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Perché il ministro La Russa, lui che ha fegato (e lingua), non va a farsi qualche turno di guardia in quella torretta lasciata vuota dal caporal maggiore Miotto?
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Il dolore dei genitori è qualcosa a cui nemmeno oso pensare....
Finance, Economy, Economic Politics both Local and Global in the current recession period / Finanza, Economia, Politica economica locale e globale nell'attuale fase di recessione. Come e dove investire?
«... Centro del brano Evangelico è il sì di Maria: "Eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto" rispose all'angelo Gabriele. Un sì difficile, sofferto, che fa paura, che crea agitazione e inquietudine. Perchè? Nella Palestina di venti secoli fa, la legge religiosa coincideva con quella civile e penale. Si potevano commettere due peccati gravi e pericolosi: l'idolatria e l'adulterio, l'infedeltà a Dio e l'infedeltà all'uomo e marito. Chi si macchiava di questi peccati, veniva giudicato dagli anziani (molte volte corrotti) e, nella più parte dei casi, punito con la morte per lapidazione. Pensate a quella donna di cui parla il Vangelo di Giovanni (8,3-11), quell'adultera che volevano lapidare, per cui Gesù disse: "Chi è senza peccato scagli la prima pietra contro di lei". Allora, se c'era una cosa assurda e pericolosa da proporre ad una giovane ragazza promessa sposa, era proprio quella che l'angelo Gabriele annunciò a Maria. Maria ha 'commesso due peccati' tra i più gravi per la legge ebraica: l'infedeltà al promesso sposo (l'adulterio) con l'aggravante di essere incinta senza essere sposata e l'infedeltà a Dio (idolatria). Per la legge è una donnaccia, un'eretica, una donna da lapidare.
Certo è facile ammirare Maria, evocarne le lodi, cantarne le virtù. Ma ci rendiamo conto di che cosa è quel sì? Dio le chiede di vivere qualcosa che è contrario al senso comune. Ciò che Dio propone a Maria appare assurdo, sconveniente, pericoloso, fuori luogo secondo la morale corrente. Per quanta fede uno abbia, come fa ad accettare e a fidarsi di una cosa del genere? Per quanta fede uno abbia, come fa a riconoscere in quella proposta la voce di Dio? Che cosa avrà provato la Madonna davanti ad una tale proposta? Come ci sentiremmo noi tutti se Dio ci chiedesse di vivere qualcosa che tutti rifiutano? Che tutti considerano sbagliato, male, perverso?... Ciò che è impossibile per l'uomo, può realizzarsi per Dio...»
[Chiesa della SS. Annunziata di Pedemonte (GE) , S. Messa di domenica 8 dicembre 2010, Omelia di don Michele Repetto, con esplicito riferimento al pensiero sulla Madonna attibuito a Carlo Caretto]