mercoledì 30 maggio 2012

Il dramma del sisma in Emila


Gente che è sempre stata di esempio per tutto il Paese in fatto di operosità e intraprendenza, senza dubbio alcuno in testa alla classifica...
Sempre primi nel portare aiuto a tutte le altre popolazioni colpite da calamità naturali, nel passato più o meno recente, da un capo all’altro del Paese...
Ora si contano i morti sotto le macerie, anche delle innumerevoli fabbriche crollate a causa del sisma che replica…
Paesi distrutti, migliaia di sfollati senza più casa, l'economia di una parte importante della regione finita in ginocchio o, peggio, un pilastro dell'economia italiana collassato a terra...
Nonostante tutto, bisogna ripartire, il più presto possibile…

Mai più pilastri debolmente ancorati alle fondazioni: mai più semi-incastri ma incastri perfetti…
Mai più travi semplicemente appoggiate su pilastri o su altre travi portanti, cerniere o semi-incastri ma incastri perfetti…
Mai più pannelli di tamponamento in calcestruzzo, micidiali masse d’inerzia sotto l’effetto di carichi dinamici orizzontali…
Mai più strutture isostatiche in grado di reggere i carichi statici verticali e niente più...
Ma solo strutture antisismiche, iperstatiche, ancorché elastiche, almeno in grado di sopportare anche i carichi dinamici, verticali e orizzontali, indotti da un sisma di magnitudo 6…

Cari 'Politici' e 'Tecnici', refrattari e sordi (in un momento che imporrebbe la massima sensibilità, correttezza e tempestività), ancora una volta un appello dal basso:
"Dirottate i 20 miliardi di Euro destinati al TAV alla ricostruzione post terremoti in Emilia e all'Aquila e alla prevenzione delle alluvioni, magari senza sperperarne né riempirvene le tasche, e prima che sia troppo tardi su tutti i fronti..."
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Aggiornamento del  10 giugno 2012
Cooperative Rosse: se ci siete, battete un colpo!

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