestiario scuro hanno poi fatto il resto, occultandone la vista, specie da punti di osservazione al suolo, anche nelle immediate vicinanze. L’aeromodellista conferma di averlo notato solo quando vi si trovò distante non più di 2 metri.

L’assassino
Un soggetto con gravi turbe mentali, non necessariamente evidenti e manifeste. Insicuro e/o di indole aggressiva, visto che si muoveva con un’arma da taglio/offesa a portata di mano.
Non è certo la regola, per quelli della Bergamasca, girare con un coltello o cacciavite in tasca o nel cruscotto della macchina…
Qualcuno che conosceva Yara o quanto meno l’aveva notata e/o si era fatto da lei notare nei giorni/settimane precedenti. Qualcuno che aveva frequentato la palestra e/o i suoi dintorni nei giorni precedenti, forse più come ‘osservatore’ che come sportivo, e che, dopo quella sera, ha cambiato abitudini riguardo alla frequentazione di quel posto, senza più farsi vedere, almeno per un periodo.
Qualcuno che non può essere passato inosservato.
Forse un giovane, ma non un giovanissimo: difficile associare una tale carica assassina ad un ragazzo sotto i vent’anni, a meno che non sia un mostro uscito da chissà quale ambiente…
Impossibile che il soggetto non manifesti sintomi collaterali né lasci tracce di quello che realmente è dentro: su un computer, nell’ambiente familiare, nel giro delle eventuali amicizie…
L’altra possibilità (forse meno probabile, ma quanto di meno?): almeno due complici decisi a usare violenza contro una ragazza, non necessariamente abitudinari del luogo che, con fare premeditato, caricano a forza Yara (ma avrebbe potuto essere anche qualche altra ragazza) a bordo di una macchina e si dileguano, finendo per assassinarla e abbandonarla in quel campo.

C’è solo da sperare che l’assassino o gli assassini siano presto scoperti.
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